Stress, Ansia, Valore della Prolattina Alto.
Salve a tutti, sono una studentessa, e da qualche tempo, a seguito anche di forti delusioni, ho notato degli sbalzi dell'umore, piango senza motivo, sono spesso triste, o arrabbiata, mi isolo e un non niente mi rende irritante, verso il prossimo e verso me stressa, sono una persona al quanto insicura, e per questo sono indietro con gli esami universitari, e in concomitanza ho avuto una secrezione ad entrambi i seni, visto che ho delle cisti, e fibroadenomi, sono andata dal mio medico generale per chiedergli se dovevo tornare dal senologo, ma mi ha consigliato di farmi delle analisi per controllare il valore della Prolattina e altri ormoni tra cui (FSH) e successivamente al risultato delle analisi con la Prolattina leggermente alta (39.0) mi ha consigliato di fare la visita all'endocrinologo, per capire da cosa deriva il livello della prolattina insieme le con le secrezioni al seno, visto che gli altri ormoni FSH sono nella norma, e probabilmente l'endocrinologo dovrà procedere tramite la risonanza magnetica per capire cosa ha spinto l'ipofisi a questo aumento, non grave! Ora, io in questi giorni, sono molto stressata, anche in questo momento, vorrei capire, se tutto ciò. il mio non saper affrontare la vita, ha causato l'innalzarsi della prolattina, se sì, cosa fare? Sono comunque soggetta a crisi di panico, non frequenti ma quest'anno son tornate due/tre volte. Cosa mi consigliate di fare? Perché non so se questi sbalzi son dovuti dalla prolattina, o a qualcosa che non si vede, come esaurimento o depressione. (In famiglia ci sono casi di questo tipo). Grazie mille per l'attenzione, spero in una vostra risposta.
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"vorrei capire, se tutto ciò. il mio non saper affrontare la vita, ha causato l'innalzarsi della prolattina, se sì, cosa fare? "
Gent.le studentessa,
è importante che si rivolga all'endocrinologo per gli accertamenti del caso e le eventuali indicazioni rispetto ad una terapia farmacologia se necessaria.
Il rischio da evitare nell'immediato è quello dell'autodiagnosi perché può interferire con la possibilità di instaurare un rapporto di fiducia con lo specialista e indurla a dare per scontato che si tratti di un disagio di natura psicosomatica o addirittura ereditario.
Parallelamente agli esami specialistici relativi ai livelli di prolattina tuttavia, è consigliabile rivolgersi ad uno Psicologo per un primo colloquio che le consenta di approfondire un vissuto che, a suo dire, la sta accompagnando da tempo e che pur manifestandosi in modo acuto e discontinuo, merita di ricevere uno spazio d'ascolto con un interlocutore qualificato (Psicologo),
L'indicazione non va tuttavia interpretata come se la presenza del "disagio" segnali automaticamente la presenza di
un disturbo psicopatologico. A tal proposito, le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Gent.le studentessa,
è importante che si rivolga all'endocrinologo per gli accertamenti del caso e le eventuali indicazioni rispetto ad una terapia farmacologia se necessaria.
Il rischio da evitare nell'immediato è quello dell'autodiagnosi perché può interferire con la possibilità di instaurare un rapporto di fiducia con lo specialista e indurla a dare per scontato che si tratti di un disagio di natura psicosomatica o addirittura ereditario.
Parallelamente agli esami specialistici relativi ai livelli di prolattina tuttavia, è consigliabile rivolgersi ad uno Psicologo per un primo colloquio che le consenta di approfondire un vissuto che, a suo dire, la sta accompagnando da tempo e che pur manifestandosi in modo acuto e discontinuo, merita di ricevere uno spazio d'ascolto con un interlocutore qualificato (Psicologo),
L'indicazione non va tuttavia interpretata come se la presenza del "disagio" segnali automaticamente la presenza di
un disturbo psicopatologico. A tal proposito, le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa, La ringrazio per la risposta immediata, ho letto l'articolo ed è stato molto interessante, quanto la risposta da lei a me fornita. L'unica mia preoccupazione è questo "malessere" che in un momento qualsiasi (vedere la semplice televisione, o ascoltare musica) viene a crearsi, e nei momenti di forte stress arriva una rabbia che non è da me solita cacciare fuori. Purtroppo, il voler cercare le risposte, porta a farsi delle autodiagnosi, sbagliando, e ne sono consapevole, ma in famiglia non accettano l'idea di potermi rivolgere ad un psicoterapeuta, psicologo o altre figure simili, infatti il mio augurio è che sia la prolattina sia la causa, per cessare questi miei umori, altrimenti non saprei come fare, ho chiesto aiuto, ma non arriva. Ed io da sola non riesco a muovermi. Mi guardano e rimangono inermi, ho più volte manifestato questo mio piangere improvviso, e/o che la vita universitaria, mi fa sentire sempre e costantemente inadeguata alla realtà di oggi, e che mi fanno star troppo male, e che per questi motivi volevo rivolgermi a qualcuno ma ad oggi, nessun risultato. Mi scuso per il mio commento, era solo per farle capire, che non vorrei farmi un autodiagnosi per creare poi dei disguidi tra lo specialista, ed altri consulti, ma vorrei solo capire cosa io possa fare per star meglio! La ringrazio per la sua attenzione!
[#3]
"ho chiesto aiuto, ma non arriva. Ed io da sola non riesco a muovermi. "
Scrivendoci ha già fatto il primo passo in questa direzione, ora si tratta di proseguire mettendosi nelle condizioni di incontrare di persona uno Psicologo/Psicoterapeuta, figure simile le eviterei per non incorrere in sedicenti "professionisti".
Essendo maggiorenne non ha bisogno del consenso dei familiari, può rivolgersi direttamente al Consultorio Familiare della sua ASL per prendere un appuntamento con lo Psicologo.
Se avesse ulteriori dubbi e perplessità non esiti a scriverci.
Scrivendoci ha già fatto il primo passo in questa direzione, ora si tratta di proseguire mettendosi nelle condizioni di incontrare di persona uno Psicologo/Psicoterapeuta, figure simile le eviterei per non incorrere in sedicenti "professionisti".
Essendo maggiorenne non ha bisogno del consenso dei familiari, può rivolgersi direttamente al Consultorio Familiare della sua ASL per prendere un appuntamento con lo Psicologo.
Se avesse ulteriori dubbi e perplessità non esiti a scriverci.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 22.2k visite dal 05/08/2014.
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