Bullismo e paure
Buongiorno, cercherò di essere il più breve possibile, da bambino ero molto timido e bastava un niente per farmi venire i sensi di colpa, mai capito perchè, durante l'adolescenza ho avuto per anni problemi di bullismo in maniera verbale (deriso per l'aspetto fisico, per il carattere, ecc...). Negli ultimi anni crescendo il problema era venuto meno ma dentro di me è rimasto il timore di deludere la gente, di essere preso di mira e di non essere accettato dagli altri, il che ha creato in me una personalità insicura verso gli altri, tuttavia nonostante le mie paure non mi sono quasi mai tirato indietro davanti a niente e quindi gli ultimi anni sono stati anche parecchio divertenti. Il problema è che a causa della mia insicurezza non sono mai riuscito a fare quel passo in più con le ragazze perchè anche se loro mi dimostravano tutto il loro affetto io avevo il timore di deluderle, di farle soffrire e così ho sempre fallito. Da qualche mese a causa dello stress tra lavoro e scuola sono caduto nel mostro dell'ansia generalizzata, con attacchi di panico e anche qualche sintomo depressivo...l'ansia ha tirato fuori tutti i miei timori e se prima ero insicuro adesso sono terrorizzato dalla vita, mi sembra che ogni cosa sia incontrollabile, che se dovessi guarire un giorno potrebbe succedere qualcosa di imprevisto e rovinare la vita...tutto questo penso sia da ricollegarsi agli episodi di bullismo in quanto io facevo una bellissima vita poi capitava l'episodio di bullismo e io mi sentivo abbandonato da tutti per qualche giorno, poi mi riprendevo, la vita tornava a sorridermi e tac! episodio di bullismo e conseguente abbattimento! Prima però era controllabile e dopo qualche giorno passava, ora sono quattro mesi che non riesco a uscirne, mi sono rivolto ad uno psichiatra e mi ha prescritto un antidepressivo che prendo da 10 giorni. Volevo chiedervi se con un supporto psicologico è possibile cambiare questo mio modo di pensare, se è possibile eliminare questa insicurezza nei confronti degli altri e soprattutto i timori legati alla vita in generale, il fatto di non poter controllare tutti gli avvenimenti della vita, quelli brutti in particolare mi spaventa tantissimo, c'è qualcosa che si può fare con un supporto psicologico? se si cosa nello specifico? intendo se esistono tecniche o cose del genere che si possono imparare. Aspetto fiducioso una risposta e vi porgo cordiali saluti.
Vorrei aggiungere che prima di questo periodo caratterizzato dall'ansia generalizzata in precendenza ero stato due volte in depressione e ne ero uscito da solo, senza chiedere aiuto a nessuno, né amici né familiari né specialisti.
Vorrei aggiungere che prima di questo periodo caratterizzato dall'ansia generalizzata in precendenza ero stato due volte in depressione e ne ero uscito da solo, senza chiedere aiuto a nessuno, né amici né familiari né specialisti.
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"C'è qualcosa che si può fare con un supporto psicologico? se si cosa nello specifico?"
Gentile utente,
comprendo la difficoltà del vivere in questo modo. A soli 20 anni già due episodi depressivi ed ora l'ansia generalizzata.
Ha provato a farcela da solo precedentemente, ma ora - correttamente - si è rivolto agli specialisti. Lo psichiatra l'aiuta con i farmaci, lo psicologo attraverso un lavoro su di sè.
La sua personalità è ancora in fase di maturazione e dunque lavorare su alcuni meccanismi che Le rendono pesante la vita è un investimento - oltre che per il presente - anche per il futuro.
Si rivolga con fiducia ad un collega del consultorio o del privato. Queste domande le potrà porre direttamente.
Sulle domande più specifiche, le consiglio questo minforma
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1056-la-relazione-psicoterapeutica.html
Saluti cari.
Gentile utente,
comprendo la difficoltà del vivere in questo modo. A soli 20 anni già due episodi depressivi ed ora l'ansia generalizzata.
Ha provato a farcela da solo precedentemente, ma ora - correttamente - si è rivolto agli specialisti. Lo psichiatra l'aiuta con i farmaci, lo psicologo attraverso un lavoro su di sè.
La sua personalità è ancora in fase di maturazione e dunque lavorare su alcuni meccanismi che Le rendono pesante la vita è un investimento - oltre che per il presente - anche per il futuro.
Si rivolga con fiducia ad un collega del consultorio o del privato. Queste domande le potrà porre direttamente.
Sulle domande più specifiche, le consiglio questo minforma
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1056-la-relazione-psicoterapeutica.html
Saluti cari.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
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Ex utente
Gentile Dottoressa, prima di tutto La ringrazio per la risposta, per la psicoterapia mi sono rivolto all'asl e sono in lista d'attesa, lo psichiatra mi ha dato un antidepressivo dicendomi che nell'attesa per la psicoterapia con quello dovrei tornare alle vecchie attività e ritrovare il benessere, non so se parziale o totale. E' dunque possibile fare qualcosa per superare questi vissuti? Se per caso in futuro si dovessero ripresentare questi episodi la psicoterapia potrebbe essermi utile in qualche modo?
La ringrazio per la pazienza, cordiali saluti
La ringrazio per la pazienza, cordiali saluti
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E' dunque possibile fare qualcosa per superare questi vissuti?
Il lavoro psicoterapico serve proprio a questo! Si avvicini con fiducia a questa esperienza.
Mi fa piacere che Lei sia già in lista d'attesa, anche perchè questo significa aver già operato una scelta.
Il lavoro psicoterapico serve proprio a questo! Si avvicini con fiducia a questa esperienza.
Mi fa piacere che Lei sia già in lista d'attesa, anche perchè questo significa aver già operato una scelta.
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Ex utente
Gentile Dottoressa la ringrazio per la risposta, spero che per la lista d'attesa non ci voglia troppo tempo ma ho paura che passeranno almeno un paio di mesi, nel frattempo devo sperare che l'antidepressivo che sto prendendo mi ridia la serenità persa, è normale in questi momenti di forte ansia avere pensieri di sfiducia nel futuro nel senso che ho paura che anche con il supporto psicologico possa riprendermi e poi un giorno ricaderci e quindi mi chiedo se tutto questo abbia senso...pensa sia normale fare questi pensieri? E' anche normale in questi momenti sentirsi inferiori agli altri? Quando stavo bene mi sentivo alla pari degli altri e se qualcosa non andava lavoravo per risolvere, adesso se vedo che qualcosa non va aumenta l'ansia e penso beh sto sprecando troppo tempo ormai non mi metterò più al pari con gli altri. Spero in una Sua risposta. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 21/07/2014.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).