Ansia paura
salve sono una ragaa di 28 anni e da 5 soffro di ansia e attacchi di panico.nn ho mai fatto cure ne mai rivolta ad uno specialista xke pensavo ke essendo un fattore psicologico ne potevo uscire da sola.ma sono peggiorata da due anni e man mano sento ke la paura mi sta sempre di piu' impossessando.faccio uso di alcolici,quando bevevo mi sentivo meno ansiosa e piu' coraggiosa x affrontare un problema,non mi venivano gli attacchi,non pensavo alle conseguenze.ma a lungo andare sento ke purtroppo mi ci sono affidata troppo,oggi mi ritrovo a camminare con l'alcol in borsa,come se x me sarebbe un sedativo.se nn c'e l'ho in casa non riesco a dormire,e se nn c'e lo in borsa nn riesco ad uscire.ho paura ke oltre all'ansia il mio è pure un stato depresso.ho paura di stare sola,fino all'anno scorso uscivo,andavo al mare,adesso non piu'.nn prendo piu' il treno,nn mi allontano dal paese,nemmeno se sto in compagnia.vivo la mia vita con dei limiti e questo non mi fa essere felice come vorrei.convivo da 8 mesi,ma ho paura ke il mio compagno non troppo lontano si scoccerà di me,dato ke la mattina prima dell'una nn mi sveglio,non pulisco casa,non lo faccio compagnia per andare al mare,non mi curo piu' come una volta,e a dir la verità non ho nemmeno piu' voglia di fare l'amore.. so ke sto in uno stato grave x questo vorrei rivolgermi ad un psicologo,psicolterapeuta,ma x il momento vorrei evitare i farmaci.cosa mi consigliate?grazie
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Le suggerisco sicuramente di decidere il percorso di cura non più da sola ma avvalendosi di uno specialista.
Proprio perché si tratta di problematiche, presumibilmente, di natura psicologica è difficile venirne fuori da soli, la psiche si autoregola come il corpo, ma spesso è necessario un intervento d'aiuto perché si superino difficoltà più serie e direi che lei ha già atteso fin troppo.
Dunque, psicoterapia sicuramente, ma se il suo terapeuta le suggerirà di farsi aiutare anche farmacologicamente cerchi stavolta di affidarsi e di non cercare di controllare ciò che lei non può controllare.
L'uso di alcool può solo aggravare la sua situazione, anche se nel breve può sembrarle una sorta di auto-cura. Nei casi in cui vi sono presumibili sintomi di uno stato depressivo (la diagnosi andrà comunque fatta di persona), come nel suo caso, l'alcool è spesso una sorta di rimedio ingannevole, poiché nel breve calma i sintomi ansiosi associati alla depressione, ma nel medio periodo acuisce i sentimenti di tristezza e gli stati d'animo più cupi, creando un circolo vizioso da cui poi può essere molto difficile uscire.
Non attenda oltre e si rivolga a uno psicoterapeuta quanto prima.
Cordiali saluti.
Proprio perché si tratta di problematiche, presumibilmente, di natura psicologica è difficile venirne fuori da soli, la psiche si autoregola come il corpo, ma spesso è necessario un intervento d'aiuto perché si superino difficoltà più serie e direi che lei ha già atteso fin troppo.
Dunque, psicoterapia sicuramente, ma se il suo terapeuta le suggerirà di farsi aiutare anche farmacologicamente cerchi stavolta di affidarsi e di non cercare di controllare ciò che lei non può controllare.
L'uso di alcool può solo aggravare la sua situazione, anche se nel breve può sembrarle una sorta di auto-cura. Nei casi in cui vi sono presumibili sintomi di uno stato depressivo (la diagnosi andrà comunque fatta di persona), come nel suo caso, l'alcool è spesso una sorta di rimedio ingannevole, poiché nel breve calma i sintomi ansiosi associati alla depressione, ma nel medio periodo acuisce i sentimenti di tristezza e gli stati d'animo più cupi, creando un circolo vizioso da cui poi può essere molto difficile uscire.
Non attenda oltre e si rivolga a uno psicoterapeuta quanto prima.
Cordiali saluti.
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
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gentile utente ho visto altre sue richieste di consulto sul sito. Ha fatto bene a chiedere, ma adesso è ora che lei si rivolga a uno specialista, lo dico per il suo bene poiché dai sintomi che descrive e dal tempo che lei ha atteso, non deve lasciare che passi altro tempo.
Io posso pensare, da ciò che lei ha scritto, che si tratti di un possibile stato ansioso-depressivo, ma detto questo, ciò non significa affatto aver fatto una diagnosi, in primis perché non è possibile farla online, e in seconda battuta perché i sintomi, come quelli descritti, vanno valutati in un quadro complessivo molto più ampio che ad esempio, deve comprendere: struttura di personalità e organizzazione di personalità, stile relazionale, sistema familiare, livello cognitivo e motivazionale, ecc.
Cari saluti.
Io posso pensare, da ciò che lei ha scritto, che si tratti di un possibile stato ansioso-depressivo, ma detto questo, ciò non significa affatto aver fatto una diagnosi, in primis perché non è possibile farla online, e in seconda battuta perché i sintomi, come quelli descritti, vanno valutati in un quadro complessivo molto più ampio che ad esempio, deve comprendere: struttura di personalità e organizzazione di personalità, stile relazionale, sistema familiare, livello cognitivo e motivazionale, ecc.
Cari saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 10/08/2014.
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