Un altra vita,che non sento niente,ma prima dell'attacco
Salve,da un mese a questa parte,dopo un attacco di panico per un pensiero(paura di far del male a mia figlia),ho iniziato a soffrire d'ansia con continuo pensiero di lasciare compagno e figlia,stare con loro mi provoca ansia,penso che non li voglio più,che voglio un altra vita,che non sento niente,ma prima dell'attacco di panico,non lo pensavo nemmeno lontanamente,anzi se proprio era k'incontrario.Controllo sempre ogni giorno cosa provo per loro,tasto ogni sensazione che mi danno,che ovviamente visto il mio stato d'animo sono negative...poi esco e vedo le altre famiglie e le invidio perché vorrei essere come loro.Questi tipi di pensieri mi sono già capitati,passati con il passare del tempo,dopo vivevo la mia vita tranquilla.Adesso ero un anno che stavo bene,poi questa ricaduta,anche se mi sembra diversa dalle altre volte,mi sembra reale e mi angoscia.Continuo la vita di sempre ma sento sempre la voglia di scappare da loro
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Gentile Signora,
data la sua storia clinica recente e passata, l'unica cosa da farsi è ciò che le hanno consigliato circa un mese fa i colleghi della sezione di Psichiatria: si rechi da uno psichiatra per rivalutare e personalizzare la cura farmacologica.
Inoltre, personalmente ritengo altrettanto utile una consulenza presso uno psicologo psicoterapeuta per decidere insieme rispetto all'opportunità di una parallela psicoterapia.
Per ulteriori approfondimenti può leggere:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicoterapia/109-la-via-d-uscita-dalle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
Saluti.
data la sua storia clinica recente e passata, l'unica cosa da farsi è ciò che le hanno consigliato circa un mese fa i colleghi della sezione di Psichiatria: si rechi da uno psichiatra per rivalutare e personalizzare la cura farmacologica.
Inoltre, personalmente ritengo altrettanto utile una consulenza presso uno psicologo psicoterapeuta per decidere insieme rispetto all'opportunità di una parallela psicoterapia.
Per ulteriori approfondimenti può leggere:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicoterapia/109-la-via-d-uscita-dalle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
>>ero un anno che stavo bene,poi questa ricaduta,anche se mi sembra diversa dalle altre volte<<
le "ricadute" avvengono per il semplice fatto che il suo disturbo, ammesso che la diagnosi sia corretta e fatta quindi da un professionista, non è stato curato in maniera adeguata.
Credo sia importante fare una valutazione approfondita e, come suggerisce la Collega, una psicoterapia mirata.
le "ricadute" avvengono per il semplice fatto che il suo disturbo, ammesso che la diagnosi sia corretta e fatta quindi da un professionista, non è stato curato in maniera adeguata.
Credo sia importante fare una valutazione approfondita e, come suggerisce la Collega, una psicoterapia mirata.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 03/08/2014.
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