Discalculia

Salve,
ho una figlia di 17 anni che sta per andare in quarta liceo. A scuola è sempre stata molto brava, ma ha sempre avuto difficoltà in matematica. Finché era alle elementari non c'erano grossi problemi se non per il fatto che faceva confusione con la spartizione (un metodo che usava la maestra per insegnare a dividere in quantità), sbagliava ad incolonnare le operazioni (soprattutto quelle con i numeri con la virgola come 47,56), ma non ho mai dato troppo peso. Dalle medie sono cominciate le difficoltà di comprensione dei problemi e delle strategie di soluzione. Ora che è alle superiori è un inferno: gli ultimi anni per lei sono stati terribili, ha dovuto faticare un sacco per arrivare alla sufficienza. Le espressioni ed equazioni sono forse il tasto più dolente: il + diventa - e viceversa, perde per strada intere operazioni, fa errori del tipo 3x2 fa 5 o 3 sta 3 volte nel 6, confonde continuamente il simbolo di maggiore e minore, un 12 diventa un 21, dice che le viene mal di testa e si arrabbia. Fin dalle medie i compiti di matematica sono una tragedia: quand'era più piccola si arrabbiava e piangeva quando non le venivano, ora invece si innervosisce e lascia spesso perdere e anche se insisto perché continui non mi ascolta. L'insegnante a colloquio mi ha detto che nelle verifiche vede che mia figlia segue percorsi tortuosi e incomprensibili per arrivare al risultato e che quando viene chiamata alla lavagna è talmente sotto stress da sbiancare. Quando ho chiesto a mia figlia di spiegarmi come mai fa errori del genere lei mi ha risposto di sapere la teoria, ma di non ricordarsela più quando deve applicarla. Inoltre fa fatica nei calcoli mentali, anche in quelli più semplici come 6+8 e usa ancora le dita. Quando andiamo per negozi e la vedo pagare,spesso sbaglia a dare i soldi, dandone più o meno del necessario. Ne ho parlato con un'amica che mi ha suggerito potrebbe trattarsi di discalculia. Sono in guerra con me stessa perché questa ragazza si impegna tanto per superare questo problema ma senza risultati e mi sento una persona orribile a non essermene preoccupata prima. Tra l'altro l'anno prossimo avrà un'insegnante diversa di matematica e non so se sarà così "paziente" con lei come lo è stata quella che ha avuto fin'ora (anche se non l'ha mai aiutata). L'insegnante ha sempre dato la colpa di tutti gli errori alla distrazione, ma io vedo com'è la ragazza quando è alle prese con la matematica: si concentra come una bestia e fa e rifà le cose cento volte (anche se dopo giustamente si arrabbia) perché non le va giù il fatto di essere così, eppure proprio non riesce a non sbagliare. Ora ho il tarlo del dubbio che mi divora... Cosa posso fare?
Grazie.
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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
Cara Signora,
comprendo la sua apprensione. Prima di tutto le consiglio di cercare una valutazione diagnostica adeguata presso un collega della sua città in quanto mi appare strano che i professori non si siano accorti già alle primarie del problema di sua figlia; ma tutto può essere soprattutto se l'hanno sempre troppo frettolosamente etichettata come svogliata o come portata verso le meterie letterarie e meno per quelle scientifiche. Purtroppo il contunuo avvicendarsi di maestri e professori rompe una continuità preziosa non solo per la didattica.
Le invio questo link : http://www.airipa.it/ sul quale potrà trovare informazioni sui DSA . Proprio a settembre, a cura dell'associazione, è programmato un incontro con tema i DSA nelle secondarie di II grado. La discalculia è meno dibattuta e cononosciuta della dislessia ma credo che presso questa associazione (se va sul sito potrà trovare anche un forum con genitori come lei con i quali confrontarsi)potrà trovare informazioni utili.
La saluto.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2014 al 2023
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Signora,

da quello che descrive sembrerebbe proprio che sua figlia soffra di Discalculia. E' però fondamentale che un esperto le somministri la batteria di test prevista per l'eventuale diagnosi.

Infatti secondo la recente legge 170 del 2010 (se vuole, legga le linee guida per il diritto allo studio dei ragazzi con dsa qui: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa) i bambini e ragazzi con certificazione per disturbi specifici dell'apprendimento hanno diritto ad una didattica personalizzata e individualizzata, così come a strumenti compensativi (la calcolatrice e la tavola pitagorica, ad esempio, nel caso di Discalculia) e dispensativi (come più tempo per i compiti scritti, meno carico di lavoro a casa, interrogazioni programmate).
Nel caso di sua figlia, quindi, se fosse fatta la diagnosi e la conseguente certificazione per DSA, avrebbe tutte le facilitazioni che la legge le riconosce, dunque un giusto sgravio di difficoltà a scuola.

Nei ragazzi sofferenti per questo tipo di problemi le ricadute in termini di autostima e dunque di motivazione allo studio sono molte. Nel caso della sua ragazza, la rabbia e i pianti da piccola, e ora l'abbandono dello studio della matematica, sembrerebbero naturali conseguenze alle frustrazioni dovute alle tante difficoltà causate da questo possibile disturbo. Anche la mancanza di memoria per le procedure nel calcolo e nei problemi sembrerebbero confermare l'eventuale Discalculia, perchè tra le funzioni fortemente compromesse in questo tipo di problema vi è proprio la memoria di lavoro.

La legge prevede che sia la scuola ad individuare i primi segnali di questi disturbi e a segnalarlo alle famiglie. Purtroppo la formazione degli insegnanti e la loro sensibilizzazione a questo tema non è sempre rispettata secondo le indicazioni della normativa.
Cerchi quindi di non colpevolizzarsi, ma prenda al più presto contatto con un professionista che possa verificare se davvero si tratta di Discalculia e adottare così subito i provvedimenti migliori per aiutare sua figlia.

Le confermo anche io le indicazioni della collega, può trovare un professionista iscritto all'AIRIPA più vicino a lei in questa pagina:
http://www.airipa.it/elenco-professionisti/

I migliori auguri a lei e sua figlia, per un immediato futuro più sereno.
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Utente
Utente
Gentili Dottori,
vi ringrazio molto per le celeri e gentili risposte.
Buona giornata!