Paura del mal di pancia

Gentili dottori,
Ho un problema che mi sta condizionando la vita. Qualche inverno fa a causa di un'influenza ho avuto spiacevoli problemi gastrointestinali, da qui sembra essere iniziata la mia ossessione: il terrore del mal di pancia. Ho consultato anche un gastroenterologo in quanto i disturbi si sono ripetuti nel corso degli anni e mi è stata diagnosticata la sindrome del colon irritabile.
Non riesco più a condurre un vita serena, le cose che facevo prima mi sembrano impossibili, anche le più banali. Ho paura di allontanarmi da casa per paura di stare male. A settembre inizieranno i corsi universitari e so già che la situazione mi sfuggirà nuovamente dalle mani a causa di questo mio problema che ormai definisco una vera e propria fobia. Sono stanca di vivere così, non so come uscire da questo circolo vizioso.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

come sta trattando la patologia diagnosticata?
E' probabile, da un punto di vista psicologico, che si sia instaurata una fobia in seguito a quello spiacevole e dolorosa esperienza, e occorre pertanto intervenire con un trattamento psicologico mirato come potrebbe essere quello di tipo cognitivo-comportamentale ad esempio per desensibilizzare le Sue paure.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4
Gentile utente,

in qualche modo quella esperienza sembrerebbe aver instaurato in lei la paura di "farsela addosso".
Questa è una paura abbastanza comune.
Secondo la psicologia cognitiva alcuni pensieri, di solito automatici e inconsapevoli, generano le emozioni spiacevoli (ansia, paura, vergogna, rabbia...) e attivano determinate risposte comportamentali (come gli evitamenti).
Da quello che racconta lei ha cominciato ad evitare di uscire di casa per paura di stare male.
Gli evitamenti sono un tipico fattore di mantenimento dell'ansia.Ovvero più lei evita una situazione per lei spaventante, traendone un sollievo momentaneo per aver evitato il pericolo, più la paura si radica e si rafforza.
La invito a leggere a proposito questo articolo https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4973-i-fattori-di-mantenimento-dell-ansia.html

e la invito a rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta per una corretta valutazione del suo problema ed eventuale trattamento.

Cari saluti

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie di cuore per le risposte.
Dal punto di vista medico non sto trattando la patologia in nessun modo, il gastroenterologo mi ha soltanto consigliato di aumentare l'apporto giornaliero di fibre. Devo ammettere di non essere stata seguita correttamente appunto sul piano medico.
Ho trovato interessante l'articolo del dr. Iacucci, mi ritrovo in molte cose.
Ho un gran bisogno di aiuto ma purtroppo sono una studentessa e non posso permettermi al momento di iniziare una terapia, non ho neanche l'appoggio dei miei genitori che credono che sia una cosa di poco conto che posso combattere da sola. Questo, a maggior ragione, mi fa cadere nello sconforto perché per quanto ci possa sperare non credo di poter riuscire ad uscire da sola da questo circolo vizioso.
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