Il più delle volte o non risponde o risponde
A seguito di un intervento chirurgico (trapianto aorta addominale) avuto circa 25 gg. fa mio padre non riesce a "risvegliarsi".
A seguito di tale intervento (l'ultimo di una lunga serie iniziata in dicembre) si sono bloccate le funzioni renali e sembra dovrà restare in dialisi per sempre.
Il paziente sembra sia sempre in uno stato di sonno continuo, parla senza aprire gli occhi e non si capisce cosa dica, a volte risponde alle domande in modo coerente, ma il più delle volte o non risponde o risponde in modo incomprensibile.
Da quanto detto dai dottori sembra abbia subito un grosso shock che lo porta a rifiutare la sua situazione attuale.
In 24 ore riesce a rimanere vigile per massimo 15/20 minuti.
Vorrei sapere se questa situazione deriva da un blocco di natura psicologica (molti interventi sempre andati male + dialisi) e c'è qualche soluzione per questo o se il motivo può essere di altra natura. Grazie
A seguito di tale intervento (l'ultimo di una lunga serie iniziata in dicembre) si sono bloccate le funzioni renali e sembra dovrà restare in dialisi per sempre.
Il paziente sembra sia sempre in uno stato di sonno continuo, parla senza aprire gli occhi e non si capisce cosa dica, a volte risponde alle domande in modo coerente, ma il più delle volte o non risponde o risponde in modo incomprensibile.
Da quanto detto dai dottori sembra abbia subito un grosso shock che lo porta a rifiutare la sua situazione attuale.
In 24 ore riesce a rimanere vigile per massimo 15/20 minuti.
Vorrei sapere se questa situazione deriva da un blocco di natura psicologica (molti interventi sempre andati male + dialisi) e c'è qualche soluzione per questo o se il motivo può essere di altra natura. Grazie
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Gentile utente
Credo che la risposta data dall'equipe medica che sta seguendo suo padre sia da considerare attendibile. È possibile che un blocco psicologico possa derivare da una situazione come questa e, data l'importanza dell'intervento che suo padre ha subito e date le molte variabili in gioco, vorrei che si rendesse conto di come invece sia difficile esprimere un parere da qui, a distanza.
Tuttavia, potreste sfruttare il fatto che suo padre si trova ricoverato, come mi pare di capire, e richiedere anche il parere di uno psicologo ospedaliero. In ogni ospedale ormai esiste personale psicologico che lavora al letto con i pazienti. Il parere di un collega, che magari potrebbe fare anche un tentativo per interagire con suo padre, potrebbe esservi utile.
Cordiali saluti
Credo che la risposta data dall'equipe medica che sta seguendo suo padre sia da considerare attendibile. È possibile che un blocco psicologico possa derivare da una situazione come questa e, data l'importanza dell'intervento che suo padre ha subito e date le molte variabili in gioco, vorrei che si rendesse conto di come invece sia difficile esprimere un parere da qui, a distanza.
Tuttavia, potreste sfruttare il fatto che suo padre si trova ricoverato, come mi pare di capire, e richiedere anche il parere di uno psicologo ospedaliero. In ogni ospedale ormai esiste personale psicologico che lavora al letto con i pazienti. Il parere di un collega, che magari potrebbe fare anche un tentativo per interagire con suo padre, potrebbe esservi utile.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 06/08/2008.
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