Paure che tornano

Buongiorno Dottori, mi farebbe piacere avere un vostro parere sulla mia situazione, per anni ho sofferto di episodi di bullismo, la mia autostima era molto bassa ma nonostante tutto riuscivo a svolgere normalmente le mie attività tuttavia a periodi soffrivo di pensieri ossessivi riguardanti la mia inferiorità nei confronti degli altri, mi sentivo inadeguato rispetto al mondo. Crescendo questi episodi di bullismo sono venuti meno e la mia autostima era cresciuta di molto, mi sentivo alla pari degli altri sotto tutti gli aspetti o quasi e su altri anche superiore, insomma un ragazzo normalissimo, a causa di vari avvenimenti avvenuti tutti nello stesso periodo la mia testa verso aprile è andata in tilt, ho perso il controllo dei pensieri e ho iniziato a soffrire di forte ansia (sono sempre stato un po' ansioso ma il giusto), qualche attacco di panico, non riuscivo più a concentarmi sui libri e quindi ho dovuto sospendere momentaneamente gli studi, poi sono arrivate fobie mai avute prima (paura di star male, paura di morire, paura del freddo, paura degli sbalzi di temperatura), a questo periodo ne è seguito un altro altrettanto brutto che persiste tutt'ora dopo quasi 4 mesi e cioè mi sento di nuovo inadeguato rispetto al mondo, mi sento come se fossi inferiore rispetto agli altri e ogni tanto penso che non abbia senso vivere perchè sto perdendo troppo tempo e mentre gli altri continuano ocn la loro vita io sto buttando tempo a star male rimanendo indietro, per fortuna però resisto nella speranza che il farmaco che sto prendendo (antidepressivo) inizi a fare il suo effetto. Volevo chiedervi, come può essere possibile che tali pensieri riconducibili al periodo in cui soffrivo di bullismo siano tornati a farsi sentire in questo momento in cui il problema non sussiste più e anzi la mia vita stava procedendo piuttosto bene nonostante lo stress? E come mai questi pensieri sono così forti da rendermi impossibile il normale svolgimento delle attività? Con la psicoterapia è vero che si possono lasciare nel passato una volta per tutte certi pensieri o prima o poi torneranno sempre?
Cordiali saluti
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Dr. Gianluigi Basile Psicologo, Psicoterapeuta 104 2 7
Gentile Utente,
la prima cosa che salta all'occhio è la mole di consulti online da lei richiesti. E' sempre utile avere dei pareri da specialisti nel momento in cui si sente che le cose non vanno bene, tuttavia la strada migliore che può percorrere è quella della psicoterapia.
Una psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere i reali motivi di questo stato d'ansia, dargli un senso diverso e a valutare con maggior equilibrio le proprie qualità e i propri limiti.
La psicoterapia non ha la funzione di rimuovere i pensieri dolorosi o lasciarli nel passato, piuttosto è utile per dare un'altra prospettiva al suo passato e guardare sotto un'altra luce il futuro, in termini di progettualità di relazioni più consone alla sua personalità.

Dr. Gianluigi Basile - Psicologo - Roma
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica Integrata
www.psicologobasile.it

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Utente
Utente
Gentile Dottore, effettivamente ho chiesto una marea di consulti nelle ultime settimane, provo a resistere ma la mia ansia ha la meglio e alla fine torno a chiedere pareri agli specialisti online perchè l'attesa di efficacia del farmaco è davvero lunga, più che altro per quanto riguarda la psicoterapia sono in attesa presso csm e non so quanto ci vorrà perchè arrivi il mio turno, quello che non capisco è come dopo anni di benessere queste paure siano uscite fuori, cose che ero convinto facessero parte del passato stanno influenzando non poco il mio presente, episodi accaduti anni fa secondo la mia testa è come se stessero accadendo in questo momento e quindi mi creano forte disagio perchè non riesco più ad essere la persona che ero negli ultimi tempi, è come se una parte di me fosse quello degli ultimi tempi e una parte di me fosse tornato adolescente, il tutto crea forte disagio interiore. La psicoterapia quindi mi può aiutare a fare ordine nella mia testa? sperando che nel frattempo il farmaco mi aiuti per lo meno a riprendere le mie solite attività .

Cordiali saluti
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Dr. Gianluigi Basile Psicologo, Psicoterapeuta 104 2 7
La cosa migliore sarebbe abbinare le due cose: terapia farmacologica e psicoterapia insieme. Capisco che non dipende esclusivamente dal lei però se i tempi per il CSM sono troppo lunghi sarebbe meglio cercare nel privato un profilo che può essere giusto per lei.
Potrebbe essere che "gli anni di benessere" siano stati possibili grazie ad un meccanismo molto potente ma anche protettivo come la rimozione e che questa riattualizzazione di aspetti traumatici sia avvenuto per un particolare periodo che sta vivendo ora.
Se le può essere d'aiuto, provi a tenere a mente che fa parte del processo di crescita e di maturazione di ogni individuo riavvolgere il nastro della propria vita partendo dal proprio passato per poter dare coerenza alla propria storia e un senso diverso al proprio futuro

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la risposta, effettivamente parlando coi miei genitori stavamo valutando l'ipotesi di andare da un privato, io non volevo chiederglielo per motivi economici ma loro si sono offerti e quindi valuterò la cosa, chiederò allo psichiatra con la quale mi trovo bene se conosce qualche psicoterapeuta in zona. Per quanto riguarda i ricordi diciamo che non li avevo proprio rimossi perchè erano sempre presenti, diciamo che vedevo il me di quel periodo come fosse stato un estraneo come se la mia storia fosse stata interrotta per qualche anno e poi era ripresa, tuttavia avevo adottato varie tecniche per non rischiare di incappare nuovamente in episodi di quel genere come l'ipercontrollo della mia vita. Quando lo stress ha iniziato a essere eccessivo ho perso il controllo dell'ordine nella mia testa ed è scattata l'ansia con gli attacchi di panico. Vorrei provare a riprendere il controllo che avevo dei miei pensieri ma non ci riesco, l'ansia è più forte in questo momento e quindi ogni minimo segnale di pericolo per me diventa preludio di una catastrofe, la cosa è veramente debilitante. E' sbagliata secondo Lei la mia idea di dover controllare tutto nei minimi dettagli per non sbagliare e non rischiare di incappare in pericoli?
Cordiali saluti
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Dr. Gianluigi Basile Psicologo, Psicoterapeuta 104 2 7
Non ci sono modalità giuste o sbagliate di comportarsi in assoluto, ma pensieri e comportamenti che possono generare sofferenza interna o al contrario benessere.
Ritengo che questo come altri dubbi che ha debbano essere inquadrati in una prospettiva globale incentrata sulla sua personalità e discussi insieme allo psicoterapeuta a cui si rivolgerà per iniziare il suo percorso di cura.

Cordiali Saluti

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