Dubbi sulla sessualità

Salve gentili dottori,
ho un dubbio che ultimamente mi ossessiona.

Sono gay?

Tutto è iniziato quando verso lo scadere della relazione con la mia ex ragazza inizia ad essere cuckold con lei, desideravo vederla con altri ragazzi per quanto questo mi avrebbe fatto male.

Cercando in internet, dannato sia internet che è pieno di stupidaggini, il motivo di questa mia perversione lessi che in realtà la mia ragazza era un surrogato... Ero io a voler fare quelle cose ai ragazzi. Da lì sono iniziati i dubbi sulla mia sessualità, con la quale non ho mai avuto problemi.

Da piccolo ho vissuto diversi problemi di autostima, violenze psicologiche su un bambino... Un prete mi chiese di mettermi nudo, vestito solo della tonaca da cherichetto per mettere in prova la mia, allora, volontà di diventare a mia volta prete.

Mia zia suora mi spiegò come i preti vivevano senza femmine, così imparai molto presto a masturbarmi. Un ragazzo più grande di me di 6 anni, sempre da bambino, mi molestava volendo farmi vedere il suo pene. Non ricordo quanti anni avevo. Poi, sempre da bambino, provavo attrazione sessuale verso mia cugina e le mostrai le mie parti intime. Intanto facevo le elementari e sognavo di avere una ragazza prima o poi, di sposarmi e avere figli...

Gli amici mi prendevano in giro chiamandomi mostro, senza valido motivo... Ma lo vivevo davvero male. Continuo a fissarmi nel passato e di recente credo di aver portato alla luce un ricordo rimosso, con la famiglia andammo da una psicologa e, all'ultima seduta, disse a ognuno di noi qualcosa. Ricordo che a me disse che ero gay, che l'avrei represso con la cucina. Ricordo che mia madre si mise a piangere per questo.

Ho chiesto pochi giorni fa direttamente a mia madre, mio padre e mia sorella cosa fosse successo... Tutti e tre, incredibilmente dicono di non ricordare. Io voglio sapere, esigo sapere... Così mi balena un ricordo: la psicologa disse "i dubbi verranno a 20-21 anni, se chiede qualcosa voi dovete dire di non ricordare..."

Sempre cercando in internet risulta che disse questo per evitare complicanze con il problem solving, doveva essere una cosa da risolvere da solo. Quindi o i miei familiari mentono, o sto creando una realtà mai esistita e sto diventando paranoico. Ma ho questo ricordo, forte, così reale.

Ultimamente i dubbi riguardano problemi con la mia ragazza, lei mi piace e mi eccita, però spesso durante la fellatio mi si ammoscia anche se sto godendo. Questa disfunzione alimenta la mia paura, le mie ansia. Aggiungo che non ho mai avuto molte esperienze in ambito sessuale, ho passato gran parte della mia vita a masturbarmi.

Così con la mia ragazza il sesso diventa un test per vedere se sono gay, ho guardato due porno gay per vedere se sarebbe successo qualcosa.

Nel primo ero schifato, nel secondo più recente non ho avuto erezione e non ero nemmeno schifato. Sono ossessionato, sono giorni che voglio ritrovare la mia serenità interiore, capire la mia identità.


Attendo una vostra risposta.
Saluti

[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Le sue sembrano delle idee ossessive e meriterebbero una valutazione e un intervento psicologico. Lei sembra fare delle costruzioni arbitrarie sul suo passato, tenga presente che la suggestione crea a volte dei falsi ricordi.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile ragazzo,

anche a me le Sue descrizioni mi sembrano idee ossessive che sono generate dall'ansia e che possono essere diagnosticate e trattate da uno psicologo psicoterapeuta.

Inoltre pare che Lei stia facendo di tutto per rafforzare il problema: fa dei test con la Sua ragazza, con la finalità di provare di non essere omosessuale, ma caricato di tantissima ansia, guarda film porno per verificare l'effetto che fa, fa ricerche in internet per capire che cosa Le sta succedendo, ecc...

Tutto questo non va bene perchè sono le strategie disfunzionali che in genere gli ansiosi mettono in atto nel tentativo di placare l'ansia, non consapevoli che tutto ciò non fa altro che alimentarla...

Detto questo, mi pare molto strano che una psicologa possa asserire ciò che Lei racconta... probabilmente, per quanto possa sembrare un ricordo reale, potrebbe trattarsi di un sogno o di un falso ricordo, cui non darei peso. Di solito è la persona ansiosa che tende a dare un peso eccessivo a tutto ciò, talvolta anche a sogni o a pensieri e fantasie.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
Gentili dottore e dottoressa,
vi ringrazio per avermi risposto prontamente anche perché proprio in questo momento mi trovo molto preoccupato. Continuo a fissarmi su quei ricordi, sto forse diventando paranoico non credendo ai miei familiari? La psicologa sono abbastanza sicuro, disse che avevo un complesso di edipo inverso(spero si chiami così), e ricordo che rimasi davvero poco con lei. Per questo mi sembra assurdo che abbia detto quelle parole, ma nella mia testa sono così vere e reali. Anche i miei genitori dicono che potrei averlo sognato... AL riguardo posso dire che una volta ho fatto un sogno lucido (non so se può essere utile), e ultimamente sto dormendo davvero poco. All'incirca un mese fa ho scambiato il giorno con la notte e molte delle cose che mi succedevano pensavo di averle già vissute, de ja vu quindi una disfunzione della memoria? Ho in mente di recarmi il prima possibile in un consultorio giovanile, perché purtroppo non dispongo economicamente di soldi per uno psicologo privato. So di essere ansioso ed in generale diffidente, se mi fanno dei complimenti non li accetto, se mi dicono cose belle penso sia sarcasmo o che nascondino qualcosa. Adesso dopo un periodo, penso non ancora concluso, di dubbi sulla mia sessualità mi chiedo "e se stessi sul serio diventando paranoico?". Non capisco perché dovrebbero mentirmi, forse per non farmi del male... Allora mi dico che probabilmente tutta questa paranoia è perché non voglio accettare una possibile omosessualità? Mi invento delle reti intricate di pensieri per non accettarlo? Non lo so, vorrei smettere di pensare. Non sono mai stato così turbato interiormente come in questo periodo... Quando in realtà nei fatti va tutto bene, ho trovato una ragazza fantastica (anche se rimane il problema dell'erezione che a volte c'è, a volte scompare nel bel mezzo), studio quello che sognavo di fare... Allora perché mi faccio questi viaggi mentali? Qual è il mio problema? Vorrei solo essere sereno, scusate se risulto come melodrammatico/patetico, ma davvero non ne posso più. E internet non aiuta, poco fa leggevo della paranoia... Dietro ogni cosa c'è qualcosa... Mi fisso, non conosco la psicologia ma la amo e credo erroneamente di conoscerla... Penso che dietro ogni cosa ci sia qualcosa, se fumo la sigaretta in un certo modo è perché qualcosa mi ha fatto fumare in quel modo. So che tramite internet non potete fare quel che fate faccia a faccia, però vi chiedo per favore del supporto in attesa di andare personalmente da uno psicologo. Le vostre risposte mi hanno già rassicurato davvero molto, anche se rimane un circolo vizioso. Per un momento ho pensato che essendo voi psicologi, anche voi non potete dirmi che in realtà quella psicologa ha detto davvero certe cose. Assurdo, sto diventando matto? Finirò a prendere psicofarmaci?
Grazie ancora, mille volte per quel che fate.
Saluti
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

da qui non possiamo sbilanciarci oltre, perchè non possiamo fare una valutazione della situazione.
Quindi si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta e, se vuole, ci faccia sapere in futuro.

Cordiali saluti,
[#5]
Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro ragazzo,
mi associo ai colleghi nel consigliarle un consulto presso una struttura della sua città. Per quelle in convenzione va benissimo il consultorio presso il quale intende recarsi e dove riceverà un ciclo o due di colloqui dai quali scaturirà un primo inquadramento e, eventualmente, l'invio ad un' altra divisione dell'ASL.
Le faccio tanti auguri.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#6]
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio ancora per le vostre risposte. Mi piacerebbe aggiornarvi sullo svilupparsi della situazione. Mi sono recato al cps poi all'asl e non ho trovato nessuno disponibile. Così ho rivelato ogni dubbio a mia madre che ha potuto contattare un suo conoscente psichiatra. L'ho visto e ho parlato con lui 2 ore. Mi ha detto che non sapeva dell'esistenza di un odoc, e che, anche se pure per lui i pensieri hanno la forma di ossessioni non vede compulsioni. Piuttosto per lui il problema era un altro, ovvero il mio riflettere e la mia paura a vivere una realtà vera piuttosto che una realtà immaginaria. Il succo diciamo, era di riflettere di meno e fare più esperienze. Mi ci sono ritrovato in questo suo pensiero... Le mie ossessioni stanno lentamente diminuendo, anche se spesso ancora in internet cerco di capire come le altre persone hanno scoperto di essere gay. In questo momento sono tranquillo e ho deciso di capire definitivamente(spero) il mio orientamento con una vera esperienza sul campo con un uomo... Che dite? Quando tra circa un mese tornerò dove studio penso mi farò aiutare da uno psicologo/psicoterapeuta. Vorrei sapere da voi cortesemente,se potete, cosa ne pensate del fenomeno cuckold... Cioè quali sono le spiegazioni che date o sapete. Ed inoltre vorrei chiedervi quanto è alta la probabilità che la mia ansia da prestazione non sia effettivamente ansia, ma un chiaro(più o meno) segno di cosa non mi piace. Ho fatto visite mediche di ogni tipo, sono sano come un pesce, studiare medicina credo mi abbia fatto diventare leggermente ipocondriaco... Così ho parlato anche col medico di questa mia disfunzione e mi ha prescritto una pillola da usare come placebo. Io alla mia età cerco di usarla come ultima risorsa, sarebbe piuttosto umiliante... Vi ringrazio in anticipo delle vostre risposte che, spero, mi aiuteranno a riflettere meno.
Vi auguro cordialmente una buona domenica.
Saluti
[#7]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67
"Ho fatto visite mediche di ogni tipo, sono sano come un pesce, studiare medicina credo mi abbia fatto diventare leggermente ipocondriaco... Così ho parlato anche col medico di questa mia disfunzione e mi ha prescritto una pillola da usare come placebo. 2

Lei sa come funzionano i placebo...

Mancano ormai solo pochi giorni al rientro nella sede universitaria; si faccia seguore da un collega psy; è un investimento in benessere personale, anche in considerazione degli studi intrapresi e della professione che si accinge a intraprendere, impegnativa e non priva di angosce: "studiare medicina credo mi abbia fatto diventare leggermente ipocondriaco".
Saluti cordiali

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#8]
Utente
Utente
Gentili dottori,

eccomi nuovamente. Sono tornato nella città in cui studio. In questi giorni ho fatta un'analisi introspettiva più sincera possibile, informandomi tantissimo sullo sviluppo psicosessuale, sulle nevrosi, sull'identificazione proiettiva sul concetto psicoanalitico di ossessione a carattere fobico. Così ecco quanto:
a 10 anni andammo davvero da questa psicoterapeuta con orientamento psicodinamico per liti familiari molto pesanti e sorella adolescente. Tra l'altro la psicoterapeuta mi pare insegnasse addirittura all'università, ma ho tralasciato questo aspetto... Così ecco, salta fuori che io sì, ho avuto un complesso di Edipo invertito (per Freud e la psicoanalisi, statisticamente, sono gay punto). Ricordo volevo sposare mio padre, trattavo male mia madre. Una volta all'età di tre anni un'amica dei genitori spiega che questo attaccamento continuo al padre (a un certo punto avrei dovuto staccarmi da lui e attaccarmi alla madre) è tipico degli omosessuali. Così cosa fanno i miei? Al posto di lasciare il naturale susseguirsi delle cose, non essendo l'omosessualità una malattia o qualcosa di "curabile", mi spiegano chiaro e tondo: se vuoi avere una ragazza devi volere bene alla mamma. Così inizio a sentirmi in colpa quando la tratto male e inizio a richiedere le sue attenzioni, a dire che voglio sposare lei. Iniziano le elementari e mi dicono: se vuoi avere una ragazza fai amici maschi, chi ha amiche femmine è gay. Così alle elementari sapevo questa cosa, assurda tra l'altro visto che un mio caro amico di oggi alle elementari era attaccato alle ragazze oggi è etero. Cresco così, non liberamente. Arrivano i 10 anni, la psicoterapeuta mette in luce tutto questo... Prima pensavo avesse pianto mia madre quando disse che ero omosessuale latente, poi il ricordo cambia e dice che in realtà piansi io... Fui mandato fuori ma la psicoterapeuta lasciò la porta aperta in modo che potessi comunque sentire. Dice che la situazione, per via della reazione dei mieI(?) sarà per me traumatica. Spiega come di norma questi traumi ritornino a far parte del conscio in una decina d'anni (ecco perché 20-21 anni). Spiega come dire "non ricordo" e sviare subito il discorso perché se avessi ricordato solo la seduta traumatica non l'avrei mai accettato, se avessi ricordato anche il complesso avrei potuto almeno in parte accettarlo. Così eccomi qui, sicuro di quel che ricordo... Ora mi sento solo un gay bloccato, ho una ragazza che non so se lasciare... Dopo 20 anni da etero è strano realizzare che in realtà non era vero... Tanti disagi per dire "mi piaci" a una ragazza per poi scoprire, capire questo... I porno gay ancora non mi danno risposta, mentre etero o lesbo sì anche se a volte non a piena erezione. Con la mia ragazza spesso perdo erezione, non sempre, e ho pochissima se non nulla sensibilità a frenulo e glande. Così sono qui che penso che le cose da fare siano due: convincermi a non avere fretta e dare tempo al tempo, restando con la mia ragazza con cui comunque sto bene. Decidere per forzare il tempo e conoscere persone gay con cui condividere pensieri e poi chissà... Insomma mi pare di essere passato da una fase di rifiuto a una pseudo rassegnazione, nonostante il dubbio resti... L'ultimo passe è l'accettazione. Voi cosa mi consigliate?

Grazie, cordiali saluti
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