Paura di morire
Salve,
sono un ragazzo di 27 anni che ultimamente ha una fobia particolare: avere un infarto.
Racconto un pò la mia storia: mi sono laureato l'anno scorso e subito dopo nemmeno 15 giorni sono andato a lavorare lontano dalla mia città e dalla mia famiglia (sono figlio unico). Tutto trascorre liscio, mi fidanzo, riesco a comprare una macchina, insomma va tutto per il meglio, fino ad un paio di mesi fa: un giorno, sentendomi il battito, lo sento irregolare. Inizio ad avere il terrore dell'infarto. Vado subito in panico, infatti una sera trovano la mia pressione a 170/110. inizio a fare controlli, analisi del sangue, ECG e visita cardiologica, tutti negativi. Dopo un paio di giorni, inizio ad avere extrasistoli e di nuovo vado in panico: faccio holter, dove mi riscontrano un BAV, ma è una condizione che già sapevo di avere e nulla più. Passo un'altra settimana tranquilla, dopo di che inizio ad avere come delle "mancanze d'aria " della durata di circa un secondo. Mi spavento molto, ma non gli dò troppo peso. Queste cose mi capitano soprattutto quando sono a lavoro ultimamente. Premetto che faccio un lavoro abbastanza stressante, e non prendo una vacanza da circa due anni e le mie ferie iniziano domani. Da allora, sono sempre in preda all'ansia che mi possa prendere un attacco di cuore o un infarto. Ho formicolii, dolori al braccio sinistro.....Ad esempio, ho letto che uno dei sintomi dell'infarto è il dolore ai denti...stranamente dopo aver letto questo sintomo, il dolore ai denti mi è venuto. Il mio medico di base mi ha detto che potrebbe essere una situazione stressante, che si è scatenata solo adesso, e che quindi una vacanza con i miei genitori non potrà altro che farmi bene. In ogni caso mi ha dato lo xanax da prendere 10 gocce la sera e mi ha consigliato di iniziare delle sedute psicologiche, cosa che farò. in aggiunta, mio nonno è morto d'infarto, ma quando è successo io dovevo ancora nascere.Voi cosa ne pensate? vi ringrazio anticipatamente.
sono un ragazzo di 27 anni che ultimamente ha una fobia particolare: avere un infarto.
Racconto un pò la mia storia: mi sono laureato l'anno scorso e subito dopo nemmeno 15 giorni sono andato a lavorare lontano dalla mia città e dalla mia famiglia (sono figlio unico). Tutto trascorre liscio, mi fidanzo, riesco a comprare una macchina, insomma va tutto per il meglio, fino ad un paio di mesi fa: un giorno, sentendomi il battito, lo sento irregolare. Inizio ad avere il terrore dell'infarto. Vado subito in panico, infatti una sera trovano la mia pressione a 170/110. inizio a fare controlli, analisi del sangue, ECG e visita cardiologica, tutti negativi. Dopo un paio di giorni, inizio ad avere extrasistoli e di nuovo vado in panico: faccio holter, dove mi riscontrano un BAV, ma è una condizione che già sapevo di avere e nulla più. Passo un'altra settimana tranquilla, dopo di che inizio ad avere come delle "mancanze d'aria " della durata di circa un secondo. Mi spavento molto, ma non gli dò troppo peso. Queste cose mi capitano soprattutto quando sono a lavoro ultimamente. Premetto che faccio un lavoro abbastanza stressante, e non prendo una vacanza da circa due anni e le mie ferie iniziano domani. Da allora, sono sempre in preda all'ansia che mi possa prendere un attacco di cuore o un infarto. Ho formicolii, dolori al braccio sinistro.....Ad esempio, ho letto che uno dei sintomi dell'infarto è il dolore ai denti...stranamente dopo aver letto questo sintomo, il dolore ai denti mi è venuto. Il mio medico di base mi ha detto che potrebbe essere una situazione stressante, che si è scatenata solo adesso, e che quindi una vacanza con i miei genitori non potrà altro che farmi bene. In ogni caso mi ha dato lo xanax da prendere 10 gocce la sera e mi ha consigliato di iniziare delle sedute psicologiche, cosa che farò. in aggiunta, mio nonno è morto d'infarto, ma quando è successo io dovevo ancora nascere.Voi cosa ne pensate? vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
<Premetto che faccio un lavoro abbastanza stressante, e non prendo una vacanza da circa due anni>
Gentile Utente,
già questo sembrerebbe indicare un carico abbastanza pesante da gestire e in grado di generare stress e ansia.
Non ci dice come stesse prima e come vada la sua vita in ambiti diversi dal lavoro, tuttavia focalizzare l'attenzione su determinati parametri fisiologici, come può capitare quando si è ansiosi, ansia, preoccupazioni, sintomi si alimentano a vicenda in un circolo vizioso che sarebbe opportuno spezzare.
Le ricerche su Internet a loro volta amplificano il suo malessere, dunque sarebbe il caso di sospenderle.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
Segua le indicazioni del suo medico, si rivolga a un nostro collega in presenza per una valutazione diretta e un eventuale percorso atto a far fronte in modo efficace ai suoi disagi.
Restiamo in ascolto
Gentile Utente,
già questo sembrerebbe indicare un carico abbastanza pesante da gestire e in grado di generare stress e ansia.
Non ci dice come stesse prima e come vada la sua vita in ambiti diversi dal lavoro, tuttavia focalizzare l'attenzione su determinati parametri fisiologici, come può capitare quando si è ansiosi, ansia, preoccupazioni, sintomi si alimentano a vicenda in un circolo vizioso che sarebbe opportuno spezzare.
Le ricerche su Internet a loro volta amplificano il suo malessere, dunque sarebbe il caso di sospenderle.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
Segua le indicazioni del suo medico, si rivolga a un nostro collega in presenza per una valutazione diretta e un eventuale percorso atto a far fronte in modo efficace ai suoi disagi.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile dr.ssa Rinelli,
Innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Ho letto l'articolo e devo dire che mi ci rispecchiò in pieno. In effetti, cerco molto su internet eventuali sintomi, ma nonostante anche il medico di base mi dica che su internet si trovano verità in mezzo a molta spazzatura, alcune volte ammetto che mi ostino a cercare.
Comunque per rispondere alle sue domande: prima di avere questo stato ansioso, ero perfettamente tranquillo, anzi...gestivo la mia vita con molta regolarità. Avevo sempre un pò di ansia, ma era momentanea e mai sfociata in questo modo. La mia vita al di fuori del contesto lavorativo è abbastanza "monotona" , tornando a casa alle 8 di sera non ho molto tempo per dedicarmi ai miei hobby o altro...capita qualche sera di fare un aperitivo...ma per il resto mo dedico alla casa e alla cena. Anche se sono fidanzato vivo comunque da solo.
Quello che non riesco a capire....è che anche se sono tranquillo, mi pervade l'ansia e iniziò ad accusare i sintomi che ho descritto prima e poi entro in un circolo vizioso. Non riesco inoltre a capire perché io abbia la fobia di un infarto e non di un'altra malattia.
Innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Ho letto l'articolo e devo dire che mi ci rispecchiò in pieno. In effetti, cerco molto su internet eventuali sintomi, ma nonostante anche il medico di base mi dica che su internet si trovano verità in mezzo a molta spazzatura, alcune volte ammetto che mi ostino a cercare.
Comunque per rispondere alle sue domande: prima di avere questo stato ansioso, ero perfettamente tranquillo, anzi...gestivo la mia vita con molta regolarità. Avevo sempre un pò di ansia, ma era momentanea e mai sfociata in questo modo. La mia vita al di fuori del contesto lavorativo è abbastanza "monotona" , tornando a casa alle 8 di sera non ho molto tempo per dedicarmi ai miei hobby o altro...capita qualche sera di fare un aperitivo...ma per il resto mo dedico alla casa e alla cena. Anche se sono fidanzato vivo comunque da solo.
Quello che non riesco a capire....è che anche se sono tranquillo, mi pervade l'ansia e iniziò ad accusare i sintomi che ho descritto prima e poi entro in un circolo vizioso. Non riesco inoltre a capire perché io abbia la fobia di un infarto e non di un'altra malattia.
[#3]
Caro ragazzo,
" mi riscontrano un BAV, ma è una condizione che già sapevo di avere"
probabilmente questa sua patologia, seppur di natura benigna, l'ha, attraverso il tempo, condizionata in modo più o meno inconscio.
Ma ora, dato ciò che ci ha raccontato, non è più tempo di domande che non fanno che alimentare il suo stato ansioso; sarebbe invece tempo che lei si rivolgesse ad un collega dal vivo in modo da aiutarsi anche ad inaugurare uno stile di vita in cui mettere sè stesso e la sua salute al primo posto.
Le faccio tanti auguri
" mi riscontrano un BAV, ma è una condizione che già sapevo di avere"
probabilmente questa sua patologia, seppur di natura benigna, l'ha, attraverso il tempo, condizionata in modo più o meno inconscio.
Ma ora, dato ciò che ci ha raccontato, non è più tempo di domande che non fanno che alimentare il suo stato ansioso; sarebbe invece tempo che lei si rivolgesse ad un collega dal vivo in modo da aiutarsi anche ad inaugurare uno stile di vita in cui mettere sè stesso e la sua salute al primo posto.
Le faccio tanti auguri
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#4]
Utente
Salve Dr.ssa Spiezio,
probabilmente si potrebbe essere come dice lei. Forse non accetto di avere questo disturbo a livello fisico. Forse si è scatenato il tutto nel momento in cui mi sono allontanato da casa...la "separazione" è stata netta. Quello che mi chiedo è perchè sia successo ora e non dopo ( una risposta che mi sono dato è che , leggendo un articolo su questo sito, i primi sintomi di ansia si niziano ad avere dopo sei - otto mesi, che è compatibile con la mia situazione) , ma da quanto ho capito è inutile che faccia e che mi faccia domande poichè contribuiscono ad alimentare la mia ansia. Questo lo stabilirà lo psicologo dal vivo....Ho deciso di sottopormi comunque ad una visita psicologica, in modo da cercare di risolvere questi disagi.
Vi ringrazio per le vostre risposte e per il tempo dedicatomi.
probabilmente si potrebbe essere come dice lei. Forse non accetto di avere questo disturbo a livello fisico. Forse si è scatenato il tutto nel momento in cui mi sono allontanato da casa...la "separazione" è stata netta. Quello che mi chiedo è perchè sia successo ora e non dopo ( una risposta che mi sono dato è che , leggendo un articolo su questo sito, i primi sintomi di ansia si niziano ad avere dopo sei - otto mesi, che è compatibile con la mia situazione) , ma da quanto ho capito è inutile che faccia e che mi faccia domande poichè contribuiscono ad alimentare la mia ansia. Questo lo stabilirà lo psicologo dal vivo....Ho deciso di sottopormi comunque ad una visita psicologica, in modo da cercare di risolvere questi disagi.
Vi ringrazio per le vostre risposte e per il tempo dedicatomi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 07/08/2014.
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