Problemi nascosti e uso di cannabis.
Salve a tutti sono un ragazzo di 18 volevo parlare dell'approccio con alcune sostanze, ho fatto il mio primo utilizzo di cannabis a 15 anni è stata una delle esperienze piu brutte della mia vita, avevo un'euforia incontrollabile non riuscivo a stare ne fermo ne seduto se lo facevo dove muovere le gambe o le braccia, avevo molta agitazione, avevo una sensazione che gli spazzi fossero piu larghi e diversi, e io ero in una specie di sogno cioè mi vedevo da fuori, tutto sembrava piu lento. Chiedevo aiuto a i miei amici che l'avevano consumato insieme a me (loro erano felici e rilassati), e anche ad altri miei amici che non l'avevano assunta. La sensazione che ho avuto e che ripetevo le stesse frasi di aiuto come un matto quasi come se delirassi.
I miei amici erano seduti e rilassati, io non facevo altro che camminare avanti e indietro. finito l'effetto il giorno dopo avevo apatia un pò di depressione e come ho gia detto alcune volte vivevo come se stessi sognando come se io non ero presente nel posto in cui stavo.
avevo difficolta a dormire e a distanza di circa 20 giorni dall'assunzione ho avuto un' attacco di panico a letto. Dopo 1 mese tutto spari.
Due anni piu tardi riprovai pensando che sarebbe andata meglio ma ho avuto gli stessi sintomi, la terza pure.
Ora non ho piu niente però il fatto che tutte e 3 l'esperienze che ho avuto hanno avuto questi sintomi, cosa puo essere? so che le droghe fanno emergere dei problemi che sono nascosti dentro di noi, il mio qual'è ad occhio e croce?
Sono sempre stato un tipo che pensa moltissimo, fin dall'infanzia tutti mi dicono che ho sempre la testa in aria e vivo in un mondo mio, ho anche un grosso problema di distrazione certe volte è veramente difficile studiare, sopratutto quest' anno le ultime settimane di scuola non riuscivo a studiare per dei progetti che avevo in mente.
mentre in questi giorni e anche prima avverto degli sbalzi d'umore avvolte sono felice mi va di uscire fare nuove amicizie, altre volte penso di essere una nullità nel campo scolastico, d'amore, sportivo. Però penso di non mostrare esternamente il mio umore negativo.
Poi non so se si puo chiamare abuso, ma in questo periodo ogni sabato sera voglio bere almeno fino a quando non divento brillo, lo faccio per alleviare l'ansia per socializzare meglio ed essere piu euforico, non mi diverto in una festa se non c'è l'alcol. E mi dispiace ammetterlo ma quasi non riesco a vedere un futuro senza di esso.
I miei amici erano seduti e rilassati, io non facevo altro che camminare avanti e indietro. finito l'effetto il giorno dopo avevo apatia un pò di depressione e come ho gia detto alcune volte vivevo come se stessi sognando come se io non ero presente nel posto in cui stavo.
avevo difficolta a dormire e a distanza di circa 20 giorni dall'assunzione ho avuto un' attacco di panico a letto. Dopo 1 mese tutto spari.
Due anni piu tardi riprovai pensando che sarebbe andata meglio ma ho avuto gli stessi sintomi, la terza pure.
Ora non ho piu niente però il fatto che tutte e 3 l'esperienze che ho avuto hanno avuto questi sintomi, cosa puo essere? so che le droghe fanno emergere dei problemi che sono nascosti dentro di noi, il mio qual'è ad occhio e croce?
Sono sempre stato un tipo che pensa moltissimo, fin dall'infanzia tutti mi dicono che ho sempre la testa in aria e vivo in un mondo mio, ho anche un grosso problema di distrazione certe volte è veramente difficile studiare, sopratutto quest' anno le ultime settimane di scuola non riuscivo a studiare per dei progetti che avevo in mente.
mentre in questi giorni e anche prima avverto degli sbalzi d'umore avvolte sono felice mi va di uscire fare nuove amicizie, altre volte penso di essere una nullità nel campo scolastico, d'amore, sportivo. Però penso di non mostrare esternamente il mio umore negativo.
Poi non so se si puo chiamare abuso, ma in questo periodo ogni sabato sera voglio bere almeno fino a quando non divento brillo, lo faccio per alleviare l'ansia per socializzare meglio ed essere piu euforico, non mi diverto in una festa se non c'è l'alcol. E mi dispiace ammetterlo ma quasi non riesco a vedere un futuro senza di esso.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
ogni persona può avere reazioni differenti alle varie sostanze, ma a parte questo, il fatto che
<<non mi diverto in una festa se non c'è l'alcol. E mi dispiace ammetterlo ma quasi non riesco a vedere un futuro senza di esso.>>
è proprio la _trappola_ in cui cadono coloro che fanno uso di sostanze: credere ingenuamente che la sostanza, qualunque essa sia, costituisca la soluzione al loro malessere.
In realtà si tratta di un modo di fuggire da pensieri e sentimenti spiacevoli, che vanno invece approfonditi per comprenderne l'origine, anche con l'aiuto di uno psicologo.
Per risolvere i problemi bisogna affrontarli, non evitarli rifugiandosi nello stordimento.
Quindi Le raccomando caldamente di parlarne con i Suoi genitori e poi di rivolgersi a uno psicologo, che può trovare anche all'ASL, se non vuole che il Suo futuro sia quello di un infelice.
E' un peccato bruciarsi l'intera esistenza passando da un centro di disintossicazione all'altro, col cervello che diventerà sempre più appiattito.
Le aggiungo un articolo sulla cannabis, ma certe indicazioni valgono anche per l'alcol:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2602-cannabis-e-patologie-mentali.html
ogni persona può avere reazioni differenti alle varie sostanze, ma a parte questo, il fatto che
<<non mi diverto in una festa se non c'è l'alcol. E mi dispiace ammetterlo ma quasi non riesco a vedere un futuro senza di esso.>>
è proprio la _trappola_ in cui cadono coloro che fanno uso di sostanze: credere ingenuamente che la sostanza, qualunque essa sia, costituisca la soluzione al loro malessere.
In realtà si tratta di un modo di fuggire da pensieri e sentimenti spiacevoli, che vanno invece approfonditi per comprenderne l'origine, anche con l'aiuto di uno psicologo.
Per risolvere i problemi bisogna affrontarli, non evitarli rifugiandosi nello stordimento.
Quindi Le raccomando caldamente di parlarne con i Suoi genitori e poi di rivolgersi a uno psicologo, che può trovare anche all'ASL, se non vuole che il Suo futuro sia quello di un infelice.
E' un peccato bruciarsi l'intera esistenza passando da un centro di disintossicazione all'altro, col cervello che diventerà sempre più appiattito.
Le aggiungo un articolo sulla cannabis, ma certe indicazioni valgono anche per l'alcol:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2602-cannabis-e-patologie-mentali.html
[#2]
Ex utente
Al di la di qualche problema con la dipendenza con le sostanze, nota qualcosa di strano che viene fuori dall'uso di cannabis, la mia domanda principale era questa, visto che in un'articolo ho letto che vengono fuori dei problemi nascosti, come mai tutti gli amici che conosco non hanno i miei stessi effetti in presenza di cannabis?
[#3]
Psicologo
I sintomi che descrive fanno pensare a un'intolleranza alla cannabis o a qualche sostanza relativa al suo uso, forse prodotta in fase di combustione.
Comunque, da una pagina web non si può notare "qualcosa di nascosto"; a tale scopo occorrono sedute, visite e analisi varie fatte di persona.
Comunque, da una pagina web non si può notare "qualcosa di nascosto"; a tale scopo occorrono sedute, visite e analisi varie fatte di persona.
[#4]
Caro utente,
I cannabinoidi non hanno lo stesso effetto su tutti e in egual misura. Lavoro con gli adolescenti e molte volte, per non dire sempre, mi ritrovo a sentire la favola delle varie (fraintese) trasmissioni che propongono la cannabis come curativa e che hanno erroneamente fatto pensare ai ragazzi che se ne può fare ampio uso. E' vero, si sta studiando l'effetto dei cannabinoidi come miorilassante sulle malattie degenerative ma non è corretto pensare che tutti, indistintamente e in indiscriminate quantità, possano farne uso. Questione anche di tolleranza, fortemente soggettiva, del nostro sistema nervoso alla sostanza. Senza parlare poi della assuefazione alla sostanza e dei possibili sviluppi futuri di psicosi.
Non cerchi di scovare sotto le sue reazioni significati nascosti che, se vorrà, potrà approfondire successivamente. Incominci a smettere piuttosto.
La saluto
I cannabinoidi non hanno lo stesso effetto su tutti e in egual misura. Lavoro con gli adolescenti e molte volte, per non dire sempre, mi ritrovo a sentire la favola delle varie (fraintese) trasmissioni che propongono la cannabis come curativa e che hanno erroneamente fatto pensare ai ragazzi che se ne può fare ampio uso. E' vero, si sta studiando l'effetto dei cannabinoidi come miorilassante sulle malattie degenerative ma non è corretto pensare che tutti, indistintamente e in indiscriminate quantità, possano farne uso. Questione anche di tolleranza, fortemente soggettiva, del nostro sistema nervoso alla sostanza. Senza parlare poi della assuefazione alla sostanza e dei possibili sviluppi futuri di psicosi.
Non cerchi di scovare sotto le sue reazioni significati nascosti che, se vorrà, potrà approfondire successivamente. Incominci a smettere piuttosto.
La saluto
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 30/07/2014.
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