Improvvisa nevrosi in un giovane studente

Buongiorno. Scrivo per descrivere il problema di un amico che ormai da una settimana è in preda a forte nevrosi con manie.
In breve: il protagonista del caso, 27 anni, studente lento ma con buoni risultati a Filosofia, il giorno 19 luglio scorso incontra dopo alcuni anni una sua ex compagna di scuola, affermata funzionaria bancaria, la quale gli fa notare (credo con un certo disprezzo) la sua condizione di studente squattrinato, fuori corso e con un futuro aleatorio da docente di filosofia. Il ragazzo, tornato a casa, racconta l'episodio e inizia ad andare in "depressione". Ora da una settimana è chiuso in casa e passa la giornata a dipendere dalla macchinetta per misurare la pressione, e non sente ragioni sul chiedere un consulto medico, cosa che quindi faccio io per lui.
Aggiungo che il giovane sta attraversando, con i suoi familiari, un periodo economicamente instabile, che lo ha portato a dover rinunciare alla sua auto e a non poter fare l'abbonamento in palestra per il nuovo anno, due cose cui teneva particolarmente.
Grazie a chi mi fornirà un aiuto sia pure sotto forma di parere.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Le nevrosi non sono mai improvvise, ma si strutturano su un terreno fertile di fragilità. A questa persona è bastato un commento per sentirsi "destabilizzato", questo significa che probabilmente è venuta meno la "maschera" che nascondeva la sua fragilità.
Purtroppo non possiamo essere precisi nel dare informazioni per interposta persona.

Che rapporto ha con questa persona?
Come mai è così interessato?
Se il suo amico non ha intenzione di rivolgersi ad un professionista diventa difficile fare qualcosa di concreto per aiutarlo, se non cercare di motivarlo nel consultare uno psicologo.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149 11
Gentile utente, sembra che questo suo amico, dopo l'incontro con questa amica, con un lavoro e quindi con un diverso train de vie, abbia fatto un brusco atterraggio sul piano di realtà, in fondo non è cambiato niente, se non il suo sguardo sulla situazione, se ha scelto Filosofia forse si sentiva attratto da quel mondo e da quel pensiero, senza troppo domandarsi quale target poteva avere..per contro laureati in Filosofia sono anche richiesti in lavori diversi dall'insegnamento proprio perchè viene cercato e ben pagato un diverso sguardo sul mondo..il suo amico dovrebbe però sbrigarsi e prendere la sua scelta come una sfida.. gli consigli di farsi aiutare, restare centrati sul sè, sulla pressione e .. forse sulla sottesa competizione, non lo porta da nessuna parte.. i tratti di personalità.. dirigono le lauree nella direzione migliore..
Cosa ne pensa..?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it