Il doc è appunto la terapia comportamentale non vorrei prendere psicofarmaci
Salve, Soffro di DOC da qualche settimana, e sono seguito da uno psicologo e sono alla quinta seduta,il problema si sta sviluppando velocemente e sempre più ingravescente e nelle sedute il mio psicologo si sofferma molto sulla psicoanalisi mentre di terapia comportamentale nulla, e quindi mi trovo ad avere fisse ecc che continuano ad aumentare, senza porre almeno un leggero blocco per poter poi affrontare i problemi con più calma.
Leggendo qua e la ho letto che un modo per affrontare il DOC è appunto la terapia comportamentale non vorrei prendere psicofarmaci per ora, sia perchè sono allergico alle benzodiazepine (altrimenti avrei preso qualche goccia per l'ansia nei momenti peggiori) sia perchè ho sempre preferito evitare psicofarmaci in generale.
Il mio psicologo sta agendo nel modo giusto secondo voi? A me va bene analizzare il tutto tanto che ho iniziato proprio io, anche se son cose che mi feriscono, a parlare di tutte le cause e i problemi ecc in modo che il mio psicologo avesse un quadro generale e preciso per poter capire le mie "fisse" ecc. ma quando arriviamo a parlare delle fisse e come affontarle il mio psicolgo devia su altri argomenti, comunque attinenti, ma non mi da un suggerimento o aiuto per poter iniziare a placare o bloccare l'ossessione per poter star un pochino meglio in modo da poter analizzare con più calma il tutto.
E vorrei chiedere se è normale che uno psicologo non prenda nessun tipo di appunti, tanto che molte cose non se le ricorda e spesso capita che rifaccia le stesse identiche domande fatte la seduta precedente..
Leggendo qua e la ho letto che un modo per affrontare il DOC è appunto la terapia comportamentale non vorrei prendere psicofarmaci per ora, sia perchè sono allergico alle benzodiazepine (altrimenti avrei preso qualche goccia per l'ansia nei momenti peggiori) sia perchè ho sempre preferito evitare psicofarmaci in generale.
Il mio psicologo sta agendo nel modo giusto secondo voi? A me va bene analizzare il tutto tanto che ho iniziato proprio io, anche se son cose che mi feriscono, a parlare di tutte le cause e i problemi ecc in modo che il mio psicologo avesse un quadro generale e preciso per poter capire le mie "fisse" ecc. ma quando arriviamo a parlare delle fisse e come affontarle il mio psicolgo devia su altri argomenti, comunque attinenti, ma non mi da un suggerimento o aiuto per poter iniziare a placare o bloccare l'ossessione per poter star un pochino meglio in modo da poter analizzare con più calma il tutto.
E vorrei chiedere se è normale che uno psicologo non prenda nessun tipo di appunti, tanto che molte cose non se le ricorda e spesso capita che rifaccia le stesse identiche domande fatte la seduta precedente..
[#1]
Gentile utente,
ne ha parlato col Suo psicologo? Gli ha espresso i Suoi dubbi sul metodo utilizzato?
ne ha parlato col Suo psicologo? Gli ha espresso i Suoi dubbi sul metodo utilizzato?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile Utente,
analizzare le ossessioni non va bene.
Perchè l'ansioso/ossessivo è già bravissimo di suo a spaccarsi la testa dietro ai propri dubbi. Inoltre non vi sono cause da intercettare, ma è il meccanismo stesso dell'ossessione che deve essere spezzato.
Va bene invece capire come funziona l'ossessione in modo tale da imparare a gestirla e a depotenziarla via via nella terapia.
Per quanto riguarda il fatto che lo psicologo non prenda appunti non direi sia un problema. Ogni terapeuta ha la propria modalità, non è da escludere che il curante compili una scheda o degli appunti dopo la seduta.
Cordiali saluti,
analizzare le ossessioni non va bene.
Perchè l'ansioso/ossessivo è già bravissimo di suo a spaccarsi la testa dietro ai propri dubbi. Inoltre non vi sono cause da intercettare, ma è il meccanismo stesso dell'ossessione che deve essere spezzato.
Va bene invece capire come funziona l'ossessione in modo tale da imparare a gestirla e a depotenziarla via via nella terapia.
Per quanto riguarda il fatto che lo psicologo non prenda appunti non direi sia un problema. Ogni terapeuta ha la propria modalità, non è da escludere che il curante compili una scheda o degli appunti dopo la seduta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Grazie delle risposte.
Allora:
Dr. CARLAMARIA BRUNIALTI No, non ho esposto questi precisi miei dubbi sul suo metodo allo psicologo, diciamo non in particolare su questo, ma su altre cose si, non riesco proprio a trovare il tempo 1 perchè le sedute sembrano sempre col contagocce che dopo un ora precisa ci si ferma senza concludere ciò che stavamo dicendo ecc 2 perchè mi fa molte domande mentre parlo e mi porta e ci perdiamo su altri argomenti ,certo interessanti, perchè hanno a che fare con la mia storia, ma che purtroppo lasciano in secondo piano il mio problema più grave e urgente ora ovvero il DOC.
Per la Dott.ssa Angela Pileci, quindi per lei come si dovrebbe affrontare principalmente il DOC?
Allora:
Dr. CARLAMARIA BRUNIALTI No, non ho esposto questi precisi miei dubbi sul suo metodo allo psicologo, diciamo non in particolare su questo, ma su altre cose si, non riesco proprio a trovare il tempo 1 perchè le sedute sembrano sempre col contagocce che dopo un ora precisa ci si ferma senza concludere ciò che stavamo dicendo ecc 2 perchè mi fa molte domande mentre parlo e mi porta e ci perdiamo su altri argomenti ,certo interessanti, perchè hanno a che fare con la mia storia, ma che purtroppo lasciano in secondo piano il mio problema più grave e urgente ora ovvero il DOC.
Per la Dott.ssa Angela Pileci, quindi per lei come si dovrebbe affrontare principalmente il DOC?
[#4]
Gentile Utente,
nei disturbi ossessivi, l'obiettivo prioritario di una terapia cognitivo-comportamentale è modificare la forma del pensiero del pz (lasciando perdere il contenuto, perchè il problema non è nel contenuto dell'ossessione), le modalità percettive e cognitive del processo che è disfunzionale e che porta il pz. a rimuginare (e che quindi fa aumentare e peggiorare il disturbo stesso...).
Scoprire le cause (quando ci sono) non cambia la situazione, sempre se non fa aumentare le ossessioni stesse.
Cordiali saluti,
nei disturbi ossessivi, l'obiettivo prioritario di una terapia cognitivo-comportamentale è modificare la forma del pensiero del pz (lasciando perdere il contenuto, perchè il problema non è nel contenuto dell'ossessione), le modalità percettive e cognitive del processo che è disfunzionale e che porta il pz. a rimuginare (e che quindi fa aumentare e peggiorare il disturbo stesso...).
Scoprire le cause (quando ci sono) non cambia la situazione, sempre se non fa aumentare le ossessioni stesse.
Cordiali saluti,
[#8]
Ex utente
Oggi ho esposto i miei dubbi al mio psicologo, la sua risposta è stata che non ha visto casi di DOC perchè il DOC è spesso collegato e spesso dipende da altre cose, come unici consigli mi ha detto di cercare di fare lo stesso le cose e provare a concentrarmi sul respiro.. Per il resto continua a concentrarsi sulla psicoanalisi, voi cosa ne dite?
[#11]
La diagnosi di DOC è frequente e ciò che potrebbe spiegare questa affermazione è proprio il modo di procedere in terapia.
Nella psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale si lavora sul problema portato dal pz. e se le altre aree funzionano bene non è il caso di toccarle, nè di pensare che il DOC sia collegato ad altre cose, perchè non lo è.
A che cosa dovrebbe essere collegato?
Ribadisco che il DOC non è un problema di contenuto, quindi se un pz. ha l'ossessione di essersi contaminato e la compulsione di lavarsi frequentemente le mani, si lavora su questo e NON sul significato che potrebbe avere questo sintomo.
Il lavoro operativo consiste nel fare in modo che il pz. riesca a gestire il proprio timore di contaminazione e tutte le ansie e paure relative alla contaminazione.
Solo in seconda battuta e se il pz lo desidera, sarà possibile comprendere altro, ma in genere il pz -almeno nella mia esperienza- è già soddisfatto di non essere più schiavo della sintomatologia e ha ben compreso come funziona il meccanismo del DOC, quindi è anche in grado di gestirlo.
Inoltre il DOC è un disturbo molto invalidante e ritengo sia prioritario rispetto a tutto il resto. Qualora Lei fosse anche consapevole di tutto ciò che riguarda la Sua storia, ma non fosse capace di liberarsi della sintomatologia invalidante, allora il trattamento non Le servirebbe a nulla.
Cordiali saluti,
Nella psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale si lavora sul problema portato dal pz. e se le altre aree funzionano bene non è il caso di toccarle, nè di pensare che il DOC sia collegato ad altre cose, perchè non lo è.
A che cosa dovrebbe essere collegato?
Ribadisco che il DOC non è un problema di contenuto, quindi se un pz. ha l'ossessione di essersi contaminato e la compulsione di lavarsi frequentemente le mani, si lavora su questo e NON sul significato che potrebbe avere questo sintomo.
Il lavoro operativo consiste nel fare in modo che il pz. riesca a gestire il proprio timore di contaminazione e tutte le ansie e paure relative alla contaminazione.
Solo in seconda battuta e se il pz lo desidera, sarà possibile comprendere altro, ma in genere il pz -almeno nella mia esperienza- è già soddisfatto di non essere più schiavo della sintomatologia e ha ben compreso come funziona il meccanismo del DOC, quindi è anche in grado di gestirlo.
Inoltre il DOC è un disturbo molto invalidante e ritengo sia prioritario rispetto a tutto il resto. Qualora Lei fosse anche consapevole di tutto ciò che riguarda la Sua storia, ma non fosse capace di liberarsi della sintomatologia invalidante, allora il trattamento non Le servirebbe a nulla.
Cordiali saluti,
[#12]
Ex utente
Infatti io ultimamente mi sto informando, sulla terapia cognitivo comportamentale e sto vedendo dei consigli su dei forum di persone affette da DOC che ne sono usciti, e ho capito più o meno il metodo, la ringrazio per il suo parere che tra l'altro coincide con il mio, anche perchè il mio disturbo mi sta complemente distruggendo la giornata e continua ad aumentare, anzi con questo psicologo forse peggiora anche non sto mettendo in dubbio la persona, ma l'approccio teraupetico verso il DOC che lui ha, e leggendo il curriculum non ha fatto ne corsi ne altro per la terapia cognitivo comportamentale, quindi penso non sappia farla, il problema è che io ho problemi economici e per pagare questo psicologo faccio davvero difficoltà quindi penso proprio di voler cambiare psicologo per poterne trovare uno in grado di svolgere l'unica terapia che funziona o almeno la più idonea ovvero la terapia comportamentale.
Il problema è appunto trovarne uno..
Il problema è appunto trovarne uno..
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 1.8k visite dal 29/07/2014.
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