Problemi del sonno

buongiorno, ho una bimba di 8 anni che da quando è stata dimessa, dopo circa una settimana di degenza, dall' ospedale a novembre, non dorme più da sola.
l'accompagno in camera leggiamo insieme un libro e quando dorme la lascio, dopo circa 10 minuti si sveglia piangendo e non vuole più tornare nella sua stanza.
ho provato a farla dormire insieme al fratello ma il risultato non è cambiato.
ho provato a mettermi vicino a lei ma non nello stesso letto ma niente.
le ho somministrato delle gocce di fiori di bach, ma nessun miglioramento.
le chiedo è possibile che abbia subito qualche tipo di trauma e come posso provare di risolvere questa situazione che sta diventando un po' difficile da sopportare.
grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
per quali motivi sua figlia ha subito un ricovero?
Come si è svolta la degenza?
Come avete vissuto voi genitori questo evento critico, quanto vi siete preoccupati e come vi siete comportati con la bimba durante la permanenza in ospedale e al ritorno a casa?

Avete sottoposto la questione al pediatra?

<le chiedo è possibile che abbia subito qualche tipo di trauma>
Può essere certamente un'esperienza poco piacevole e anche traumatica, ciò che sembra evidente però è la difficoltà della sua bimba a lasciarsi andare al sonno tranquillamente e a separarsi da lei, il bisogno di vicinanza e di essere rassicurata per dormire, probabili paure... cosa le dice in merito?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
era un intervento programmato di adenotonsillectomia, ma dopo l'intervento le è venuta la febbre che le è durata per circa 5 gg e quindi abbiamo prolungato io ricovero.
durante il ricovero per la maggior parte del tempo dormiva, leggiavamo qualche libro e apparentemente sembrava tranquilla, anzi mi diceva che bello mamma che siamo solo noi senza Mathias (il fratello di 5 anni)
per tutta la durata del ricovero è stata sempre e solo con me, durante le ultime notti di degenza si svegliava durante il sono piangendo w non c' era modo di calmarla sw non accarezzandola.
i medici ci hanno sempre rassicurato dicendoci che probabilmente aveva contratto un' influenza virale e dato che era già debilitata a causa dell' intervento la febbre si è presentata alta e per più giorni quindi io era abbastanza tranquilla e comunque non lo davo a vedere alla bimba. il papa veniva a trovarla quasi tutte le sere.
al rientro a casa è stata a casa con la nonna in quanto io sono rientrata al lavoro.
la pediatra dice che sono paure che passeranno.
ma a distanza di 8 mesi la situazione non è assolutamente migliorata anzi io mi accorgo che delle notti in cui sono molto stanca tendo anche ad innervosirmi e arrabbiarmi perchè vorrei riposare.
mio marito dice che è colpa mia che non affronto il problema nel modo giusto.
ma qual'è il modo giusto mi chiedo io??
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<mio marito dice che è colpa mia che non affronto il problema nel modo giusto.>
Cioè lui cosa proporrebbe?
Discutete davanti alla bimba?
Com'è il rapporto con il fratellino? (anche tra voi come genitori e lui)

<notti in cui sono molto stanca tendo anche ad innervosirmi e arrabbiarmi perchè vorrei riposare.>

La comprendo dato che la situazione si protrae ormai da diversi mesi e sarebbe opportuno risolverla, arrabbiarsi (se lo fa con la bimba non aiuta, anzi) ma ora dove dormite lei e la bimba?

Potrebbe essere che in relazione a quanto avvenuto durante e dopo il ricovero , sua figlia stia sperimentando in qualche modo vantaggi riguardanti maggiori attenzioni verso sé e un rapporto privilegiato con la mamma... non solo in relazione al ricovero dunque.. .ma sono solo ipotesi da verificare alla luce delle dinamiche familiari pregresse e presenti.
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Utente
Utente
mio marito sostiene che prima o poi passerà lui dice che se la dovrei fare venire nel lettone e io andare nel lettino quando lei dorme così riposeremmo tutti e tre.
adesso dormiamo in tre nel lettone.
a volte capita che discutiamo davanti alla bimba, anche se provo sempre di smorzare il rapporto con il fratello è un po' altalenante, passano momenti in cui giocano insieme senza problemi ad altri dove lei mi dice che non vuole un fratello perchè gli è sempre in mezzo, che noi diamo sempre ragione a lui e che la disturba perchè lei vuole fare dei giochi da sola u lui la infastidisce.
io e la bimba ci siamo ritagliata un giorno a settimana dove io faccio attività solo con lei ( il fratello sta con la nonna o il papa) e facciamo attività insieme smalto disegni biblioteca giri in bicicletta e tutto ciò che preferisce proprio per cercare di capire se ci fosse gelosia. questo mi era stato consigliato da uno psicologa che abbiamo frequentato ma che mi ha detto che secondo lei non ci sono problemi di alcun tipo.
provo anche di coinvolgerla nelle normali attività quotidiane.
a fine anno scolastico mi ha chiesto lo zaino nuovo per la scuola, le ho detto che le compro lo zaino se riesce a dormire nel suo letto almeno 10 volte in tre mesi ogni volta che dorme attacchiamo una stellina in un cartellone disegnato insieme.
siamo a quota 1 stellina. ( a dormito nel suo letto una sera che eravamo uscite e al rientro era stanchissima)
speravo che con questo escamotage provasse a stare nel suo letto ma niente.
ho letto tanti articoli tra internet giornali forum e blog sull' argomento ma purtroppo non ho ancora trovato la strategia che fa al caso mio.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<questo mi era stato consigliato da uno psicologa che abbiamo frequentato ma che mi ha detto che secondo lei non ci sono problemi di alcun tipo.>
Quando? E per quali motivi, questo o altri?

Sembra comunque che ci siano dinamiche familiari da modulare in modo diverso, niente di tragico, ma un equilibrio migliore nel rapporto con e tra i figli lo si potrebbe trovare anche per risolvere il problema in atto.

Una consulenza da un terapeuta familiare sistemico (per voi genitori) sarebbe opportuna proprio per esaminare in modo corretto le dinamiche in essere e ricevere indicazioni, strategie opportune per gestire in modo appropriato la situazione.

Cordialità

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Utente
Utente
grazie mille per la risposta, la bambina l'avevo portata a aprile 2013 perchè è sempre nel suo mondo, tende ad isolarsi parlare con amici immaginari e non ascoltare quando le si parla se non richiamando la sua attenzione toccandola.
la psicologa dopo aver fatto 6 sedute di osservazione mi ha detto che non ha niente di patologico ma che ha una spiccata fantasia e che deve canalizzarla in qualche attività che le piaccia..
per questo andiamo in biblioteca, le piace molto scrivere e leggere libri.
cercherò nella mia zona questo tipo di terapista che mi ha consigliato e ne parlerò con mio marito.
è stato molto utile confrontarmi con lei, oggi mi sono sentita un po' meno sola.
grazie infinite.

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Certamente la specialista avrà avuto modo di valutare correttamente la sua bimba, dunque nessun allarmismo, solo ora apportare le opportune diverse modulazioni a determinate dinamiche familiari in essere che spetta però allo specialista che consulterà comprendere appieno alla luce degli elementi utili.

Lieta di averla ascoltata e se crede ci potrà riaggiornare in futuro.

Cari auguri

[#8]
Utente
Utente
grazie mille