Problemi sociali
Buonasera, scrivo perchè sto vivendo una situazione un po' spiacevole.
premetto che ho 26 anni e che sono donna.
Da tempo evito le persone perchè ho paura di essere trattata male, con poco rispetto o in maniera che non mi piace. Diciamo che noto che se non piaccio a qualcuno (parlo di uomini e donne, piacere in termini generici ... come persona, simpatia etc) ci sto molto male. E' un malessere "rabbioso": se non piaccio MI ARRABBIO molto e se posso evito quella persona. Purtroppo a volte non si possono cancellare dalla terra le persone a cui non piaccio e sono costretta a lavorarci assieme, o peggio magari ho "bisogno di loro" (in termini concreti e lavorativi). Ecco questa è una situazione che mi causa delle emozioni orribili di rabbia, odio e rancore per quella persona ma al tempo stesso anche senso di inadeguatezza e paranoie del tipo "ho qualcosa che non va e mi è sfuggito?". Ovviamente non posso piacere a tutti, però 1) quando succede tendo a generalizzare la cosa anche ad altri, cioè "se non piaccio a uno allora non piaccio a nessuno e tutti quelli a cui sono piaciuta in realtà erano dei fantocci" (magari sto un po' estremizzando, ma il succo è questo); 2) faccio fatica ad accettare la cosa ma soprattutto anche se non ti piaccio perchè mi devi trattare con sufficienza ?
Vorrei fare una terapia ma ... ho paura che il terapeuta mi dica "no, preferisco non averla come paziente", sul serio, sono arrivata a pensare di avere qualcosa di orrribile (ma proprio come persona, nel modo di fare boh) ma di cui non sono consapevole o che mi sfugge ... Come dovrei comportarmi con qualcuno a cui non piaccio (anche se mi ha vista tipo 2 volte) ma con cui sono obbligata a lavorare? mi pesa tantissimo fare finti sorrisi di fronte a qualcuno che non sorride o che manifesta antipatia. inoltre ultimamente, al contrario di quanto avveniva fino a pochi mesi fa, quando cooscon qualcuno di nuovo penso "gli staro' antipatica di sicuro" ma è una cosa degli ultimi tempi e non so nemmeno io com'è saltata fuori ... a volte mi sembra come di aver "scoperto" che "faccio schifo" :/ eventualmente che tipo di terapia mi consigliereste ? grazie per l'attenzione
premetto che ho 26 anni e che sono donna.
Da tempo evito le persone perchè ho paura di essere trattata male, con poco rispetto o in maniera che non mi piace. Diciamo che noto che se non piaccio a qualcuno (parlo di uomini e donne, piacere in termini generici ... come persona, simpatia etc) ci sto molto male. E' un malessere "rabbioso": se non piaccio MI ARRABBIO molto e se posso evito quella persona. Purtroppo a volte non si possono cancellare dalla terra le persone a cui non piaccio e sono costretta a lavorarci assieme, o peggio magari ho "bisogno di loro" (in termini concreti e lavorativi). Ecco questa è una situazione che mi causa delle emozioni orribili di rabbia, odio e rancore per quella persona ma al tempo stesso anche senso di inadeguatezza e paranoie del tipo "ho qualcosa che non va e mi è sfuggito?". Ovviamente non posso piacere a tutti, però 1) quando succede tendo a generalizzare la cosa anche ad altri, cioè "se non piaccio a uno allora non piaccio a nessuno e tutti quelli a cui sono piaciuta in realtà erano dei fantocci" (magari sto un po' estremizzando, ma il succo è questo); 2) faccio fatica ad accettare la cosa ma soprattutto anche se non ti piaccio perchè mi devi trattare con sufficienza ?
Vorrei fare una terapia ma ... ho paura che il terapeuta mi dica "no, preferisco non averla come paziente", sul serio, sono arrivata a pensare di avere qualcosa di orrribile (ma proprio come persona, nel modo di fare boh) ma di cui non sono consapevole o che mi sfugge ... Come dovrei comportarmi con qualcuno a cui non piaccio (anche se mi ha vista tipo 2 volte) ma con cui sono obbligata a lavorare? mi pesa tantissimo fare finti sorrisi di fronte a qualcuno che non sorride o che manifesta antipatia. inoltre ultimamente, al contrario di quanto avveniva fino a pochi mesi fa, quando cooscon qualcuno di nuovo penso "gli staro' antipatica di sicuro" ma è una cosa degli ultimi tempi e non so nemmeno io com'è saltata fuori ... a volte mi sembra come di aver "scoperto" che "faccio schifo" :/ eventualmente che tipo di terapia mi consigliereste ? grazie per l'attenzione
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
sicuramente anche le persone più piacevoli non piacciono a tutti; c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire. Chissà perché.
Comunque, dato che è impossibile scegliersi i colleghi così come i vicini di casa, bisogna imparare a conviverci e a essere il più possibile diplomatici, anche se all'inizio la cosa può risultare faticosa perché non viene spontanea.
Non è quindi il caso di <<cancellare dalla terra>> coloro che non la pensano come noi ma di accettarli per la loro differente opinione, anche se magari non la condividiamo.
Per quanto riguarda la rabbia a volte eccessiva che prova, credo che valga la pena approfondirne le cause, anche con la consulenza di uno/a psicologo/a.
sicuramente anche le persone più piacevoli non piacciono a tutti; c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire. Chissà perché.
Comunque, dato che è impossibile scegliersi i colleghi così come i vicini di casa, bisogna imparare a conviverci e a essere il più possibile diplomatici, anche se all'inizio la cosa può risultare faticosa perché non viene spontanea.
Non è quindi il caso di <<cancellare dalla terra>> coloro che non la pensano come noi ma di accettarli per la loro differente opinione, anche se magari non la condividiamo.
Per quanto riguarda la rabbia a volte eccessiva che prova, credo che valga la pena approfondirne le cause, anche con la consulenza di uno/a psicologo/a.
[#2]
Gentile Utente,
mi sembra un problema relazionale legato al modo in cui Lei vede se stessa e attribuisce i significati che costruisce.
L'attribuzione causale è molto importante, perchè ci permette di agire in un modo o in un altro ed incide sulla nostra autostima.
Le faccio qualche esempio. Se Lei pensa "faccio schifo" mi pare chiaro poi non avere voglia di cercare la compagnia degli altri e quindi evitare le persone.
E' anche vero che a nessuno piace avvicinare le persone sgarbate e che ci trattano male, ma è importante una riflessione anche su questo aspetto, perchè forse Lei è anche ipersensibile: sarebbe importante capire meglio che cosa succede nell'interazione e apprendere poi delle abilità, quali ad esempio l'assertività, per relazionarsi con gli altri con meno fatica rispetto a quella che potrebbe fare.
In genere per questo tipo di problematiche è utile una psicoterapia attiva e prescrittiva, come ad es. la cognitivo-comportamentale perchè permette, attraverso prescrizioni comportamentali, di modificare questi aspetti.
Apatia e rabbia poi possono essere i segnali di ciò che sta provando ma bisogna decifrarli meglio. Legga qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Cordiali saluti,
mi sembra un problema relazionale legato al modo in cui Lei vede se stessa e attribuisce i significati che costruisce.
L'attribuzione causale è molto importante, perchè ci permette di agire in un modo o in un altro ed incide sulla nostra autostima.
Le faccio qualche esempio. Se Lei pensa "faccio schifo" mi pare chiaro poi non avere voglia di cercare la compagnia degli altri e quindi evitare le persone.
E' anche vero che a nessuno piace avvicinare le persone sgarbate e che ci trattano male, ma è importante una riflessione anche su questo aspetto, perchè forse Lei è anche ipersensibile: sarebbe importante capire meglio che cosa succede nell'interazione e apprendere poi delle abilità, quali ad esempio l'assertività, per relazionarsi con gli altri con meno fatica rispetto a quella che potrebbe fare.
In genere per questo tipo di problematiche è utile una psicoterapia attiva e prescrittiva, come ad es. la cognitivo-comportamentale perchè permette, attraverso prescrizioni comportamentali, di modificare questi aspetti.
Apatia e rabbia poi possono essere i segnali di ciò che sta provando ma bisogna decifrarli meglio. Legga qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 26/07/2014.
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