Dipendenza affettiva in gay

Buona sera,

sono un gay che ha superato la quarantina ma che non ha mai avuto esperienze di coppia propriamente dette. Sempre sesso occasionale o brevi flirt. In realtà però ho la tendenza a innamorarmi di persone che non sono interessate a me e viceversa chi si innamora di me perde interesse ai miei occhi. Potrebbe essere una questione di sfortuna, solo il fatto che finora io non abbia ancora incontrato la persona giusta. Ma c'è qualcosa che mi fa propendere per un problema di diversa natura. Non solo infatti mi innamoro sconsideratamente di chi mi attrae e mi presta anche solo un minimo di attenzione (magari dopo appena la prima volta che l'ho visto), ma poiché di solito questi amori non sono corrisposti, resto legato al ricordo della persona per periodi di tempo lunghissimi e provando emozioni molto brutte. Circa dieci anni fa mi ero innamorato di una persona che avevo incontrato appena due volte e dopo il suo rifiuto e il saperlo in coppia con un altro di cui si era innamorato, l'ho avuto costantemente in testa (con pensieri e immagini mentali intrusive) per oltre due anni dopo averlo visto l'ultima volta. Proprio in questi giorni potrei essere al principio dell'enesima storia simile, ma mi auguro di riuscire a togliermi di testa la nuova persona di turno il più presto possibile: ma cosa posso fare per difendermi da questi travagli molto dolorosi ed evitare che si ripresentino in futuro? Grazie!
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
le domande che ci pone richiederebbero risposte molto articolate e prima ancora domande più approfondite sulla sua storia di vita, in particolare su come ha vissuto l'infanzia e l'adolescenza.
I rapporti sentimentali infatti in genere risentono molto di come l'individuo ha vissuto i primi rapporti affettivi.

Ha mai pensato di consultare uno psicologo o di intraprendere un percorso terapeutico per indagare e risolvere meccanismi psicologici eventuali retaggi di esperienze passate?

E' "normale" in determinate occasioni mantenere ricordi e pensieri intrusivi relativi a persone di cui si è stati innamorati.
Le segnalo un mio articolo al riguardo. https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

a me sembra che la modalità che descrive tradisca una bassa stima di sè ma anche una buona quota d'ansia che non Le permette di essere meno controllante su questi eventi.

Lei scrive: "Potrebbe essere una questione di sfortuna, solo il fatto che finora io non abbia ancora incontrato la persona giusta.", oppure potrebbe darsi che Lei, in maniera del tutto inconsapevole, abbia giocato le Sue carte per fare in modo da allontanare chi è interessato a Lei.

E' anche vero che può essere più difficile per le persone omosessuali trovare una persona da amare, ma nel Suo caso e con i limiti del mezzo informatico, sembra che ci siano problematiche legate al modo in cui Lei vede se stesso e le relazioni.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
Grazie!
Posso dire, ma non so quanto sia ule, che ho iniziato molto presto a praticare l'autoerotismo (verso i dieci anni e mezzo), ma per problematiche relative alla mia timidezza e alla paura di essere scoperto (soprattutto dalla mia famiglia) ho iniziato ad avere una vita sociosessuale solo molto tardi, verso i ventotto/ventinove anni. Questo nonostante mio padre, figura del cui giudizio ho sempre avuto timore, fosse morto quando io avevo venti anni e io abbia fatto il coming out in famiglia quando ne avevo venticinque. I miei mi hanno accettato da subito (mi hanno sempre trattato con tatto e delicatezza), ma pienamente, cioè mettendo in conto che l'omosessualità è del tutto normale e che io potessi avere una storia con un altro uomo, solo col tempo.
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Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
Per la Dott.ssa Sciubbia. ho letto l'articolo che mi ha consigliato e sento la necessità di approfondire la questione della mia ultima storia. Ho incontrato questa persona in chat, ci soamo scritti molto e ci siamo incontrati solo tre volte dal vivo. Mi ha dato dell'infido, del manipolatore, del ricattatorio e dell'incapace di un semplice gesto di amore sincero oltre che stupido. E' stato sempre abusivo verbalmente nei miei confronti: per esempio la prima volta che ci siamo visti mi ha detto che avevo la carne frolla e gli ricordavo un cane. So che non l'ha fatto apposta (mi hanno detto che è noto per gli insulti soprattutto nei confronti dei propri partner) ma neanche riesco a giustificarlo. Purtroppo io sono attratto da chi mi tratta male. Eravamo d'accordo che saremmo rimasti amici di penna, ma l'ultimo a cercarlo senza avere risposta sono stato io. Su suggerimento di una linea di ascolto e sostegno psicologico ho deciso quindi di troncare la storia perché compulsivamente e ossessivamente continuavo a controllare ogni momento il suo profilo di chat sentendomi molto male. Mi sono disiscritto da quella chat, ho configurato il pc in modo da non potere andare sul suo profilo, ho cancellato i suoi smss e le sue e-mails, ho nascosto le sue foto e spero di non doverlo sentire più perché cerco in tutti i modi di non pensare a lui. Ciò per difendermi e per riacquistare un minimo di benessere. Per ora è una guerra e sono passati appena dieci giorni da quando l'ho cercato l'ultima volta, ma credo di aver intrapreso la strada giusta, o sbaglio?
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
gentile utente è possibile che non sia in questo caso rilevante il suo orientamento poichè non è vi è necessariamente differenza tra le persone omosessuali e quelle eterosessuali circa la possibilità di amare ed essere amate.

La problematica a cui lei si riferisce riguarda probabilmente la sfera affettiva ed emotiva profonda e andrebbe forse affrontata con una psicoterapia.

Rispetto al suo orientamento, lei come si sente, al di là delle ovvie difficoltà che potrebbero nascere di carattere culturale e sociale nel farsi accettare dagli "altri", per lei è un problema?


Consideri comunque che anche molti eterosessuali hanno le sue stesse difficoltà (brevi flirt e disagio nelle relazioni più stabili, necessità di sempre nuovi stimoli, controllo ossessivo del partner e gelosia, ecc.).

cordiali saluti.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#6]
Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
Grazie, dott. Raggi: direi che io mi sono accettato da sempre e non ho problemi con la mia omosessualità; certo che non ho legato il fatto di non avere avuto storie finora alla mia omosessualità, credo invece che abbia a che fare con la mia storia personale...
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
non è importante la quantità di atti compiuti per dimenticare un amore, ma la modalità con cui la storia sentimentale si è interrotta o meglio la qualità della comunicazione che i partners hanno posto in essere per troncare la relazione.

La invito semmai a rileggere l'articolo per cogliere eventuali particolari o casi specifici che le possano essere sfuggiti, anche se la variabilità della vita è tale che è sempre bene consultare uno psicologo di persona per valutare bene se e perchè si è incappati in un rapporto rimasto "sospeso".
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Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
La ringrazio, Dott.ssa Sciubba: direi che nel mio caso il rapporto non è rimasto in sospeso, l'altro mi ha da subito detto che non ero il suo tipo, tra noi non c'è stato un fidanzamento e comunque l'altro ha messo bene in chiaro che neanche il sesso potesse sussistere tra noi perché anche se lui ne fosse stato capace (e mi ha detto di non esserne capace) sarebbe stato controproducente per me continuare a frequentare saltuariamente una persona che non avrebbe potuto ricambiare i miei sentimenti. Quindi direi che il rapporto è stato chiuso a regola d'arte, adesso sono io a doverlo svellere dal mio cervello, e non sarà una cosa facile, conoscendomi...ma neanche impossibile, spero...
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