Confusione e calo di concentrazione

Da come avrete capito, da molto tempo sono spesso vittima di particolari cali di concentrazione. Sono sempre stata una persona molto calma, che ragiona molto sulle cose che accadono, che studia i comportamenti delle persone e che molte volte rimango immobile a pensare a tutto quello che ho fatto, che ho detto, o che dirò in futuro in situazioni che potranno accadere ecc.
Insomma sono fatto così....e molte volte è come se mi confondessi nelle cose più semplici, e a volte dimentico situazioni,oggetti che avevo capito o preso da poco...
è come se la memoria si restringesse, e la capacità di pensiero si indebolisse...
Inoltre ho anche dei problemi riguardanti la vista, in poche parole i miei occhi si stancano molto in fretta....ma questo non so se coincide con il mio problema principale.
Di cosa si tratta? e se potrei fare qualcosa per migliorare, cosa farei?.

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,
di sè ci scrive: "Sono sempre stata una persona molto calma, che ragiona molto sulle cose che accadono, che studia i comportamenti delle persone e che molte volte rimango immobile a pensare..."
Ma, si tratta di pensiero o di rimuginìo? I due processi mentali sono profondamente diversi, e il secondo porta alla fine a girare a vuoto attorno a una ipotesi o problema e a non saper agire.
Per chiarire meglio a cosa mi riferisco, Le consiglio di leggere

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html

Nella Sua vita di cosa si occupa? Studia? Lavora? Come trascorre le giornate? Ha amici?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile ragazzo,
concordo con quello che scrive la mia collega, dr.ssa Brunialti.
Quello che lei ci descrive sembra avere le caratteristiche della rimuginazione, anche se solo una valutazione di persona potrà sciogliere questo nodo.
In ogni caso, ciò che descrive come calo di concentrazione, restringimento della memoria, potrebbe essere spiegato proprio dalla presenza dei pensieri di cui parla. Infatti, più vive internamente, tra pensieri e fantasie, più si perde elementi esterni della "realtà" è del presente.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Il link da lei proposto, dottoressa Brunialti, è molto interessante, è rispecchia in gran parte questo problema che mi turba..
Attualmente sono uno studente alberghiero, sono al 5 anno e quest'anno dovrei diplomarmi.
Non lavoro, e non ho neanche tanti amici, non perché non riesco, ma perché non voglio farmi trascinare ed influenzare da loro...
Inoltre ammetto che negli ultimi anni non sono stata una persona molto socievole, non perché non voglio esserlo, ma semplicemente perché non riesco ad esserlo..
In famiglia le cose non vanno bene, anzi, non vanno per niente bene, siccome i miei sono divorziati da 8 anni...
La sua ultima frase dr.Mori "più vive internamente,tra pensieri e fantasie, , più si perde in elementi esterni della "realtà"e del presente" ha inciso molto su quello che io intendevo....
Desidererei saperne di più.
Vi ringrazio in anticipo per il disturbo...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
"Non lavoro, e non ho neanche tanti amici, non perché non riesco, ma perché non voglio farmi trascinare ed influenzare da loro..."
Beh, i rapporti sociali - è vero - prevedono un reciproco influenzamento, che ci permette però anche di crescere attraverso nuovi stimoli e qualche difficoltà nel cambiamento.

"Inoltre ammetto che negli ultimi anni non sono stata una persona molto socievole, non perché non voglio esserlo, ma semplicemente perché non riesco ad esserlo.."
Se nella prima frase sembra s tratti di una scelta, in questa seconda viene dichiarata una difficoltà.
La difficoltà sociale la porta di conseguenza a rinchiudersi nel Suo mondo interiore, già occupato da contenuti ingombranti e non ancora elaborati, mi riferisco a "In famiglia le cose non vanno per niente bene, siccome i miei sono divorziati da 8 anni...".

Sono aspetti sui quali occorre iniziare a lavorare.
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Infatti quando sto in confidenza con i miei amici mi diverto molto, e sembra proprio che questo problema venga meno...
Ma in fase di conoscenza sono gli altri che devono fare la prima mossa per fare amicizia, io, invece sono indifferente..
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
La difficoltà interiore di cui sopra #4 blocca non solo l'azione (fase di conoscenza) , ma anche le emozioni facendocele scambiare x indifferenza...
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Giusto!, infatti molte volte quando accadono cose belle, per me è come se non fosse successo niente di che...
Perché mi succede questo....
Tutto è iniziato dalla disgrazia dei miei genitori.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Lei aveva 10 anni, quando è avvenuta la "disgrazia dei suoi genitori". Un'età troppo piccola per riuscire a parlarne, a districarsi nei complessi sentimenti che la separazione dei genitori comporta, senza la possibilità quindi di farsene una ragione. Sopraffatto dal dolore, il bambino chiude la porta ai sentimenti per difendersi, adotta inconsapevolmente una sorta di "anestesia" affettiva.
Ma la parta chiusa lascia fuori il sentimenti difficili, ma anche quelli belli.
E intanto si giunge ad una età più adulta, l'oggi, nella quale questa strategia (che all'epoca è sembrata l'unica possibile) mostra i suoi limiti.
E' il momento di constatare che ha fatto il suo tempo e che occorre "metterci mano" per avviarsi verso una nuova dimensione che, oggi, produca esiti migliori per la Sua vita.
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Esatto...proprio così....adesso non so proprio come fare, sono diventato così.
In che senso "metterci mano"?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Metterci mano significa districare i fili là dove si sono ingarbugliati, per riappropriarsi pian piano dei suoi sentimenti.
Credo occorra l'aiuto di un collega Psicologo, ma nei Consultori di tutta Italia si può accedervi gratuitamente, anche nello specifico"Spazio giovani".
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Capito.
La ringrazio per l'interessamento.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Ci pensi con calma, le cose maturano pian piano dentro di noi.

E' stato un piacere interagire con Lei.

Siamo qui, ci faccia sapere se lo desidera.