Trasferimento e lavoro in famiglia
Buongiorno,
ho 30 anni e da uno sono sposata con mio marito dopo un fidanzamento di 6 anni. La nostra situazione lavorativa non é buona facciamo due lavori che, oltre a stressarci enormemente, non ci consentono di fare dei progetti di vita poiché il guadagno basta si e no a coprire le normali spese quotidiane motivo.per cui spesso sono i genitori ad aiutarci cosa alquanto frustrante alla nostra età. Abbiamo cercato altri lavori ma nulla...fino a che non si é prospettata l'idea di trasferirci nel mio piccolo paese natio e lavorare nella ditta di famiglia. I rapporti con la mia.famiglia sono sempre stati complicato per me...pur.volendoci.molto bene.la comunicazione non é il nostro forte e inoltre sento che dopo tanti anni passati fuori sono per cosi dire cresciuta diversamente...ho altri interessi e un altro modo di vedere la.vita.
Detto ciò ora che il trasferimento é imminente sia.io.che.mio marito ci stiamo facendo prendere dalla paura e improvvisamente le nostre vite che fino a ieri ci sembravano modera i e senza prospettive ci sembrano ora fantastiche...inoltre l'idea di allontanarci dagli amici che fino ad ora hanno rappresentato la nostra famiglia ci uccide. Razionalmente ci rendiamo conto che non possiamo basare la.nostra vita e la nostra famiglia sugli amici ma la pancia ora ci dice aiuto non lo fate benché sia la nostra unica alternativa per crearci una famiglia ed avere dei figli prima o poi. Inoltre io vivi nel terrore di far star male mio.marito facendolo passare da una città urbana ad un paesello di provincia senza I suoi amici di infanzia e in mezzo a persone dalla.mentalità completamente diversa...
In definitiva: Come come gestire questo cambiamento non indifferente?
ho 30 anni e da uno sono sposata con mio marito dopo un fidanzamento di 6 anni. La nostra situazione lavorativa non é buona facciamo due lavori che, oltre a stressarci enormemente, non ci consentono di fare dei progetti di vita poiché il guadagno basta si e no a coprire le normali spese quotidiane motivo.per cui spesso sono i genitori ad aiutarci cosa alquanto frustrante alla nostra età. Abbiamo cercato altri lavori ma nulla...fino a che non si é prospettata l'idea di trasferirci nel mio piccolo paese natio e lavorare nella ditta di famiglia. I rapporti con la mia.famiglia sono sempre stati complicato per me...pur.volendoci.molto bene.la comunicazione non é il nostro forte e inoltre sento che dopo tanti anni passati fuori sono per cosi dire cresciuta diversamente...ho altri interessi e un altro modo di vedere la.vita.
Detto ciò ora che il trasferimento é imminente sia.io.che.mio marito ci stiamo facendo prendere dalla paura e improvvisamente le nostre vite che fino a ieri ci sembravano modera i e senza prospettive ci sembrano ora fantastiche...inoltre l'idea di allontanarci dagli amici che fino ad ora hanno rappresentato la nostra famiglia ci uccide. Razionalmente ci rendiamo conto che non possiamo basare la.nostra vita e la nostra famiglia sugli amici ma la pancia ora ci dice aiuto non lo fate benché sia la nostra unica alternativa per crearci una famiglia ed avere dei figli prima o poi. Inoltre io vivi nel terrore di far star male mio.marito facendolo passare da una città urbana ad un paesello di provincia senza I suoi amici di infanzia e in mezzo a persone dalla.mentalità completamente diversa...
In definitiva: Come come gestire questo cambiamento non indifferente?
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Intanto pensando che ciò che dice la pancia non sempre ha un reale valore.
Anche perché in questo caso ne va della possibilità di riempire la pancia (quella vera), a quanto capisco. Prima viene la sopravvivenza, poi amici, famiglia e il resto.
Secondariamente, pensando che il cambiamento che state per fare non è affatto irreversibile: il mondo è pieno di "emigranti" che sono tornati sui propri passi. Evitate di irrigidirvi mentalmente pensando che il passo che state per fare sia definitivo e irreversibile.
Però non ho capito questo passaggio:
>>> ci stiamo facendo prendere dalla paura e improvvisamente le nostre vite che fino a ieri ci sembravano modera i e senza prospettive ci sembrano ora fantastiche
>>>
Vuol dire che le vostre vite vi sembrano ora fantastiche, ma che vi sentite lo stesso spaventati?
Anche perché in questo caso ne va della possibilità di riempire la pancia (quella vera), a quanto capisco. Prima viene la sopravvivenza, poi amici, famiglia e il resto.
Secondariamente, pensando che il cambiamento che state per fare non è affatto irreversibile: il mondo è pieno di "emigranti" che sono tornati sui propri passi. Evitate di irrigidirvi mentalmente pensando che il passo che state per fare sia definitivo e irreversibile.
Però non ho capito questo passaggio:
>>> ci stiamo facendo prendere dalla paura e improvvisamente le nostre vite che fino a ieri ci sembravano modera i e senza prospettive ci sembrano ora fantastiche
>>>
Vuol dire che le vostre vite vi sembrano ora fantastiche, ma che vi sentite lo stesso spaventati?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 06/08/2014.
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