A pezzi
Gentili Dottori vi scrivo perchè sono letteralmente a pezzi: da tempo soffro come dicevo nel precedente consulto di ansia e panico...una delle poche cose che mi dava la forza di andare avanti era una ragazza con la quale mi sentivo da qualche tempo, ultimamente era un po' distaccata ma credevo fosse per via delle vacanze (infatti a breve doveva partire ) e pensavo che lo facesse per far si di non affezionarci troppo ora e poi staccarci nel momento clou e invece ho scoperto che contemporaneamente a me si sentiva con un altro ragazzo con il quale ha iniziato una relazione. Mi è crollato il mondo addosso...una delle cose dalla quale traevo un po' di forza per andare avanti mi è sfuggita dalle mani così, da un giorno all'altro, non me l'aspettavo proprio! Sono letteralemente distrutto tra ansia e ora questo...mi è passata tutta la voglia di lottare per le cose...ogni volta arrivo vicino al traguardo e poi svanisce tutto...non so più cosa fare e/o pensare, non capisco veramente se sia in me che c'è qualcosa che non va, gli altri mi sembrano troppo complicati, già mi stavo isolando ora mi verrebbe voglia di buttarmi sotto le coperte e non svegliarmi più...
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Gentile ragazzo, ogni volta arriva vicino al traguardo e poi svanisce tutto, scrive, e ora ha perso la voglia di lottare. Riguardando anche la sua precedente richiesta di consulto, pare che lei abbia affrontato momenti difficili della sua vita anche con una certa determinazione. Ha reagito alla separazione dei suoi, si è iscritto all'università, ha trovato un lavoro, nonostante la giovane età. E poi, anche una ragazza. Che cos'è che le impedisce di vivere la vita con maggiore serenità? Che cos'è quel freno e a che cosa serve? Mi pare ci sia poi anche un’altra domanda fondamentale cui dover rispondere: a cosa servono quei pensieri ossessivi? Le impediscono di vivere pienamente, ma se la sua vita non avesse intoppi, cosa succederebbe? Che tipo di responsabilità dovrebbe assumere con se stesso e con il mondo? Direi che ci sono tutta una serie di domande che meritano una risposta; come le è stato già suggerito dai colleghi, credo sia opportuno trovare un bravo psicoterapeuta che possa aiutarla. Saluti.
Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.
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Ex utente
Gentili Dottori, certamente cercherò uno psicoterapeuta tuttavia continuo a non spiegarmi come mai ogni volta faccia tanta fatica per arrivare ad una ragazza, ogni volta che la conosco sembra stia andando tutto per il verso giusto e poi io divento l'amico e l'ultimo arrivato il suo ragazzo. All'inizio quando ero più giovane ci rimanevo male ma dicevo "vabbè, mi servirà da lezione per la prossima volta" ma la volta dopo andava uguale a quella prima...sono anni che va avanti questa storia...mi prendo una cotta, conosco la ragazza, ci esco insieme e tutto e poi..."sei come un fratello" "sei il mio migliore amico" ecc...non so veramente dove sbaglio, eppure io cerco in tutti i modi di farle capire fin da subito le mie intenzioni, il fatto che mi piacciano come compagne e non come amiche e alla fine sembra lo stesso finale...eppure fisicamente sono un bel ragazzo, il carattere anche è a posto...non so cosa ci sia che non vada o almeno non riesco a capirlo...ho visto persone cui mai avrei pensato potessero trovare una ragazza trovarla senza tanti problemi e io che potenzialmente potrei averne una non riesco...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 12/08/2014.
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