Ho problemi di concentrazione a lavoro e totali astenia nella vita privata

Salve,
vi scrivo per sottoporvi un problema, nella speranza di avere una risposta. Da ormai 5 mesi non riesco più ad avere un sonno continuativo e riposante, o dormo poco con continui incubi e risvegli, o dormo troppo, o non dormo per niente, tutto questo mi porta ad avere un continuo senso di apatia e svogliatezza. Ho problemi di concentrazione a lavoro e totali astenia nella vita privata. Sento di essere priva di stimoli, e sto abbandonando le attività che prima mi distraevano e facevano stare meglio, l'unica cosa che riesce a spingermi fuori da questa sensazione di apatia è lo sport che pratico, che mi sfinisce a livello fisico e mi fa concentrare solo su me stessa. Cosa devo fare per riprendere in mano il mio sonno e la mia vita?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,
sappiamo troppo poco della sua vita; studia? lavora? come è stato questo ultimo periodo? ha una relazione? ha preoccupazioni? ecc.
Attendiamo.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Attivo dal 2014 al 2024
Ex utente
Gentile Dott.ssa,

sono una lavoratrice e per arrivare dove sono ho dovuto lottare parecchio. Il mio lavoro mi porta a decidere ogni giorno sul futuro lavorativo di tante persone. Quest'ultimo periodo della mia vita è stato distruttivo, è terminata una relazione importante, e non ho avuto tempo di metabolizzare il tutto. Finita con porte sbattute e tanta rabbia. Per l'ennesima volta sono stata abbandonata. Le mie preoccupazioni riguardano la vita lavorativa, sono ossessionata dal raggiungimento degli obiettivi, la sera prima mi scrivo tutto quello che devo fare il giorno seguente per non perdermi mai nulla, altre preoccupazioni riguardano la salute di mio padre e le ansie di mia madre.
Ad oggi mi definisco uno scarabocchio, e tendo sempre più ad isolarmi. Sto avendo, a mio avviso (e parlo da profana) un distacco emotivo, detesto che le persone mi abbraccino o mi stiano troppo vicine, la mia zona comfort non deve mai essere sorpassata, sia fisicamente che con le domande.
Se vi serve sapere altro sono a disposizione.

Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,
ha aggiunto elementi importanti ed essenziali per poterLe rispondere.
Dilaniata tra obiettivi professionali che lei stessa si prefigge di raggiungere, preoccupazioni per la famiglia d'origine e dolore per una relazione finita male, non meraviglia che il sonno... non possa essere sereno.
La sento molto emotivamente carica e compressa, con conflitti che immobilizzano le sue energie; quelle che Le servirebbero per concentrarsi, per pensare alla sua vita affettiva, per dedicare attenzione alla Sua corporeità.
A questo punto ritengo necessario che si faccia aiutare; alcuni colloqui con uno psicologo La aiuteranno a mettere a fuoco il problema. Deciderete insieme se affrontare un percorso più lungo.

Tenga conto anche che chi "decide ogni giorno sul futuro lavorativo di tante persone" fa molta fatica a chiedere ed accettare aiuto...
[#4]
Attivo dal 2014 al 2024
Ex utente
Gentile Dott.ssa,
le chiedo scusa se abuso delle sue conoscenze, ma mi chiedo come mai il mio essere "emotivamente compressa" mi stia portando ad un "distaccamento" anche fisico, un fastidio un senso di imbarazzo nel ricevere attenzioni, ad un senso di distacco totale dalle persone.

La ringrazio molto per i consigli e le spiegazioni che mi ha fornito.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Non ci sono più energie (ed aperture) per nessuno.
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Dr. Andrea Epifani Psicoterapeuta, Psicologo 123 2
Gentile Utente,
forse la fine della sua relazione andrebbe indagata un po' più a fondo con un professionista. La fine di una storia non è un dramma di per sé, molto dipende dai significati che diamo a questo evento. Quando parlo di significati intendo il senso di noi stessi che ricaviamo dalla fine della storia, dalle modalità della rottura, dalle emozioni provate etc. Di fronte allo stesso evento, due persone potrebbero attaccarci significati completamente differenti. L'uno potrebbe ricavare un'immagine di sé come vittima di un sopruso, l'altro come non degno di essere amato, e potrei continuare. È molto giovane, provi a prendersi cura di sé in maniera concreta, non potrà che trarne giovamento.

Con i migliori auguri,

Dr. Andrea Epifani - Bologna
http://BolognaPsicologo.net

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Attivo dal 2014 al 2024
Ex utente
Gebtile Dottore,
so da diagnosi precedente, che purtroppo soffro di crisi di abbandono, questo mi ha portato a soffrire di bulimia, patologia he ho combattuto, ma che mi ha portata ad isolarni molto spesso. Non ho un carattere aperto e tendo a scegliere le persone da avere vicino. Ad oggi, rivedendo la mi relZione passata posso dirLe che spesso il mio ex mi ha sottolineato il fatto di non abbassare mai le difese. Piú persone mi dicono che sn un muro vivente e mi giudicano per il fatto che non amo il contatto fisico. Per quel che riguarda la mia storia, Le posso dire che il mio ex era la mia isola felice, amavo ascoltarlo, confrontarmi con lui e passare il mio tempo connlui, il tutto è finito cn un tradimento lui mi ha tradita ed io, non lo nego gli ho messo le mani addosso ed ho detto a tutti ció che mi aveva fatto... sn stata accusata da lui di aver avuto un comportamento ossessivo, ma Dottore io mi sn sentita tradita nel piú profondo dell'animo. E le dico anche che lui non si è piú fatto sentire pur dicendo a tutti che ero la donna della sua vita (comportamento a mio avvisoinfantilr). il tutto ha coinciso cn un periodo molto duro e frustrante a lavoro, lavoro che portavo avanti per la coppia.
Ecco la mia storia, la ringrazioper i consigli.
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