Impotenza post-separazione
Salve,
sono un uomo di 60 anni che è appena uscito da una separazione dolorosa da una compagna straniera con la quale ho avuto una relazione intensa e stabile che è durata 5 anni.
Circa un'anno fà lei mi ha lasciato ed è tornata nel suo paese anche perchè aveva scoperto un cancro al seno. Il dolore per la separazione è stato orribile anche perchè uscivo da un matrimonio fallito durato 25 anni.
Però nonostante tutto, da solo e senza cure e farmaci anti-depressivi, sono riuscito lentamente ad uscirne e da qualche settimana ho una nuova compagna dello stesso paese che è venuta a trovarmi qui in Italia.
Il problema che ho adesso è che sembrerebbe che io sia diventato impotente, o quasi. Nonostante un discreto desiderio sessuale non riesco a mantenere una erezione stabile per molto tempo anche assumendo il classico Cialis/Viagra prima del rapporto.
Premetto che ho delle regolari erezioni al mattino anche se non molte.
Sono molto preoccupato per questa situazione, in passato ciò è successo solo pochissime volte.
Gradirei sapere se le cause della mia impotenza sono di natura psicologia e se possono dipendere anche ( o soprattutto) dalla nuova compagna.
Tengo a precisare che questa mia nuova relazione potrebbe essere di tipo parzialmente reattivo, ovvero, a livello inconscio, solo atta a compensare la perdita della vecchia compagna. La mia mente sfortunatamente va ancora a lei e non posso dire di averla completamente dimenticata.
Grazie
sono un uomo di 60 anni che è appena uscito da una separazione dolorosa da una compagna straniera con la quale ho avuto una relazione intensa e stabile che è durata 5 anni.
Circa un'anno fà lei mi ha lasciato ed è tornata nel suo paese anche perchè aveva scoperto un cancro al seno. Il dolore per la separazione è stato orribile anche perchè uscivo da un matrimonio fallito durato 25 anni.
Però nonostante tutto, da solo e senza cure e farmaci anti-depressivi, sono riuscito lentamente ad uscirne e da qualche settimana ho una nuova compagna dello stesso paese che è venuta a trovarmi qui in Italia.
Il problema che ho adesso è che sembrerebbe che io sia diventato impotente, o quasi. Nonostante un discreto desiderio sessuale non riesco a mantenere una erezione stabile per molto tempo anche assumendo il classico Cialis/Viagra prima del rapporto.
Premetto che ho delle regolari erezioni al mattino anche se non molte.
Sono molto preoccupato per questa situazione, in passato ciò è successo solo pochissime volte.
Gradirei sapere se le cause della mia impotenza sono di natura psicologia e se possono dipendere anche ( o soprattutto) dalla nuova compagna.
Tengo a precisare che questa mia nuova relazione potrebbe essere di tipo parzialmente reattivo, ovvero, a livello inconscio, solo atta a compensare la perdita della vecchia compagna. La mia mente sfortunatamente va ancora a lei e non posso dire di averla completamente dimenticata.
Grazie
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Gentile utente, sembra che questo suo problema possa essere ricondotto al sentimento, al rapporto che lei ha con questa nuova compagna.. non siamo macchine ed anche il Viagra funziona se c'è desiderio.. si dia tempo e vedrà come vanno le cose soprattutto a livello relazionale, di intesa affettiva, quotidiana , amichevole anche ,con questa nuova compagna, di cui lei non mi sembra entusiasta..a dire il vero..
Le faccio molti auguri e si occupi anche di altro.. spostiamo lo sguardo intorno a noi..
Restiamo in ascolto..
Le faccio molti auguri e si occupi anche di altro.. spostiamo lo sguardo intorno a noi..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Utente,
in prima battuta è sempre meglio sentire il parere del medico specialista in andrologia, anche solo per un controllo.
Poi, qualora si potesse ipotizzare un problema psicologico, le ipotesi possono essere molte, come quelle che Lei stesso propone, sia di natura relazionale, sia relative alla separazione/perdita della Sua compagna, sia di natura ansiosa, ad es. come test o compensazione per la perdita della Sua compagna.
Cordiali saluti,
in prima battuta è sempre meglio sentire il parere del medico specialista in andrologia, anche solo per un controllo.
Poi, qualora si potesse ipotizzare un problema psicologico, le ipotesi possono essere molte, come quelle che Lei stesso propone, sia di natura relazionale, sia relative alla separazione/perdita della Sua compagna, sia di natura ansiosa, ad es. come test o compensazione per la perdita della Sua compagna.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Utente,
Come detto dalla collega, le terapie pro erettive funzionano se la fase del desiderio è adeguata e se la diagnosi andrologica è stata corretta.
La terapia non può essere " organo/ focalizzata", ma deve tenere presente la complessità della sfera sessuale.
Le pillole dell' amore eventualmente, vanno sempre integrate all' interno di un protocollo più ampio.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Il corpo inoltre non mente mai, anzi è un vero palcoscenico di verità assolute.
Se il suo cuore è altrove, non può immaginare di creare una scissione tra mente , corpo e cuore...andando a letto con un' altra donna.
Le allego delle letture che potrebbero aiutarla nella disamina della sua condizione.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Come detto dalla collega, le terapie pro erettive funzionano se la fase del desiderio è adeguata e se la diagnosi andrologica è stata corretta.
La terapia non può essere " organo/ focalizzata", ma deve tenere presente la complessità della sfera sessuale.
Le pillole dell' amore eventualmente, vanno sempre integrate all' interno di un protocollo più ampio.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Il corpo inoltre non mente mai, anzi è un vero palcoscenico di verità assolute.
Se il suo cuore è altrove, non può immaginare di creare una scissione tra mente , corpo e cuore...andando a letto con un' altra donna.
Le allego delle letture che potrebbero aiutarla nella disamina della sua condizione.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Ringrazio tutti i medici che mi hanno risposto, ed in particolare la Dott.ssa Randone che con i suoi interessanti scritti, mi ha aiutato a capire meglio quello che potrebbe essere il mio problema.
A tal riguardo mi permetto però di commentare una cosa che la Dott.ssa Randone ha giustamente sottolineato, e cioè che non si possa avere la mente in un posto ed il corpo con la relativa sfera sessuale in un altro, ciò è parzialmente vero nell'uomo, almeno penso nel giovane, altrimenti i rapporti occasionali con partner particolarmente disinibite o a pagamento, non sarebbero possibili, mentre invece molti uomini sembra riescano ad ad avere rapporti di questo tipo.
Quindi ne deduco che sicuramente la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale nel mio problema, ma penso che debbano esserci anche altre cause di tipo inconscio, e sospetto a questo punto che ci possa essere una componente di tipo ansioso-depressiva.
A tal riguardo volevo chiedere alla Dott.ssa Randone se è possibile che lo stato depressivo non curato, che io ho immaginato parzialmente superato, sia in realtà ancora presente e possa determinare una disfunzione di questo tipo.
In questo anno di sofferenze io non ho consultato medici e non ho fatto nessuna terapia, cercando di cavarmela da solo, ma adesso facendo bene una disanima del mio stato, non posso escludere di essere ancora in uno stato ansioso-depressivo.
Vorrei chiedere alla Dott.ssa Randone se in questa ottica un trattamento anti-depressivo, anche farmacologico, possa aiutare a risolvere il problema.
Grazie
A tal riguardo mi permetto però di commentare una cosa che la Dott.ssa Randone ha giustamente sottolineato, e cioè che non si possa avere la mente in un posto ed il corpo con la relativa sfera sessuale in un altro, ciò è parzialmente vero nell'uomo, almeno penso nel giovane, altrimenti i rapporti occasionali con partner particolarmente disinibite o a pagamento, non sarebbero possibili, mentre invece molti uomini sembra riescano ad ad avere rapporti di questo tipo.
Quindi ne deduco che sicuramente la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale nel mio problema, ma penso che debbano esserci anche altre cause di tipo inconscio, e sospetto a questo punto che ci possa essere una componente di tipo ansioso-depressiva.
A tal riguardo volevo chiedere alla Dott.ssa Randone se è possibile che lo stato depressivo non curato, che io ho immaginato parzialmente superato, sia in realtà ancora presente e possa determinare una disfunzione di questo tipo.
In questo anno di sofferenze io non ho consultato medici e non ho fatto nessuna terapia, cercando di cavarmela da solo, ma adesso facendo bene una disanima del mio stato, non posso escludere di essere ancora in uno stato ansioso-depressivo.
Vorrei chiedere alla Dott.ssa Randone se in questa ottica un trattamento anti-depressivo, anche farmacologico, possa aiutare a risolvere il problema.
Grazie
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Lieta di averla aiutata con i miei scritti.
La depressione va accuratamente diagnosticata, ascolta e poi curata, non ignorata e tacitata....
La farmaco terapia, andrebbe affiancata ad una terapia psicologica, nel suo caso, se desidera, psico/sessuologica, per lavorare su psiche e sessualità.
Senza diagnosi clinica del suo disagio sessuale, non so dirle se curando la depressione rientra anche la problematica erettiva, potrebbe essere di si, ma anche di no.
Proceda come da noi indicato ed eviti di perdere tempo prezioso
La depressione va accuratamente diagnosticata, ascolta e poi curata, non ignorata e tacitata....
La farmaco terapia, andrebbe affiancata ad una terapia psicologica, nel suo caso, se desidera, psico/sessuologica, per lavorare su psiche e sessualità.
Senza diagnosi clinica del suo disagio sessuale, non so dirle se curando la depressione rientra anche la problematica erettiva, potrebbe essere di si, ma anche di no.
Proceda come da noi indicato ed eviti di perdere tempo prezioso
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.4k visite dal 03/08/2014.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?