Ansia, dispnea e mal di gola
Salve a tutti. Sono un ragazzo di 20 anni e soffro da quasi un anno di ansia con dispnea. Da circa un mese vado da uno psicologo/psicoterapeuta che devo dire mi ha aiutato molto e stiamo cercando di capire la causa di questo mio problema. Da quando vado da lui ansia ne ho avuta molto di meno fino a che scomparire totale per qualche giorno e vivere normalmente la mia vita felice. A volte tornava ma riuscivo sempre a vivere e fare le mie cose. Ora invece è da ieri che ho questo mal di gola forte e questo raffreddore, e da queste cose mi è ripartita l'ansia forte, senza attacchi di panico per adesso ma è abbastanza debilitante. Ora sono nuovamente ipocondriaco, quindi ho paura di avere qualcosa di grave e che non passi più. Sono andato oggi dal medico, mi ha guardato la gola, gli ho spiegato il mio problema e mi ha dato un antibiotico per curare la gola. Ma io posso cadere in crisi per un semplice raffreddore? Aiutatemi perché non ne posso più di tutto questo..
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>>> stiamo cercando di capire la causa di questo mio problema
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Non serve a niente.
Da un punto di vista strategico, l'ansia va gestita e battuta senza alcun bisogno di cercare cause e spiegazioni. Che tipo di psicoterapia sta facendo?
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Non serve a niente.
Da un punto di vista strategico, l'ansia va gestita e battuta senza alcun bisogno di cercare cause e spiegazioni. Che tipo di psicoterapia sta facendo?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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>>> Ma perché da un mal di gola forte mi ritorna tutta quest'ansia??
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Perché evidentemente lei è una persona ansiosa.
Quando si è ansiosi ci si impaurisce per cose che lasciano indifferenti le persone normali, quindi non serve chiedersi "perché", serve sconfiggere l'ansia. Solo che è difficile liberarsene solo parlando.
Sta ricevendo compiti e prescrizioni comportamentali precise da mettere in atto o state solo parlando e interpretando?
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Perché evidentemente lei è una persona ansiosa.
Quando si è ansiosi ci si impaurisce per cose che lasciano indifferenti le persone normali, quindi non serve chiedersi "perché", serve sconfiggere l'ansia. Solo che è difficile liberarsene solo parlando.
Sta ricevendo compiti e prescrizioni comportamentali precise da mettere in atto o state solo parlando e interpretando?
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Ex utente
Maggiormente parliamo e interpretiamo. Le uniche cose che io devo fare sono: non concentrarmi sul sintomo ma sulla mia vita, quindi non pensare al respiro corto e alla mia fame d'aria, ma impegnarmi a pensare dell'altro.. E' molto difficile. Ma in questo stato di dispnea ansiosa ci sono altre persone come me? Quando ho ansia forte non faccio altro che tirare respiri lunghi che però non riesco a fare.
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>>> Le uniche cose che io devo fare sono: non concentrarmi sul sintomo ma sulla mia vita, quindi non pensare al respiro corto e alla mia fame d'aria, ma impegnarmi a pensare dell'altro
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Da un punto di vista breve strategico si tratta di azioni inutili. Una terapia cognitivo-comportamentale dovrebbe consistere in ben altro, perciò le suggerisco di riparlarne con il terapeuta, oppure di pensare alla possibilità, se non sta vedendo risultati, di cambiare. Se tuttavia è solo un mese che ci va, ancora potrebbe essere presto per giudicare l'esito del trattamento. Ma tenga presente che in altre forme di terapia si ricevono prescrizioni specifiche già in prima seduta.
Casi come il suo sono frequenti.
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Da un punto di vista breve strategico si tratta di azioni inutili. Una terapia cognitivo-comportamentale dovrebbe consistere in ben altro, perciò le suggerisco di riparlarne con il terapeuta, oppure di pensare alla possibilità, se non sta vedendo risultati, di cambiare. Se tuttavia è solo un mese che ci va, ancora potrebbe essere presto per giudicare l'esito del trattamento. Ma tenga presente che in altre forme di terapia si ricevono prescrizioni specifiche già in prima seduta.
Casi come il suo sono frequenti.
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Intendo prescrizioni specifiche a seconda del modo in cui l'ansia si presenta nella persona. Nel suo caso specifico, ad esempio, la dispnea.
Accanto a questo è necessario fare un lavoro non tanto per capire (non c'è nulla da capire, a parte il fatto che si tratta di ansia), ma piuttosto per metterla in condizioni di affrontare le sue paure una volta per tutte.
Accanto a questo è necessario fare un lavoro non tanto per capire (non c'è nulla da capire, a parte il fatto che si tratta di ansia), ma piuttosto per metterla in condizioni di affrontare le sue paure una volta per tutte.
[#9]
Ex utente
Perfetto. E' stato molto chiaro. Si comunque stiamo lavorando anche su questo. Fino a un mese fa non uscivo neanche di casa, da un mese ad ora ho ricominciato a vivere. Sono uscito, sono andato a mare e ho ripreso a suonare. Fino a che il mal di gola mi ha dato di nuovo l'input per star male. Comunque grazie di tutto è stato molto chiaro. Essendo ipocondriaco ho sempre paura di un qualcosa che non c'è, quindi cerco sempre rassicurazioni e qualcuno che mi dica di stare tranquillo. Grazie mille. Se ha qualche consiglio da darmi sarà ben apprezzato.
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>>> Essendo ipocondriaco ho sempre paura di un qualcosa che non c'è, quindi cerco sempre rassicurazioni e qualcuno che mi dica di stare tranquillo
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Infatti è anche la ricerca di rassicurazioni che occorre azzerare, nei casi come il suo.
Più ne cerca, più sta alimentando l'ansia, perché sta confermando a se stesso di essere ansioso. Uscire dall'ansia significa non averne più bisogno, non trovare modi tecnologicamente sempre più perfetti per farsene dare.
Ecco anche perché il rischio di alcune terapie non ben gestite è che si trasformino in rassicurazioni per il paziente, che così diventa dipendente dal terapeuta invece di diventare più indipendente di quando è arrivato.
Consigli diretti, da qui, non possiamo darne. Deve riferirsi al suo curante.
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Infatti è anche la ricerca di rassicurazioni che occorre azzerare, nei casi come il suo.
Più ne cerca, più sta alimentando l'ansia, perché sta confermando a se stesso di essere ansioso. Uscire dall'ansia significa non averne più bisogno, non trovare modi tecnologicamente sempre più perfetti per farsene dare.
Ecco anche perché il rischio di alcune terapie non ben gestite è che si trasformino in rassicurazioni per il paziente, che così diventa dipendente dal terapeuta invece di diventare più indipendente di quando è arrivato.
Consigli diretti, da qui, non possiamo darne. Deve riferirsi al suo curante.
[#13]
Ex utente
Se non era per questa influenza, l'ansia potevo tenerla sotto controllo. Non sto male come stavo un tempo. Ma sto male ancora.. Il forte caldo non aiuta e la pressione che dopo domani devo suonare ed esibirmi mi rattrista.. Voglio divertirmi ed andare a mare.. L'ansia secondo lei può essere anche provocata dalla mia eccessiva nostalgia? Penso sempre al passato e mi angoscia perché sono cose belle ma passate che non succederanno più..
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 5.5k visite dal 06/08/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.