Paura per la mia vita.
Buongiorno,
ho già chiesto altre volte un consulto in psicologia perchè i miei problemi sono presenti da un bel pò di tempo, solo che adesso sono peggiorati. Premetto che ho fatto un percorso da una psicoterapeuta ma purtroppo con scarsi risultati, anzi è finita anche male nel senso che nella penultima seduta mi sono sentita attaccata e giudicata, cosa che era stata fatta anche in passato perchè questa psicoterapeuta mi aveva affibbiato delle etichette (ossessiva, paranoica, depressa...) ma gli avevo sempre dato poca importanza anche se sotto sotto mi avevano dato fastidio. Quindi dopo l'ennesima critica sottile, sono andata solo un'altra volta e poi basta. Tempo fa avevo già scritto qui lamentando tutta una serie di sintomi che in modo più o meno disperato ho sempre cercato di fronteggiare, ma adesso mi sembra di non farcela davvero più. Sono fidanzata a distanza da un anno e mezzo con un ragazzo che sta facendo opera di demolizione della mia persona. Io sono sempre stata molto insicura di me, e questa relazione mi sta letteralmente distruggendo. Non riesco più a capire dove sta il torto e dove sta la ragione, fatto sta che vengo sempre attaccata e ricevo sempre richieste di cambiamento da questa persona, perchè altrimenti non possiamo stare insieme. Allora io mi affanno la vita per andargli bene, ma al primo errore che faccio ricevo veri e propri maltrattamenti verbali, psicologici...io di mio ero già ansiosa, ma adesso quando succede ho paura che potrei fare di tutto pur di placarla, ho pensato spesso al suicidio, e mi sono fatta tante volte male, tagli sulle braccia e gambe, pugni violenti sulle pareti da farmi la mano piena di lividi. A ogni discussione quando non gli va bene qualcosa e mi insulta e offende anche davanti ad altre persone gli grido di lasciarmi, ma lui non lo vuole mai fare e io vivo sospesa, perchè la forza di lasciarlo non ce l'ho, ma allo stesso tempo voglio liberarmene, ma poi penso che sarei persa senza di lui. Praticamente la mia vita dipende da lui. Se siamo in pace e non litighiamo la giornata va bene. Quando litighiamo io non sono più in grado di far nulla e purtroppo sono più le volte che litighiamo, perciò la mia vita si è ampiamente ridotta a poche attività, anche se come ripeto, cerco di fare l'impossibile, per non farmi sopraffare e inghiottire da questa dipendenza. Sto scrivendo dopo l'ennesima lite, in cui lui ha esagerato e mi ha mancato di rispetto, lui continua a cercarmi, a dirmi che non si sente in colpa, che non ha fatto niente di male, e io non capisco più cosa voglio, visto che vorrei il suo affetto, ma allo stesso tempo ho paura di lui e voglio allontanarlo. è una impasse. Aiutatemi in qualche modo, per piacere. Grazie.
ho già chiesto altre volte un consulto in psicologia perchè i miei problemi sono presenti da un bel pò di tempo, solo che adesso sono peggiorati. Premetto che ho fatto un percorso da una psicoterapeuta ma purtroppo con scarsi risultati, anzi è finita anche male nel senso che nella penultima seduta mi sono sentita attaccata e giudicata, cosa che era stata fatta anche in passato perchè questa psicoterapeuta mi aveva affibbiato delle etichette (ossessiva, paranoica, depressa...) ma gli avevo sempre dato poca importanza anche se sotto sotto mi avevano dato fastidio. Quindi dopo l'ennesima critica sottile, sono andata solo un'altra volta e poi basta. Tempo fa avevo già scritto qui lamentando tutta una serie di sintomi che in modo più o meno disperato ho sempre cercato di fronteggiare, ma adesso mi sembra di non farcela davvero più. Sono fidanzata a distanza da un anno e mezzo con un ragazzo che sta facendo opera di demolizione della mia persona. Io sono sempre stata molto insicura di me, e questa relazione mi sta letteralmente distruggendo. Non riesco più a capire dove sta il torto e dove sta la ragione, fatto sta che vengo sempre attaccata e ricevo sempre richieste di cambiamento da questa persona, perchè altrimenti non possiamo stare insieme. Allora io mi affanno la vita per andargli bene, ma al primo errore che faccio ricevo veri e propri maltrattamenti verbali, psicologici...io di mio ero già ansiosa, ma adesso quando succede ho paura che potrei fare di tutto pur di placarla, ho pensato spesso al suicidio, e mi sono fatta tante volte male, tagli sulle braccia e gambe, pugni violenti sulle pareti da farmi la mano piena di lividi. A ogni discussione quando non gli va bene qualcosa e mi insulta e offende anche davanti ad altre persone gli grido di lasciarmi, ma lui non lo vuole mai fare e io vivo sospesa, perchè la forza di lasciarlo non ce l'ho, ma allo stesso tempo voglio liberarmene, ma poi penso che sarei persa senza di lui. Praticamente la mia vita dipende da lui. Se siamo in pace e non litighiamo la giornata va bene. Quando litighiamo io non sono più in grado di far nulla e purtroppo sono più le volte che litighiamo, perciò la mia vita si è ampiamente ridotta a poche attività, anche se come ripeto, cerco di fare l'impossibile, per non farmi sopraffare e inghiottire da questa dipendenza. Sto scrivendo dopo l'ennesima lite, in cui lui ha esagerato e mi ha mancato di rispetto, lui continua a cercarmi, a dirmi che non si sente in colpa, che non ha fatto niente di male, e io non capisco più cosa voglio, visto che vorrei il suo affetto, ma allo stesso tempo ho paura di lui e voglio allontanarlo. è una impasse. Aiutatemi in qualche modo, per piacere. Grazie.
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>>Premetto che ho fatto un percorso da una psicoterapeuta ma purtroppo con scarsi risultati..<<
è importante comprendere la motivazione di questo "fallimento" e magari discuterne con un altro Collega di persona.
Le sue reazioni auto-aggressive, l'ideazione suicidaria e le sue difficoltà nel relazionarsi meritano un intervento specialistico, psicoterapico.
>>Allora io mi affanno la vita per andargli bene..<<
non dovrebbe assecondare queste richieste a meno che i suoi comportamenti non sono legati ad un disagio di fondo, ma in questo caso è utile un intervento professionale, perché se ci sono dei tratti di personalità disfunzionali non basta il buon senso e la volontà di cambiare.
E' stata fatta una diagnosi dalla Collega?
Quante sedute ha fatto?
è importante comprendere la motivazione di questo "fallimento" e magari discuterne con un altro Collega di persona.
Le sue reazioni auto-aggressive, l'ideazione suicidaria e le sue difficoltà nel relazionarsi meritano un intervento specialistico, psicoterapico.
>>Allora io mi affanno la vita per andargli bene..<<
non dovrebbe assecondare queste richieste a meno che i suoi comportamenti non sono legati ad un disagio di fondo, ma in questo caso è utile un intervento professionale, perché se ci sono dei tratti di personalità disfunzionali non basta il buon senso e la volontà di cambiare.
E' stata fatta una diagnosi dalla Collega?
Quante sedute ha fatto?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#4]
Utente
Sinceramente ho molta paura ad affidarmi ad un altro psicoterapeuta, uno perchè potrebbe rivelarsi un altro fallimento, due perchè ho paura che venga fuori qualcosa di veramente spiacevole sulla mia persona, e di conseguenza ho il terrore di essere abbandonata da tutti, perchè si sa che quando si sta male la gente non vuole avere impicci e allora preferiscono lasciarti da sola, cosa che mi è successa diverse volte nella mia vita. Vorrei trovare un modo per nascondere bene la mia sofferenza, non voglio far vedere a nessuno che sto male, non voglio che si approfittino della mia debolezza e che mi prendano per "malata, pazza, schizofrenica, isterica" , come mi è stato ampiamente ribadito dal mio ragazzo. Mi scusi se sembro contraddittoria, voglio essere aiutata, ma poi non riesco a pensare di andare da un altro psicoterapeuta. Ma non capisco davvero più da dove partire per mettermi nella giusta strada.
[#5]
>>..ho molta paura ad affidarmi ad un altro psicoterapeuta, uno perchè potrebbe rivelarsi un altro fallimento, due perchè ho paura che venga fuori qualcosa di veramente spiacevole sulla mia persona..<<
per lei potrebbe essere utile riprendere la psicoterapia interrotta?
Ha il timore di ricevere una diagnosi chiara?
In realtà è proprio da qui che inizia il cambiamento. La diagnosi di personalità non è un'etichetta, ma semplicemente la descrizione di un modo di essere del paziente.
Questo è importante perché qualora emergessero dei tratti disfunzionali, si ha la possibilità di intervenire su di essi. Quindi in definitiva i suoi timori sono infondati.
>>..ho il terrore di essere abbandonata da tutti, perchè si sa che quando si sta male la gente non vuole avere impicci e allora preferiscono lasciarti da sola..<<
il ruolo del terapeuta è quello di accogliere il vissuto del paziente e non di "abbandonare". Quello abbandonico rappresenta un suo vissuto e ha poco a che vedere con un potenziale reale abbandono da parte di un Collega.
>>Vorrei trovare un modo per nascondere bene la mia sofferenza..<<
è proprio quello che non dovrebbe fare (forse è quello che ha fatto per molto tempo), perché in questo modo non fa altro che alimentare la sua sofferenza e il suo senso di disagio.
In che modo vorrebbe essere aiutata?
per lei potrebbe essere utile riprendere la psicoterapia interrotta?
Ha il timore di ricevere una diagnosi chiara?
In realtà è proprio da qui che inizia il cambiamento. La diagnosi di personalità non è un'etichetta, ma semplicemente la descrizione di un modo di essere del paziente.
Questo è importante perché qualora emergessero dei tratti disfunzionali, si ha la possibilità di intervenire su di essi. Quindi in definitiva i suoi timori sono infondati.
>>..ho il terrore di essere abbandonata da tutti, perchè si sa che quando si sta male la gente non vuole avere impicci e allora preferiscono lasciarti da sola..<<
il ruolo del terapeuta è quello di accogliere il vissuto del paziente e non di "abbandonare". Quello abbandonico rappresenta un suo vissuto e ha poco a che vedere con un potenziale reale abbandono da parte di un Collega.
>>Vorrei trovare un modo per nascondere bene la mia sofferenza..<<
è proprio quello che non dovrebbe fare (forse è quello che ha fatto per molto tempo), perché in questo modo non fa altro che alimentare la sua sofferenza e il suo senso di disagio.
In che modo vorrebbe essere aiutata?
[#6]
Utente
Grazie per la risposta.
Non voglio riprendere la psicoterapia interrotta, magari ne inizierei una nuova con un altro psicoterapeuta. Si, ripeto, ho molta paura per la diagnosi. Ho paura di stravolgere la mia vita e quella dei miei familiari, ho paura di ammettere la mia incapacità di adattarmi e di essere funzionale. Però vorrei uscirne.
Non voglio riprendere la psicoterapia interrotta, magari ne inizierei una nuova con un altro psicoterapeuta. Si, ripeto, ho molta paura per la diagnosi. Ho paura di stravolgere la mia vita e quella dei miei familiari, ho paura di ammettere la mia incapacità di adattarmi e di essere funzionale. Però vorrei uscirne.
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La diagnosi non e' qualcosa di diverso da quello che lei e' ora e non puo' stravolgere la sua vita, anzi puo' semplicemente aiutarla a prendere coscienza delle sue difficolta', mettendo da parte la "maschera" illusoria di adattamento.
Questo e' il primo passo per il cambiamento.
Questo e' il primo passo per il cambiamento.
[#8]
Utente
Solo un'altra cosa. Cosa devo fare con il mio ragazzo? Intanto come faccio a gestire temporaneamente la relazione con lui? Siamo lontani, il rapporto è nato a distanza, ci vediamo poco, quindi tutte le liti e le apparenti riappacificazione avvengono per telefono o messaggi. Come fare intanto per gestire l'ansia fortissima che mi causa il litigare con lui e il suo sparire o apparire molto freddo e distaccato? perchè più fa così, più aumenta la mia ansia e la mia paura di perderlo, e più gli chiedo di essere presente e più scappa facendo aumentare in maniera esponenziale la mia angoscia e ansia. Quello che provo è terribile,perchè ho la sensazione di perdere il controllo e di non riuscire a limitare la mia disperazione. Grazie.
[#9]
Gentile utente,
capisco la delusione per l'esperienza fallimentare con la sua terapeuta, ma analogamente a come avviene con i medici, se un medico non ci guarisce presumibilmente ne consulteremo altri prima di rassegnarci.
La diagnosi psicologica utile ed operativa non è un'etichetta, ma semmai la descrizione dei meccanismi mentali in base ai quali si percepisce la realtà e si reagisce ad essa.
Lei parla di insicurezza, ansie, difficoltà a difendersi da maltrattamenti verbali.
Nella psicoterapia sono stati elaborati i rapporti genitoriali? E' su di essi che poggia anzitutto l'autostima e il senso di sicurezza personale.
Inoltre la psicoterapia può aiutarla con grande efficacia a migliorare e saper gestire efficacemente la comunicazione con gli altri.
Cordiali saluti
capisco la delusione per l'esperienza fallimentare con la sua terapeuta, ma analogamente a come avviene con i medici, se un medico non ci guarisce presumibilmente ne consulteremo altri prima di rassegnarci.
La diagnosi psicologica utile ed operativa non è un'etichetta, ma semmai la descrizione dei meccanismi mentali in base ai quali si percepisce la realtà e si reagisce ad essa.
Lei parla di insicurezza, ansie, difficoltà a difendersi da maltrattamenti verbali.
Nella psicoterapia sono stati elaborati i rapporti genitoriali? E' su di essi che poggia anzitutto l'autostima e il senso di sicurezza personale.
Inoltre la psicoterapia può aiutarla con grande efficacia a migliorare e saper gestire efficacemente la comunicazione con gli altri.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#13]
Non possiamo indicare il nominativo del professionista, dovrebbe fare una ricerca on-line anche su questo portale.
E' importante che il Collega sia specializzato in psicoterapia e visto che le dinamiche centrali riguardano la dipendenza e la possibilità di instaurare una relazione funzionale con l'altro, potrebbe essere utile un intervento di psicoterapia psicodinamica.
E' importante che il Collega sia specializzato in psicoterapia e visto che le dinamiche centrali riguardano la dipendenza e la possibilità di instaurare una relazione funzionale con l'altro, potrebbe essere utile un intervento di psicoterapia psicodinamica.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.4k visite dal 21/07/2014.
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