Sono veramente omosessuale?

Ciao! di consulti ne ho letti molti su questo argomento nel sito ma sento il bisogno di scrivere anche il mio di consulto, ringraziandovi per la pazienza.
Ho sempre avuto solo fantasie omosessuali, che non ho mai messo in pratica.
Per me le donne sono solo amiche, ed infatti le mie amiche sono sempre state ragazze. Non ho mai vissuto bene la mia condizione, infatti non l'ho mai detto a nessuno ma anche ora che potrei vivermi la mia sessualità al meglio, mi sono trasferito in un altra città e non ce ne nessuno che mi conosce a cui dover spiegare quello che sono, io non sto bene comunque e mi blocco. Non sono omofobo e non credo che essere gay sia sbagliato per nessun motivo ma non so se fa per me.
della cultura gay e cose così non me ne frega niente e in fondo so che tutti i miei amici e famigliari mi accetterebbero ma è dentro di me che qualcosa non funziona.
Quindi vi chiedo essere omosessuale vuol dire che mi piacciono gli uomini nel loro complesso oppure i loro attributi? Perchè è quasi sempre su quello che mi concentro. Se un ragazzo non è abbastanza muscoloso o molto carino mi fa quasi schifo l'idea di toccarlo e a volte mi capita di ecciatrmi moltissimo e venire in delle situazioni che non sono nemmeno veramente sessuali. Ho un esempio: qualche mese fa ero nello spogliatoio della mia palestra e dentro c'era anche un altro ragazzo che so per certo non essere gay. non è molto carino e non ho mai fantasticato su di lui ma comunque quando è nudo non posso fare a meno di dare un' occhiata. cmq quella volta è successo che chiacchierando si è finiti a parlare di sesso, in modo scherzoso però, lui mi parlava tipo della sua ragazza e cose così, facendo commenti anche sui suoi attributi, ma senza malizia, in quei momenti mi è venuta un erezione molto forte che mi ha costretto di rifugiarmi nel bagno per diverso tempo. io non ho mai avuto voglia di fare sesso con lui, nemmeno in quei momenti, ma quando lui ha iniziato a parlare di sesso con me mi sono sentito la faccia andare a fuoco, anche perchè non sono mai riuscito a parlare di sesso con un coetaneo del mio stesso sesso. la cosa che credo mi ha sconvolto di più è che lui mi parlava in modo molto incalzante e disinvolto, anche perchè per lui era normale, e non sapendo che io sono gay, scherzava con me su quante ragazze mi facevo, sulle ragazze della palestra, su come avremmo dovuto fare l'amore con loro e cose così.. ovviamente in modo un po volgarotto e per ridere come in genere fanno i maschi. mi è piaciuto come lui mi ha fatto sentire perchè mi sono ritenuto conto di poter essere anche io uno dei maschi, uno che può eccitare una ragazza invece di esserne l'amico, un uomo insomma. io gli uomini gli ho sempre guardati un po' dal basso verso l'alto. Solo che se sono gay, perchè queste situazioni in cui mi trovo o immagino di trovarmi sono quelle che mi eccitano di più? non mi eccitano le donne ma mi eccito se penso a me in formato macho che ho un rapporto con una donna. AIUTO!
Grazie molte!
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

il fatto che

<<Ho sempre avuto solo fantasie omosessuali>>,

che

<<ma non so se fa per me>>

e che

<<non sono mai riuscito a parlare di sesso con un coetaneo del mio stesso sesso>>

fa pensare che non abbia una vita sociale molto sviluppata e un gruppo di amicizie con cui si è realmente immedesimato e ambientato.

Prosegue con

<<mi è piaciuto come lui mi ha fatto sentire perchè mi sono ritenuto conto di poter essere anche io uno dei maschi, uno che può eccitare una ragazza invece di esserne l'amico, un uomo insomma. io gli uomini gli ho sempre guardati un po' dal basso verso l'alto.>>

e

<<mi eccito se penso a me in formato macho che ho un rapporto con una donna.>>,

che suggeriscono una scarsa convinzione verso la propria virilità.

La questione principale potrebbe quindi essere quella di una carente autostima, che avrebbe origine nella qualità del rapporto col proprio padre.

La questione dell'orientamento sessuale viene dopo.

E' opportuno che tutto ciò venga valutato anche con l'aiuto di uno psicologo.

[#2]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie dottore!
Ma quando si parla di qualità di rapporto col padre cosa significa precisamente? Che non era presente o che era troppo severo? Perchè non mi sembra essere il mio caso
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

quello che Lei sta descrivendo sembra solo una mancanza di dimestichezza con il fatto di essere una persona adulta e di poter essere un ragazzo che piace e che può corteggiare e conquistare una ragazza e che può anche avere un incontro sessuale con una ragazza.

Concordo quindi con il Collega sul fatto che probabilmente questa "confusione" è legata alla bassa stima di sè e forse anche conseguenza delle poche esperienze che ha fatto in vita Sua. Forse ci sono anche delle paure che La bloccano nell'approccio sessuale, ma chiaramente questo non è il luogo più idoneo per esplorarle e superarle.
Chiaramente queste paure possono essere apprese e possono NON aver nulla a che vedere con la figura paterna, almeno da un punto di vista della psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.

Che cosa è successo nello spogliatoio?
Innanzitutto nello spogliatoio è frequentissimo che gli uomini si guardino per confrontarsi. Questo non ha nulla a che vedere con l'omosessualità, ma può capitare di provare eccitazione sessuale guardando immagini relative allo stesso sesso.
Semmai potrebbe capire con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta se si tratta di una problematica ansiosa e come risolverla.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie dottoressa, per quanto riguarda l'episodio dello spogliatoio non è stato tanto che il ragazzo era svestito ma più il modo con cui si rapportava a me e il fatto di trattarmi come uno dei suoi compari senza falsità e senza essere subdolo o distaccato come mi è sempre capitato quando mi sono trovato a tu per tu con dei coetanei maschi, come potessi essere un "rivale"

Il punto è che se non è veramente omosessualità, e se magari solo confusione allora per rimediare dovrò cambiare tutto me stesso, come affronto la vita, il mio modo di pensare perchè ora come ora e da sempre, tutta la mia vita ruota attorno a questa mia concezione di me stesso, che mi condiziona moltissimo, l'unica cosa è che per me è quasi impossibile pensare a me stesso senza queste turbe, non so come spiegare, lo sono sempre stato e mi pare difficile credere di poter cambiare sostanzialmente anche se forse è quello che pensa chiunque abbia bisogno di psicoterapia..
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

prima di pensare alla psicoterapia, che è il trattamento della psicopatologia (che da qui non possiamo contemplare, dal momento che non possiamo fare diagnosi), mi pare opportuno pensare alla consulenza psicologica per capire, chiarire, comprendere che cosa sta succedendo.

Solo in seconda battuta e qualora emergesse un disturbo psicopatologico, si potrà parlare di terapie...

Cordiali saluti,
[#6]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
<<Ma quando si parla di qualità di rapporto col padre cosa significa precisamente? Che non era presente o che era troppo severo?>>

Questo dovrebbe precisarlo Lei.

L'assenza paterna può manifestarsi in tanti modi, dall'assenza fisica a quella emotiva e di dialogo, a quella di "guida"; quindi anche il rapporto con la madre potrebbe essere preso in considerazione.

La severità invece è più precisamente quantificabile.




[#7]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie molte.