Pensieri ricorrenti sessuali
Buongiorno,
vi scrivo per porvi la "mia" situazione cercando di darvi più informazioni possibili.
Sono attualmente fidanzato da poco più di un anno con una ragazza, il problema è che negli ultimi 6-7 mesi lei ha ripetutamente pensieri a sfondo sessuale con estranei o miei amici, di ogni età e tipologia, senza preferenze.
La frequenza varia molto dalle 2 alle 7-8 volte al giorno.
Dapprima i pensieri comparivano solamente quando non ero con lei, poco a poco invece si sono fatti presenti anche in mia presenza. Lei ogni qualvolta ha questi pensieri si sente in obbligo di riferirmeli, poichè per lei non dirmeli è come se mi tradisse (e comunque non riesce a tenerli per se).
E' ovvio che alla presenza dei pensieri il suo stato d'animo è molto basso, si sente abbattuta, demoralizzata, confusa sul perchè le vengano questi pensieri sebbene lei nutra un grande amore nei miei confronti e tutt'ora il rapporto funzioni.
Io non sono il suo primo fidanzato, ma è con me che lei ha avuto il primo rapporto sessuale, questo lo dico se potesse servire.
E' da circa tre mesi che è in cura da uno psicologo, alcuni miglioramenti su altri fronti ci sono stati, ma su questi pensieri la cosa sta peggiorando anzichè migliorare e purtroppo non mi fa piacere.
Sottolineo che questi pensieri con i precedenti partner non comparivano. Questi pensieri, od "ossessioni" (questo dovrebbe essere il termine esatto penso) sono talmente frequenti ed insistenti che le sorge anche il dubbio se quello che ha fatto nel pensiero sia realmente accaduto o no.
Mi affido alla vostra professionalità per una delucidazione seppur superficiale, ben conscio dell'impossibilità di stilare una "cura" o comunque dei consigli precisi in base a ciò sopra descritto.
Saluti.
vi scrivo per porvi la "mia" situazione cercando di darvi più informazioni possibili.
Sono attualmente fidanzato da poco più di un anno con una ragazza, il problema è che negli ultimi 6-7 mesi lei ha ripetutamente pensieri a sfondo sessuale con estranei o miei amici, di ogni età e tipologia, senza preferenze.
La frequenza varia molto dalle 2 alle 7-8 volte al giorno.
Dapprima i pensieri comparivano solamente quando non ero con lei, poco a poco invece si sono fatti presenti anche in mia presenza. Lei ogni qualvolta ha questi pensieri si sente in obbligo di riferirmeli, poichè per lei non dirmeli è come se mi tradisse (e comunque non riesce a tenerli per se).
E' ovvio che alla presenza dei pensieri il suo stato d'animo è molto basso, si sente abbattuta, demoralizzata, confusa sul perchè le vengano questi pensieri sebbene lei nutra un grande amore nei miei confronti e tutt'ora il rapporto funzioni.
Io non sono il suo primo fidanzato, ma è con me che lei ha avuto il primo rapporto sessuale, questo lo dico se potesse servire.
E' da circa tre mesi che è in cura da uno psicologo, alcuni miglioramenti su altri fronti ci sono stati, ma su questi pensieri la cosa sta peggiorando anzichè migliorare e purtroppo non mi fa piacere.
Sottolineo che questi pensieri con i precedenti partner non comparivano. Questi pensieri, od "ossessioni" (questo dovrebbe essere il termine esatto penso) sono talmente frequenti ed insistenti che le sorge anche il dubbio se quello che ha fatto nel pensiero sia realmente accaduto o no.
Mi affido alla vostra professionalità per una delucidazione seppur superficiale, ben conscio dell'impossibilità di stilare una "cura" o comunque dei consigli precisi in base a ciò sopra descritto.
Saluti.
[#1]
gentile utente,
si, sembrerebbero pensieri ossessivi. In questi caso la prima cosa da fare è capire di che natura sono, quanto sono frequenti, ecc., per questo io prima di tutto partirei con una valutazione psichiatrica
Per quanto riguarda l'approccio psicologico non è detto che dopo due o tre mesi le ossessioni scompaiono magicamente! Ma con l'aiuto di un supporto psichiatrico in genere queste situazioni migliorano molto. L'ideale sarebbe uno psicoterapeuta specializzato in terapia cognitivo-comportamentale in associazione allo psichiatra, ma se la tua ragazza si trova bene con questo psicologo fa bene a rimanerci
si, sembrerebbero pensieri ossessivi. In questi caso la prima cosa da fare è capire di che natura sono, quanto sono frequenti, ecc., per questo io prima di tutto partirei con una valutazione psichiatrica
Per quanto riguarda l'approccio psicologico non è detto che dopo due o tre mesi le ossessioni scompaiono magicamente! Ma con l'aiuto di un supporto psichiatrico in genere queste situazioni migliorano molto. L'ideale sarebbe uno psicoterapeuta specializzato in terapia cognitivo-comportamentale in associazione allo psichiatra, ma se la tua ragazza si trova bene con questo psicologo fa bene a rimanerci
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Gentile utente, capisco il suo stato d'animo e credo che sentire certe cose dalla sua ragazza, che "dovrebbe avere pensieri solo per lei" può quanto meno crearle qualche perplessità. Il fatto che la sua ragazza manifesti apertamente tali pensieri e abbia ammesso il problema (è in cura con uno psicologo), significa che è comunque una persona che è bene orientata verso un sicuro miglioramento. Per identificare la terapia e gli strumenti migliori per arrivare a gestire il problema, bisognerebbe conoscere a tu per tu la sua ragazza in sede di colloquio, ma anche io come il collega concordo sul fatto che "se la tua ragazza si trova bene con questo psicologo fa bene a rimanerci". Non abbia fretta, la mente ha dei tempi diversi e imprevedibili. Cordialmente.
Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971
[#3]
Ex utente
Gentili Dottori,
Vi ringrazio per i consigli ricevuti.
Principalmente mi sono spinto a chiedere in questo sito per un motivo che intenzionalmente ho tralasciato all'inizio.
La mia ragazza non si trova perfettamente a suo agio con lo psicologo attuale in quanto mi riferisce che in fase di seduta si sente parecchio a disagio tanto da far nascere dell'ansia e soggezione in lei durante il confronto con il dottore.
Inizialmente alla prima seduta vene accolta dal dottore in questione,
mentre per la seconda (e la terza seduta forse) venne ascoltata da una signorina più giovane del dottore non ben identificata di ruolo, ma che nelle sedute successive partecipava sporadicamente senza però entrare del discorso, ascoltava e basta.
La mia ragazza mia ha riferito che con la signorina non aveva problemi a parlare, non era ansiosa ne in soggezione, e che a differenza del dottore sembrerebbero funzionare di più i suoi pochi consigli rispetto a quelli dello psicologo, e ciò mi lascia molto perplesso.
Lo psicologo ha detto che al momento per lei ci sarebbero due strade, ugualmente lunghe, o quella della seduta tradizionale oppure partecipare ad una terapia di gruppo, anche se lei non è molto propense a questo per via della sua riservatezza e soggezione, quindi potrebbe darsi che non le sarebbe utile, ma se ne riparlerà a settembre in quanto nei mesi di luglio-agosto lo psicologo non c'è...
Principalmente è per questo che ho posto il quesito a Voi, è brutto da dire ma ho qulche dubbio sulle capacità del dottore in questione ma purtroppo non posso espormi più di tanto.
Cordiali saluti e grazie.
Vi ringrazio per i consigli ricevuti.
Principalmente mi sono spinto a chiedere in questo sito per un motivo che intenzionalmente ho tralasciato all'inizio.
La mia ragazza non si trova perfettamente a suo agio con lo psicologo attuale in quanto mi riferisce che in fase di seduta si sente parecchio a disagio tanto da far nascere dell'ansia e soggezione in lei durante il confronto con il dottore.
Inizialmente alla prima seduta vene accolta dal dottore in questione,
mentre per la seconda (e la terza seduta forse) venne ascoltata da una signorina più giovane del dottore non ben identificata di ruolo, ma che nelle sedute successive partecipava sporadicamente senza però entrare del discorso, ascoltava e basta.
La mia ragazza mia ha riferito che con la signorina non aveva problemi a parlare, non era ansiosa ne in soggezione, e che a differenza del dottore sembrerebbero funzionare di più i suoi pochi consigli rispetto a quelli dello psicologo, e ciò mi lascia molto perplesso.
Lo psicologo ha detto che al momento per lei ci sarebbero due strade, ugualmente lunghe, o quella della seduta tradizionale oppure partecipare ad una terapia di gruppo, anche se lei non è molto propense a questo per via della sua riservatezza e soggezione, quindi potrebbe darsi che non le sarebbe utile, ma se ne riparlerà a settembre in quanto nei mesi di luglio-agosto lo psicologo non c'è...
Principalmente è per questo che ho posto il quesito a Voi, è brutto da dire ma ho qulche dubbio sulle capacità del dottore in questione ma purtroppo non posso espormi più di tanto.
Cordiali saluti e grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 31/07/2008.
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