Relazioni sociali - amici - tristezza
Buongiorno, ultimamente mi sento tremendamente triste, sembrerà una sciocchezza, quella che vi sto per raccontare, ma purtroppo è una cosa per la quale soffro.
Fin da piccola piccola piccola (dai sei anni in poi) sono sempre stata in grandi gruppi a partire dai bambini sotto casa (arrivavamo ad essere anche una trentina) fino ad ora che ho 23 anni (15/20 persone dai 20 ai 27 anni).
Tutto filava liscio, finchè da qualche mese hanno iniziato a giocare SEMPRE a Magic, pure i sabati sera. Ho espresso il mio dissenso e la cosa mi pare che mi stia facendo isolare dagli altri... siamo in 5/6 a pensarla così (compreso il mio lui), e stiamo facendo cose diverse, tipo ci organizziamo per andare al lago, a Movieland, a Gardaland, al cinema, al bowling. un giro in centro, ad arrampicare, correre con i go-kart, alle feste, in piscina, ecc. Quando organizziamo qualcosa di diverso, io e gli altri proponiamo, ma per loro è sempre no, no, no.
Volevo chiedervi se per divertirsi occorre essere per forza in tanti, oppure si possa star bene anche in pochi?
Mi fa male il pensare che per essere "apprezzata" debba fare come una ragazza che è in compagnia con noi, che accetta qualsiasi cosa pur di stare con i ragazzi (delle ragazze non le importa gran che, è molto insicura, e necessita spesso l'ammirazione del sesso opposto, lasciandosi toccare, mettendosi in reggiseno alle feste, seguendoli sempre ed ovunque pur di non rinunciare a loro ed essere oggetto di battute sessuali decisamente pesanti, per non parlare dei soprannomi un po' volgari che le affibbiano). Non voglio barattare il mio essere, la mia voglia di fare e divertirmi, con delle persone così mentalmente chiuse che non vedono al di là del proprio naso e l'unica cosa che a 27 anni sanno fare è giocare a Magic e stop. La vita è una sola, non mi voglio fermare e ridurmi i sabati sera così... (giocano OGNI volta che ci troviamo). Ho altre amicizie esterne per fortuna, però loro sono la mia compagnia con cui stavo bene fino a pochi mesi fa...
Voi cosa mi consigliate di fare??
Come comportarmi con loro?
Come posso ritrovare la mia serenità, magari non partendo da loro, ma lavorando su di me??
Come posso riuscire a tornare serena pur contando su meno persone (e magari uscire con i ragazzi che giocano a Magic solo quando mi garba (usando un po' di sano opportunismo))?
Fin da piccola piccola piccola (dai sei anni in poi) sono sempre stata in grandi gruppi a partire dai bambini sotto casa (arrivavamo ad essere anche una trentina) fino ad ora che ho 23 anni (15/20 persone dai 20 ai 27 anni).
Tutto filava liscio, finchè da qualche mese hanno iniziato a giocare SEMPRE a Magic, pure i sabati sera. Ho espresso il mio dissenso e la cosa mi pare che mi stia facendo isolare dagli altri... siamo in 5/6 a pensarla così (compreso il mio lui), e stiamo facendo cose diverse, tipo ci organizziamo per andare al lago, a Movieland, a Gardaland, al cinema, al bowling. un giro in centro, ad arrampicare, correre con i go-kart, alle feste, in piscina, ecc. Quando organizziamo qualcosa di diverso, io e gli altri proponiamo, ma per loro è sempre no, no, no.
Volevo chiedervi se per divertirsi occorre essere per forza in tanti, oppure si possa star bene anche in pochi?
Mi fa male il pensare che per essere "apprezzata" debba fare come una ragazza che è in compagnia con noi, che accetta qualsiasi cosa pur di stare con i ragazzi (delle ragazze non le importa gran che, è molto insicura, e necessita spesso l'ammirazione del sesso opposto, lasciandosi toccare, mettendosi in reggiseno alle feste, seguendoli sempre ed ovunque pur di non rinunciare a loro ed essere oggetto di battute sessuali decisamente pesanti, per non parlare dei soprannomi un po' volgari che le affibbiano). Non voglio barattare il mio essere, la mia voglia di fare e divertirmi, con delle persone così mentalmente chiuse che non vedono al di là del proprio naso e l'unica cosa che a 27 anni sanno fare è giocare a Magic e stop. La vita è una sola, non mi voglio fermare e ridurmi i sabati sera così... (giocano OGNI volta che ci troviamo). Ho altre amicizie esterne per fortuna, però loro sono la mia compagnia con cui stavo bene fino a pochi mesi fa...
Voi cosa mi consigliate di fare??
Come comportarmi con loro?
Come posso ritrovare la mia serenità, magari non partendo da loro, ma lavorando su di me??
Come posso riuscire a tornare serena pur contando su meno persone (e magari uscire con i ragazzi che giocano a Magic solo quando mi garba (usando un po' di sano opportunismo))?
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>>Volevo chiedervi se per divertirsi occorre essere per forza in tanti, oppure si possa star bene anche in pochi?<<
queste domande non possono avere risposte univoche.
Lei cosa ne pensa?
>>Non voglio barattare il mio essere, la mia voglia di fare e divertirmi, con delle persone così mentalmente chiuse..<<
se le cose stanno così il problema non sussiste, forse lei è una persona insicura.
Si sente esclusa dai suoi amici per questo interesse che hanno in comune e che lei non condivide?
La domanda alla quale dovrebbe rispondere è questa: "come mai ha bisogno di un gruppo numeroso e compatto per essere serena?"
Come va con il suo partner?
Ha risolto queste problematiche?
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/421624-ultimamente-ho-poca-voglia-di-avere-rapporti-sessuali-con-lui.html
Forse il bisogno di "compattezza" nel gruppo serve a compensare altre mancanze e frustrazioni, come nel rapporto di coppia.
queste domande non possono avere risposte univoche.
Lei cosa ne pensa?
>>Non voglio barattare il mio essere, la mia voglia di fare e divertirmi, con delle persone così mentalmente chiuse..<<
se le cose stanno così il problema non sussiste, forse lei è una persona insicura.
Si sente esclusa dai suoi amici per questo interesse che hanno in comune e che lei non condivide?
La domanda alla quale dovrebbe rispondere è questa: "come mai ha bisogno di un gruppo numeroso e compatto per essere serena?"
Come va con il suo partner?
Ha risolto queste problematiche?
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/421624-ultimamente-ho-poca-voglia-di-avere-rapporti-sessuali-con-lui.html
Forse il bisogno di "compattezza" nel gruppo serve a compensare altre mancanze e frustrazioni, come nel rapporto di coppia.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 16/08/2014.
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