Mia madre è depressa e in famiglia nessuno aiuta
Buongiorno a tutti,
sono nuova in questo sito e vi scrivo perché ho bisogno di aiuto. Ho 23 anni, mio fratello 14 e i nostri genitori si stanno separando ormai da 3 mesi. Mio padre se n'è andato di casa, dopo mesi di litigi con mia madre. Durante questo periodo, mia madre ha iniziato a manifestare dei comportamenti strani, piangeva spesso, ha tentato addirittura di suicidarsi, ha costanti cali di umore a cui si deve aggiungere una grave malattia fisica. Purtroppo, siamo rimasti io e mio fratello a gestire la sua malattia: mio padre è andato via di casa perché non era in grado di occuparsene e tuttora non se ne cura, i miei nonni paterni addirittura credono che lei faccia apposta a comportarsi così e anzi, accusano me e mio fratello di non essere presenti nella LORO vita perché troppo occupati a prenderci cura di nostra madre. In tutto questo, mia madre non lavora e mio padre rifiuta la separazione legale. Inoltre, lui e i nostri nonni praticamente non ci parlano più, perché si aspettano che siamo io e mio fratello a gestire i rapporti con loro e a ''farci sentire'' (i nonni vivono nella nostra stessa casa). Insomma, siamo tra due fuochi e non sappiamo come fare.
Dopo qualche mese di questa brutta situazione, sono riuscita a convincere mia madre ad andare da uno specialista, che la possa aiutare ad affrontare non solo la sua malattia ma anche e soprattutto la separazione con mio padre. Per fortuna mi ha ascoltata e questi incontri la fanno stare molto meglio, anche se purtroppo ha delle ricadute che io e mio fratello abbiamo paura di gestire. Ci scarica addosso problemi più grandi di noi: non trova lavoro, mio padre non le parla, i nonni neppure e tutto sembra dover essere sulle nostre spalle. Io e mio fratello abbiamo chiesto aiuto agli zii, i quali ci hanno risposto di non volersi intromettere e che comunque ci sono persone che in questo momento soffrono più di noi (nello specifico i nostri nonni).
Io sinceramente non mi sento di voler più frequentare la famiglia di mio padre. In un momento di difficoltà come il nostro si sono tirati tutti indietro, pensando al loro benessere e basta. La nostra famiglia non ci aiuta, non ci sta accanto e anzi ci attacca: come posso gestire una situazione del genere? Come posso superare il dolore che mi provocano ogni giorno? E perché mi sento in colpa nei loro confronti quando in realtà non ho fatto nulla di sbagliato?
Grazie per la vostra attenzione.
sono nuova in questo sito e vi scrivo perché ho bisogno di aiuto. Ho 23 anni, mio fratello 14 e i nostri genitori si stanno separando ormai da 3 mesi. Mio padre se n'è andato di casa, dopo mesi di litigi con mia madre. Durante questo periodo, mia madre ha iniziato a manifestare dei comportamenti strani, piangeva spesso, ha tentato addirittura di suicidarsi, ha costanti cali di umore a cui si deve aggiungere una grave malattia fisica. Purtroppo, siamo rimasti io e mio fratello a gestire la sua malattia: mio padre è andato via di casa perché non era in grado di occuparsene e tuttora non se ne cura, i miei nonni paterni addirittura credono che lei faccia apposta a comportarsi così e anzi, accusano me e mio fratello di non essere presenti nella LORO vita perché troppo occupati a prenderci cura di nostra madre. In tutto questo, mia madre non lavora e mio padre rifiuta la separazione legale. Inoltre, lui e i nostri nonni praticamente non ci parlano più, perché si aspettano che siamo io e mio fratello a gestire i rapporti con loro e a ''farci sentire'' (i nonni vivono nella nostra stessa casa). Insomma, siamo tra due fuochi e non sappiamo come fare.
Dopo qualche mese di questa brutta situazione, sono riuscita a convincere mia madre ad andare da uno specialista, che la possa aiutare ad affrontare non solo la sua malattia ma anche e soprattutto la separazione con mio padre. Per fortuna mi ha ascoltata e questi incontri la fanno stare molto meglio, anche se purtroppo ha delle ricadute che io e mio fratello abbiamo paura di gestire. Ci scarica addosso problemi più grandi di noi: non trova lavoro, mio padre non le parla, i nonni neppure e tutto sembra dover essere sulle nostre spalle. Io e mio fratello abbiamo chiesto aiuto agli zii, i quali ci hanno risposto di non volersi intromettere e che comunque ci sono persone che in questo momento soffrono più di noi (nello specifico i nostri nonni).
Io sinceramente non mi sento di voler più frequentare la famiglia di mio padre. In un momento di difficoltà come il nostro si sono tirati tutti indietro, pensando al loro benessere e basta. La nostra famiglia non ci aiuta, non ci sta accanto e anzi ci attacca: come posso gestire una situazione del genere? Come posso superare il dolore che mi provocano ogni giorno? E perché mi sento in colpa nei loro confronti quando in realtà non ho fatto nulla di sbagliato?
Grazie per la vostra attenzione.
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>>come posso gestire una situazione del genere? Come posso superare il dolore che mi provocano ogni giorno? E perché mi sento in colpa nei loro confronti quando in realtà non ho fatto nulla di sbagliato?<<
le sue domande complesse non possono trovare una risposta in questa sede, ma in un contesto utile come quello psicologico. Le risposte risiedono nel momento specifico che la vostra famiglia sta passando.
Le separazioni sono sempre difficili, soprattutto per sua madre che probabilmente ha una fragilità in tal senso. I genitori dovrebbero essere un punto di riferimento per i giovani figli e quando non lo sono, e addirittura diventano essi stessi bisognosi fanno diventare tutto più complesso.
Lei da una parte descrive un padre assente e dall'altra una madre eccessivamente bisognosa che invade lo spazio altrui e vi da la sensazione dell'insostenibilità, perché evidentemente c'è un carico affettivo importante. Allora diventa utile l'intervento specialistico, meglio se integrato (psicoterapia e psicofarmaci).
Sua madre aveva problemi psicologici, umorali ecc. anche in passato?
le sue domande complesse non possono trovare una risposta in questa sede, ma in un contesto utile come quello psicologico. Le risposte risiedono nel momento specifico che la vostra famiglia sta passando.
Le separazioni sono sempre difficili, soprattutto per sua madre che probabilmente ha una fragilità in tal senso. I genitori dovrebbero essere un punto di riferimento per i giovani figli e quando non lo sono, e addirittura diventano essi stessi bisognosi fanno diventare tutto più complesso.
Lei da una parte descrive un padre assente e dall'altra una madre eccessivamente bisognosa che invade lo spazio altrui e vi da la sensazione dell'insostenibilità, perché evidentemente c'è un carico affettivo importante. Allora diventa utile l'intervento specialistico, meglio se integrato (psicoterapia e psicofarmaci).
Sua madre aveva problemi psicologici, umorali ecc. anche in passato?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 28/07/2014.
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