Philofobia?
Gentilissimi dottori,
Buonasera. Vorrei chiedere un vostro parere sulla storia che sto vivendo e che mi lascia parecchio perplessa.
Qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo intelligente, brillante e molto dinamico di 30 anni, single da qualche anno dopo una una storia d'amore di 10 anni, finita in maniera molto brusca a causa di alcuni suoi comportamenti poco responsabili. Lui stesso mi ha raccontato di aver passato un periodo molto buio e di essersi ripreso col tempo, quando ha deciso di puntare su se stesso. Da allora vive relazioni molto leggere e senza mai andare sino in fondo, neppure a livello sessuale: diciamo che "ci sta", ma solo a livello di gioco, senza coinvolgersi minimamente, anzi mettendo in chiaro le cose appena vede tentativi espliciti. Con me è stato diverso sin da subito: abbiamo cominciato a frequentarci nello stesso gruppo di amici, ma mi ha dimostrato sempre un certo rispetto, e io altrettanto. Dopo un incontro casuale con i suoi genitori, a cui sono piaciuta immediatamente, lui è cambiato nei miei confronti: ha cominciato a guardarmi fisso, a cercarmi, a invitarmi a uscire con i suoi amici. Io ho dimostrato di gradire le sue attenzioni, ma non mi sono mai sbilanciata troppo. All'improvviso è sparito, poi è ricomparso sempre tramite i nostri amici, e ha cominciato di nuovo a manifestare, anche a parole (seppur implicite), un certo interesse. Io, esasperata dai suoi modi altalenanti, ho cercato di chiarire la situazione. Come prevedibile, mi ha detto che preferiva che restassimo amici, e io ho immediatamente accettato. Pensavo di aver risolto e già stavo cercando di mettermi il cuore in pace, quando lui si fa risentire dopo pochi giorni e poi lo incontro nel nostro gruppo di amici. In quell'occasione "ci prova" spudoratamente, e io mi allontano. Da allora va avanti così: non mi cerca mai, se può evita di incontrarmi, ma quando capita di vederci è sempre serio con me, a volte mi fissa, si allontana, mi segue con lo sguardo, ha grosse difficoltà ad approcciarsi con me. Io faccio di tutto per farlo sentire a suo agio: cerco di ridere, scherzare, dialogare con lui, ma lui niente, è come se avesse eretto un muro da cui mi sbircia di nascosto. Nel frattempo ha instaurato un' "amicizia giocosa" con una ragazza, ma di fatto è poco interessato a lei.
Dal racconto sembra che stia descrivendo un dongiovanni incallito, ma nella realtà non è proprio così. I suoi comportamenti, per quel poco di psicologia che conosco, mi sembrano rientrare più nella philofobia: è come se lui mi vedesse come la partner giusta per una storia seria (me l'ha fatto capire implicitamente), ma nella realtà fugge il più possibile ogni contatto con me. Io lo lascio libero di fare come si sente, ma sinceramente non so proprio come approcciarmi con lui: ovviamente, se cambiasse, mi piacerebbe avere una storia con lui, ma mi accontenterei anche dell'amicizia, cosa che lui, chiaramente, non riesce a gestire, almeno non con me.
Grazie per i vostri pareri e consigli.
Buonasera. Vorrei chiedere un vostro parere sulla storia che sto vivendo e che mi lascia parecchio perplessa.
Qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo intelligente, brillante e molto dinamico di 30 anni, single da qualche anno dopo una una storia d'amore di 10 anni, finita in maniera molto brusca a causa di alcuni suoi comportamenti poco responsabili. Lui stesso mi ha raccontato di aver passato un periodo molto buio e di essersi ripreso col tempo, quando ha deciso di puntare su se stesso. Da allora vive relazioni molto leggere e senza mai andare sino in fondo, neppure a livello sessuale: diciamo che "ci sta", ma solo a livello di gioco, senza coinvolgersi minimamente, anzi mettendo in chiaro le cose appena vede tentativi espliciti. Con me è stato diverso sin da subito: abbiamo cominciato a frequentarci nello stesso gruppo di amici, ma mi ha dimostrato sempre un certo rispetto, e io altrettanto. Dopo un incontro casuale con i suoi genitori, a cui sono piaciuta immediatamente, lui è cambiato nei miei confronti: ha cominciato a guardarmi fisso, a cercarmi, a invitarmi a uscire con i suoi amici. Io ho dimostrato di gradire le sue attenzioni, ma non mi sono mai sbilanciata troppo. All'improvviso è sparito, poi è ricomparso sempre tramite i nostri amici, e ha cominciato di nuovo a manifestare, anche a parole (seppur implicite), un certo interesse. Io, esasperata dai suoi modi altalenanti, ho cercato di chiarire la situazione. Come prevedibile, mi ha detto che preferiva che restassimo amici, e io ho immediatamente accettato. Pensavo di aver risolto e già stavo cercando di mettermi il cuore in pace, quando lui si fa risentire dopo pochi giorni e poi lo incontro nel nostro gruppo di amici. In quell'occasione "ci prova" spudoratamente, e io mi allontano. Da allora va avanti così: non mi cerca mai, se può evita di incontrarmi, ma quando capita di vederci è sempre serio con me, a volte mi fissa, si allontana, mi segue con lo sguardo, ha grosse difficoltà ad approcciarsi con me. Io faccio di tutto per farlo sentire a suo agio: cerco di ridere, scherzare, dialogare con lui, ma lui niente, è come se avesse eretto un muro da cui mi sbircia di nascosto. Nel frattempo ha instaurato un' "amicizia giocosa" con una ragazza, ma di fatto è poco interessato a lei.
Dal racconto sembra che stia descrivendo un dongiovanni incallito, ma nella realtà non è proprio così. I suoi comportamenti, per quel poco di psicologia che conosco, mi sembrano rientrare più nella philofobia: è come se lui mi vedesse come la partner giusta per una storia seria (me l'ha fatto capire implicitamente), ma nella realtà fugge il più possibile ogni contatto con me. Io lo lascio libero di fare come si sente, ma sinceramente non so proprio come approcciarmi con lui: ovviamente, se cambiasse, mi piacerebbe avere una storia con lui, ma mi accontenterei anche dell'amicizia, cosa che lui, chiaramente, non riesce a gestire, almeno non con me.
Grazie per i vostri pareri e consigli.
[#1]
Cara Utente,
posto che senza conoscerlo non possiamo dirle nulla di certo, se questo ragazzo è orami single da anni e in precedenza ha avuto una relazione durata 10 anni significa che si era fidanzato quando era molto giovane: questo potrebbe portarlo più o meno volontariamente a "recuperare" quelle esperienze che non ha potuto fare durante i lunghi anni di fidanzamento e a scoprire che gli va bene anche un tipo di vita senza particolari impegni sentimentali.
La sua ipotesi sulla presunta "philofobia" non è da escludere a priori, nel caso in cui il ragazzo fosse stato in qualche modo "traumatizzato" dalla fine di quella relazione, ma in base a quanto lei ci riferisce sembrerebbe più una persona che in questo momento non ha intenzione di legarsi ad altre ragazze perché preferisce flirtare e non impegnarsi.
E' possibile che lei gli interessi per una serie di aspetti, ma che nel complesso non gli interessi a sufficienza perché abbandoni i flirt con altre ragazze.
Le consiglio quindi di non cadere nel tranello di attribuire una presunta "paura di amare" ad un ragazzo che non corrisponde il suo interesse se non ha prove certe di questo, perché potrebbe trattarsi di un'illusione e di una sorta di scusa che la porterebbe solo ad illudersi di aiutare o "curare" una persona che in realtà potrebbe non avere alcun problema.
Un caro saluto,
posto che senza conoscerlo non possiamo dirle nulla di certo, se questo ragazzo è orami single da anni e in precedenza ha avuto una relazione durata 10 anni significa che si era fidanzato quando era molto giovane: questo potrebbe portarlo più o meno volontariamente a "recuperare" quelle esperienze che non ha potuto fare durante i lunghi anni di fidanzamento e a scoprire che gli va bene anche un tipo di vita senza particolari impegni sentimentali.
La sua ipotesi sulla presunta "philofobia" non è da escludere a priori, nel caso in cui il ragazzo fosse stato in qualche modo "traumatizzato" dalla fine di quella relazione, ma in base a quanto lei ci riferisce sembrerebbe più una persona che in questo momento non ha intenzione di legarsi ad altre ragazze perché preferisce flirtare e non impegnarsi.
E' possibile che lei gli interessi per una serie di aspetti, ma che nel complesso non gli interessi a sufficienza perché abbandoni i flirt con altre ragazze.
Le consiglio quindi di non cadere nel tranello di attribuire una presunta "paura di amare" ad un ragazzo che non corrisponde il suo interesse se non ha prove certe di questo, perché potrebbe trattarsi di un'illusione e di una sorta di scusa che la porterebbe solo ad illudersi di aiutare o "curare" una persona che in realtà potrebbe non avere alcun problema.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Gentilissima Dr.ssa Massaro,
La ringrazio per la cortese risposta. Ho pensato anche io all' eventualità che non gli piaccia abbastanza (benchè mi abbia fatto capire implicitamente che avrebbe anche considerato l'idea di una storia seria con me) ed è assolutamente mia intenzione rispettare questo ragazzo nelle sue scelte. Il problema è che con me si comporta davvero.in maniera diversa, e non l'ho notato solo io. In particolare, lui tende ad abbracciare o a cercare un contatto fisico con tutti, invece con me, da quando ha cominciato a mostrare interesse, ha sempre evitato, anzi se ero io a ricercare un contatto.innocente, si.scostava. Da quando.ho cercato di chiarire la situazione, tende a mostrare qualche contatto più intimo, ma prevalentemente rimane scostante. Non è mia intenzione "accalappiarlo", vorrei mantenere almeno una normale amicizia, ma lui col suo porsi seriamente, quasi teso, non me lo permette, perchè avverto la sua tensione. Anche il fatto che spesso mi fissi o mi osservi mi lascia parecchio perplessa. Non ho mai fatto passi particolarmente falsi nei suoi confronti, anzi lo lascio filtrare con questa ragazza, quindi spero abbia capito che non gli salterei mai addosso all'improvviso. Non capisco proprio come devo pormi e da dove venga il suo disagio.
Riguardo la fine della sua precedente relazione, è vero che vuole godersi quello che non ha potuto fare da giovane. Sono certa che ha attraversato un periodo molto buio (immagino depressivo o quasi, da come ne parla) , in ogni caso è rimasto particolarmente segnato. Sa che io non lo soffocherei se avessimo una relazione, perchè la prima a voler continuare a vedere gli amici e a uscire, senza ridurre la vita a una esclusiva frequentazione tra noi due, sono io. Abbiamo anche molti punti in comune e condividiamo gli stessi valori, per questo mi piacerebbe avere con lui almeno una normale amicizia, se solo fosse più naturale nell'approcciarsi con me.
La ringrazio per l'attenzione e le auguro una buona giornata.
La ringrazio per la cortese risposta. Ho pensato anche io all' eventualità che non gli piaccia abbastanza (benchè mi abbia fatto capire implicitamente che avrebbe anche considerato l'idea di una storia seria con me) ed è assolutamente mia intenzione rispettare questo ragazzo nelle sue scelte. Il problema è che con me si comporta davvero.in maniera diversa, e non l'ho notato solo io. In particolare, lui tende ad abbracciare o a cercare un contatto fisico con tutti, invece con me, da quando ha cominciato a mostrare interesse, ha sempre evitato, anzi se ero io a ricercare un contatto.innocente, si.scostava. Da quando.ho cercato di chiarire la situazione, tende a mostrare qualche contatto più intimo, ma prevalentemente rimane scostante. Non è mia intenzione "accalappiarlo", vorrei mantenere almeno una normale amicizia, ma lui col suo porsi seriamente, quasi teso, non me lo permette, perchè avverto la sua tensione. Anche il fatto che spesso mi fissi o mi osservi mi lascia parecchio perplessa. Non ho mai fatto passi particolarmente falsi nei suoi confronti, anzi lo lascio filtrare con questa ragazza, quindi spero abbia capito che non gli salterei mai addosso all'improvviso. Non capisco proprio come devo pormi e da dove venga il suo disagio.
Riguardo la fine della sua precedente relazione, è vero che vuole godersi quello che non ha potuto fare da giovane. Sono certa che ha attraversato un periodo molto buio (immagino depressivo o quasi, da come ne parla) , in ogni caso è rimasto particolarmente segnato. Sa che io non lo soffocherei se avessimo una relazione, perchè la prima a voler continuare a vedere gli amici e a uscire, senza ridurre la vita a una esclusiva frequentazione tra noi due, sono io. Abbiamo anche molti punti in comune e condividiamo gli stessi valori, per questo mi piacerebbe avere con lui almeno una normale amicizia, se solo fosse più naturale nell'approcciarsi con me.
La ringrazio per l'attenzione e le auguro una buona giornata.
[#3]
Cara Utente,
quanto riferisce può significare che il ragazzo ha un atteggiamento differente con lei per un motivo che però non è possibile individuare a priori.
Se rilegge quello che ha scritto:
"lui tende ad abbracciare o a cercare un contatto fisico con tutti, invece con me, da quando ha cominciato a mostrare interesse, ha sempre evitato, anzi se ero io a ricercare un contatto innocente, si scostava"
le sarà chiaro che il suo comportamento può dipendere sia da un motivo che dal suo opposto.
Il suo amico potrebbe infatti agire così o perchè è attratto da lei e questo lo spaventa, o perchè invece non è attratto e tiene quindi con lei un atteggiamento più freddo di quello che ha con gli altri per cercare di dissuaderla dall'essere interessata a lui.
Il solo consiglio utile sarebbe quello di chiarire con il ragazzo quello che sta succedendo, ma lei lo ha già fatto:
"Io, esasperata dai suoi modi altalenanti, ho cercato di chiarire la situazione. Come prevedibile, mi ha detto che preferiva che restassimo amici, e io ho immediatamente accettato"
e non è servito a molto, visto che il suo comportamento altalenante e ambiguo è proseguito.
Purtroppo chiarire con lui quello che pensa e che prova sarebbe l'unico modo di arrivare a capire come stanno davvero le cose: in assenza di dati certi, provenienti dal diretto interessato, può solo stare a vedere come si evolve la situazione e magari interessarsi a sua volta a qualcun'altro per verificare se, a fronte di questo, l'atteggiamento del suo amico cambierà o meno.
quanto riferisce può significare che il ragazzo ha un atteggiamento differente con lei per un motivo che però non è possibile individuare a priori.
Se rilegge quello che ha scritto:
"lui tende ad abbracciare o a cercare un contatto fisico con tutti, invece con me, da quando ha cominciato a mostrare interesse, ha sempre evitato, anzi se ero io a ricercare un contatto innocente, si scostava"
le sarà chiaro che il suo comportamento può dipendere sia da un motivo che dal suo opposto.
Il suo amico potrebbe infatti agire così o perchè è attratto da lei e questo lo spaventa, o perchè invece non è attratto e tiene quindi con lei un atteggiamento più freddo di quello che ha con gli altri per cercare di dissuaderla dall'essere interessata a lui.
Il solo consiglio utile sarebbe quello di chiarire con il ragazzo quello che sta succedendo, ma lei lo ha già fatto:
"Io, esasperata dai suoi modi altalenanti, ho cercato di chiarire la situazione. Come prevedibile, mi ha detto che preferiva che restassimo amici, e io ho immediatamente accettato"
e non è servito a molto, visto che il suo comportamento altalenante e ambiguo è proseguito.
Purtroppo chiarire con lui quello che pensa e che prova sarebbe l'unico modo di arrivare a capire come stanno davvero le cose: in assenza di dati certi, provenienti dal diretto interessato, può solo stare a vedere come si evolve la situazione e magari interessarsi a sua volta a qualcun'altro per verificare se, a fronte di questo, l'atteggiamento del suo amico cambierà o meno.
[#4]
Utente
Gentilissima dottoressa Massaro,
la ringrazio per la risposta e mi.scuso per il mio ritardo, ma ho notato la sua risposta solo oggi. Qualche tempo.fa ho fatto proprio quello.che ha scritto: ulteriormente esasperata dai suoi modi ambigui, che tendevano in parte a volermi (es. stretta nei fianchi, tendeva a cercarmi con lo.sguardo) e in parte a evitarmi (mi parlava il meno possibile, era sempre molto teso in mia presenza), ho deciso di parlargli di nuovo: gli ho detto chiaro e tondo che lo.considero un amico e che da lui non voglio nessun altro tipo di rapporto. Quando ho accennato al fatto che ho un amico, che lui conosce, a cui tengo molto e con cui ho un rapporto molto più stretto che col suo (gliel'ho detto non per farlo ingelosire, ma per fargli notare che ci sono amici che mi vogliono bene e che a me tengono), lui ha sicuramente frainteso perchè ha fatto una faccia molto.delusa e decisamente inequivocabile. Da allora si è rilassato nei miei confronti, non mi tocca più nei fianchi e mi parla con meno tensione, ma tende sempre a evitarmi. Però è successa una cosa molto curiosa: ha cominciato a tenere d'occhio il mio amico tramite facebook (me ne sono resa conto da certi "mi piace tattici"che sono improvvisamente comparsi e che prima non metteva mai) .Questo mio amico, per un'ironia della sorte, ha mostrato realmente di tenere a me in maniera particolare. Non appena lui se ne è reso conto, ha cominciato a mettere i "mi piace tattici" anche da me e a rispondere immediatamente e positivamente alla mia richiesta di una uscita con altri amici che faremo appena possibile (notare che prima rispondeva dopo giorni e quasi sempre in maniera negativa).
So bene che facebook non è certo un buon modo per capire i comportamenti.di una persona , ma ci ho visto.perlomeno.un certo "controllo" da parte sua e la cosa mi ha spiazzato, così come la sua risposta positiva al mio messaggio (abbiamo addirittura dialogato via messaggio, cosa successa molto.di rado). Ormai non ci capisco più niente, vedo che al lato pratico continua a non cercarmi mai.per primo ma poi usa queste mosse spiazzanti e io davvero mi sono arresa: so per certo.che lo fa solo con me e proprio non capisco quale sia il motivo. Non saprei che altro fare davvero.
La ringrazio per la cortese attenzione.
la ringrazio per la risposta e mi.scuso per il mio ritardo, ma ho notato la sua risposta solo oggi. Qualche tempo.fa ho fatto proprio quello.che ha scritto: ulteriormente esasperata dai suoi modi ambigui, che tendevano in parte a volermi (es. stretta nei fianchi, tendeva a cercarmi con lo.sguardo) e in parte a evitarmi (mi parlava il meno possibile, era sempre molto teso in mia presenza), ho deciso di parlargli di nuovo: gli ho detto chiaro e tondo che lo.considero un amico e che da lui non voglio nessun altro tipo di rapporto. Quando ho accennato al fatto che ho un amico, che lui conosce, a cui tengo molto e con cui ho un rapporto molto più stretto che col suo (gliel'ho detto non per farlo ingelosire, ma per fargli notare che ci sono amici che mi vogliono bene e che a me tengono), lui ha sicuramente frainteso perchè ha fatto una faccia molto.delusa e decisamente inequivocabile. Da allora si è rilassato nei miei confronti, non mi tocca più nei fianchi e mi parla con meno tensione, ma tende sempre a evitarmi. Però è successa una cosa molto curiosa: ha cominciato a tenere d'occhio il mio amico tramite facebook (me ne sono resa conto da certi "mi piace tattici"che sono improvvisamente comparsi e che prima non metteva mai) .Questo mio amico, per un'ironia della sorte, ha mostrato realmente di tenere a me in maniera particolare. Non appena lui se ne è reso conto, ha cominciato a mettere i "mi piace tattici" anche da me e a rispondere immediatamente e positivamente alla mia richiesta di una uscita con altri amici che faremo appena possibile (notare che prima rispondeva dopo giorni e quasi sempre in maniera negativa).
So bene che facebook non è certo un buon modo per capire i comportamenti.di una persona , ma ci ho visto.perlomeno.un certo "controllo" da parte sua e la cosa mi ha spiazzato, così come la sua risposta positiva al mio messaggio (abbiamo addirittura dialogato via messaggio, cosa successa molto.di rado). Ormai non ci capisco più niente, vedo che al lato pratico continua a non cercarmi mai.per primo ma poi usa queste mosse spiazzanti e io davvero mi sono arresa: so per certo.che lo fa solo con me e proprio non capisco quale sia il motivo. Non saprei che altro fare davvero.
La ringrazio per la cortese attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.1k visite dal 23/07/2014.
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