Debolezza, astenia, calo di peso
Buongiorno,
volevo un Vs. parere su alcuni disturbi che mi affliggono oramai da 7 mesi.
Breve anamnesi:
Giugno 2013 ho una colica renale dovuta ad un calcolo sito nel rene destro che espello finalmente a settembre 2013 con le dovute terapie.
Da dicembre 2013 inizio ad avere problemi digestivi piuttosto pesanti con continue eruttazioni, borborigmi situati sotto la costola destra e colon ascendente, dimagrimento di circa 2-3 kg (da 83 a 80 kg) , sonno disturbato con difficoltà ad addormentarmi e risvegli notturni, evacuazioni di feci con residui di cibo e poltacee
Eseguo varie visite: il medico di famiglia ipotizza reflusso e mi prescrive la terapia con omeprazolo a cui segue un lieve miglioramento dei sintomi;
a gennaio 2014 visita presso gastroenterologo che ribalta la diagnosi e diagnostica colon irritabile senza alcun esame strumentale con relativa terapia che non ha alcun effetto;
Aprile 2014 ai accentuano nuovamente i disturbi digestivi. cambio gastroenterologo che mi prescrive il pariet.
dopo 20 giorni di cura inizio ad avere la diarrea e dato che il gastroenterologo non voleva farmi sospendere il pariet chiedo un altro consulto ad un diverso medico il quale mi sospende la cura e mi diagnostica una disbiosi intestinale che affronto con Rifacol e probiotici e in 10 giorni la situazione rientra pur rimanendo i fastidi digestivi e al colon destro/schiena.
nel periodo gennaio 2014 - giugno 2014 continuo a scendere di peso sino ad arrivare a 75 kg.
soprattutto nell'ultimo periodo (giugno 2014) inizio ad avvertire sintomi strani che accompagnavano i fastidi al colon, quali sensazione di testa leggera, gambe deboli, senso di stordimento, difficoltà di concentrazione, tremori a gambe e braccia.
Stufo di questa situazione dove i medici consultati continuavano a dirmi che non avevo niente e si rifiutavano a farmi eseguire altri esami, prendo in mano a situazione e decido di fare degli esami
strumentali privatamente.
eseguo esami ematochimici completi che sono perfetti anche per quanto riguarda la celiachia
eseguo quindi esame feci da cui risulta un campione debolmente positivo;
segue gastroscopia totalmente negativa
segue tac addome tutto in ordine fatto salvo per dei calcoli bilaterali ai reni di piccole dimensioni.
devo ancora fare la colonscopia, ma già il radiologo mi ha detto di farla per scrupolo , ma già dalla TC si possono escludere patologie importanti.
venendo ora al quesito:
visti gli esami strumentali che quasi totalmente escludono patologie organiche volevo sapere se questi miei sintomi così sfumati, ma comunque fastidiosi, possono essere legati a qualcosa di psicologico.
è possibile che per lo stress/ansia ho subito un dimagrimento di ben otto kg in quasi un anno?
è possibile ricondurre queste sensazioni di stordimento, debolezza, astenia, senso di sveimento, che ogni tanto avverto, ad attacchi di ansia e/o panico?
grazie per l'attenzione.
volevo un Vs. parere su alcuni disturbi che mi affliggono oramai da 7 mesi.
Breve anamnesi:
Giugno 2013 ho una colica renale dovuta ad un calcolo sito nel rene destro che espello finalmente a settembre 2013 con le dovute terapie.
Da dicembre 2013 inizio ad avere problemi digestivi piuttosto pesanti con continue eruttazioni, borborigmi situati sotto la costola destra e colon ascendente, dimagrimento di circa 2-3 kg (da 83 a 80 kg) , sonno disturbato con difficoltà ad addormentarmi e risvegli notturni, evacuazioni di feci con residui di cibo e poltacee
Eseguo varie visite: il medico di famiglia ipotizza reflusso e mi prescrive la terapia con omeprazolo a cui segue un lieve miglioramento dei sintomi;
a gennaio 2014 visita presso gastroenterologo che ribalta la diagnosi e diagnostica colon irritabile senza alcun esame strumentale con relativa terapia che non ha alcun effetto;
Aprile 2014 ai accentuano nuovamente i disturbi digestivi. cambio gastroenterologo che mi prescrive il pariet.
dopo 20 giorni di cura inizio ad avere la diarrea e dato che il gastroenterologo non voleva farmi sospendere il pariet chiedo un altro consulto ad un diverso medico il quale mi sospende la cura e mi diagnostica una disbiosi intestinale che affronto con Rifacol e probiotici e in 10 giorni la situazione rientra pur rimanendo i fastidi digestivi e al colon destro/schiena.
nel periodo gennaio 2014 - giugno 2014 continuo a scendere di peso sino ad arrivare a 75 kg.
soprattutto nell'ultimo periodo (giugno 2014) inizio ad avvertire sintomi strani che accompagnavano i fastidi al colon, quali sensazione di testa leggera, gambe deboli, senso di stordimento, difficoltà di concentrazione, tremori a gambe e braccia.
Stufo di questa situazione dove i medici consultati continuavano a dirmi che non avevo niente e si rifiutavano a farmi eseguire altri esami, prendo in mano a situazione e decido di fare degli esami
strumentali privatamente.
eseguo esami ematochimici completi che sono perfetti anche per quanto riguarda la celiachia
eseguo quindi esame feci da cui risulta un campione debolmente positivo;
segue gastroscopia totalmente negativa
segue tac addome tutto in ordine fatto salvo per dei calcoli bilaterali ai reni di piccole dimensioni.
devo ancora fare la colonscopia, ma già il radiologo mi ha detto di farla per scrupolo , ma già dalla TC si possono escludere patologie importanti.
venendo ora al quesito:
visti gli esami strumentali che quasi totalmente escludono patologie organiche volevo sapere se questi miei sintomi così sfumati, ma comunque fastidiosi, possono essere legati a qualcosa di psicologico.
è possibile che per lo stress/ansia ho subito un dimagrimento di ben otto kg in quasi un anno?
è possibile ricondurre queste sensazioni di stordimento, debolezza, astenia, senso di sveimento, che ogni tanto avverto, ad attacchi di ansia e/o panico?
grazie per l'attenzione.
[#1]
>>..questi miei sintomi così sfumati, ma comunque fastidiosi, possono essere legati a qualcosa di psicologico.<<
è molto probabile. Sarebbe il caso di fare una valutazione psicologica approfondita e prendere in considerazione l'ipotesi di somatizzazioni, ipocondria, stati d'ansia ecc. La sua difficoltà nel percepire una causa psicologica sottostante (come ad es. leggere le sue emozioni) la porta a sovrastimare sensazioni corporee del tutto normali.
>>è possibile che per lo stress/ansia ho subito un dimagrimento di ben otto kg in quasi un anno? è possibile ricondurre queste sensazioni di stordimento, debolezza, astenia, senso di svenimento, che ogni tanto avverto, ad attacchi di ansia e/o panico?<<
è possibile discriminare tutto ciò solo dopo avere fatto una valutazione psicologica.
è molto probabile. Sarebbe il caso di fare una valutazione psicologica approfondita e prendere in considerazione l'ipotesi di somatizzazioni, ipocondria, stati d'ansia ecc. La sua difficoltà nel percepire una causa psicologica sottostante (come ad es. leggere le sue emozioni) la porta a sovrastimare sensazioni corporee del tutto normali.
>>è possibile che per lo stress/ansia ho subito un dimagrimento di ben otto kg in quasi un anno? è possibile ricondurre queste sensazioni di stordimento, debolezza, astenia, senso di svenimento, che ogni tanto avverto, ad attacchi di ansia e/o panico?<<
è possibile discriminare tutto ciò solo dopo avere fatto una valutazione psicologica.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Psicologo
Gentile signore,
La sua situazione appare alquanto complessa e, nonostante l'accuratezza della sua anamnesi, richiederebbe una valutazione diretta per potere essere affrontata efficacemente. La valutazione psicologica è infatti un processo che richiede un livello d'analisi approfondito e l'utilizzo di strumenti e tecniche che non possono essere applicate a un consulto on-line. Inoltre, non è possibile fornirle una diagnosi tramite internet in quanto è vietato per legge. Detto ciò, cercherò, per quanto possibile, di rispondere alla sua domanda. In passato i sintomi fisici che non trovavano riscontro oggettivo attraverso esami strumentali venivano attribuiti a problematiche di natura psicologica (nello specifico ai disturbi somatoformi). Tuttavia, poiché ci si è resi conto che non è appropriato diagnosticare un disturbo mentale solo perché non è possibile dimostrare la causa medica di un sintomo, si è preferito utilizzare criteri differenti. Oggi, è possibile parlare di disturbi da sintomi somatici quando ci si trova in presenza di sintomi oggettivi, ovvero sintomi somatici che causano disagio, accompagnati da sentimenti e comportamenti anomali, e comportamenti adottati in risposta a tali sintomi. La presenza di un disturbo da sintomi somatici non esclude necessariamente la presenza di un disturbo organico o di un altro disturbo mentale, ragion per cui solo tramite una consulenza diretta è possibile fornire una risposta alla sua domanda. L'ansia può manifestarsi attraverso sintomi di natura fisica, che in alcuni casi possono concentrarsi nella zona addominale o nell'intestino. La sindrome del colon irritabile è una patologia associata all'ansia. Quindi, per quanto riguarda la sua domanda relativa alla possibilità che l'ansia possa causare stanchezza e sintomi di natura fisica, la risposta è affermativa. Stabilire però se anche nel suo caso specifico i sintomi fisici siano attribuibili all'ansia, non è possibile. In merito alla richiesta relativa alla perdita di peso, le rispondo che in alcuni casi può dipendere dall'ansia. Anche in questo caso però, non si può stabilire se la sua perdita di peso dipenda o meno dall'ansia senza un'accurata valutazione. Le consiglio dunque di rivolgersi direttamente a uno psicologo della sua zona, il quale, dopo aver valutato accuratamente tutti i suoi sintomi e averle somministrato gli eventuali test, le fornirà una eventuale diagnosi e le indicherà il percorso di cura più adeguato.
Cordialità
La sua situazione appare alquanto complessa e, nonostante l'accuratezza della sua anamnesi, richiederebbe una valutazione diretta per potere essere affrontata efficacemente. La valutazione psicologica è infatti un processo che richiede un livello d'analisi approfondito e l'utilizzo di strumenti e tecniche che non possono essere applicate a un consulto on-line. Inoltre, non è possibile fornirle una diagnosi tramite internet in quanto è vietato per legge. Detto ciò, cercherò, per quanto possibile, di rispondere alla sua domanda. In passato i sintomi fisici che non trovavano riscontro oggettivo attraverso esami strumentali venivano attribuiti a problematiche di natura psicologica (nello specifico ai disturbi somatoformi). Tuttavia, poiché ci si è resi conto che non è appropriato diagnosticare un disturbo mentale solo perché non è possibile dimostrare la causa medica di un sintomo, si è preferito utilizzare criteri differenti. Oggi, è possibile parlare di disturbi da sintomi somatici quando ci si trova in presenza di sintomi oggettivi, ovvero sintomi somatici che causano disagio, accompagnati da sentimenti e comportamenti anomali, e comportamenti adottati in risposta a tali sintomi. La presenza di un disturbo da sintomi somatici non esclude necessariamente la presenza di un disturbo organico o di un altro disturbo mentale, ragion per cui solo tramite una consulenza diretta è possibile fornire una risposta alla sua domanda. L'ansia può manifestarsi attraverso sintomi di natura fisica, che in alcuni casi possono concentrarsi nella zona addominale o nell'intestino. La sindrome del colon irritabile è una patologia associata all'ansia. Quindi, per quanto riguarda la sua domanda relativa alla possibilità che l'ansia possa causare stanchezza e sintomi di natura fisica, la risposta è affermativa. Stabilire però se anche nel suo caso specifico i sintomi fisici siano attribuibili all'ansia, non è possibile. In merito alla richiesta relativa alla perdita di peso, le rispondo che in alcuni casi può dipendere dall'ansia. Anche in questo caso però, non si può stabilire se la sua perdita di peso dipenda o meno dall'ansia senza un'accurata valutazione. Le consiglio dunque di rivolgersi direttamente a uno psicologo della sua zona, il quale, dopo aver valutato accuratamente tutti i suoi sintomi e averle somministrato gli eventuali test, le fornirà una eventuale diagnosi e le indicherà il percorso di cura più adeguato.
Cordialità
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le Vs. precise e puntuali risposte.
Ovviamente la mia domanda era posta in via generale.
Visto che i medici da me consultati, una volta escluse causa organiche, hanno attribuito i miei sintomi all'ansia, volevo sapere se in base alle Vs. esperienze tali sintomi fisici potevano essere la proiezione di problemi psicologici.
Proprio quanto detto dal Dott. Del Signore ha colpito un punto nevralgico.
Infatti, sono sempre stato una persona molto razionale, indipendente e distaccata e ho difficoltà ad esprimere le miei emozioni e le mie problematiche con i terzi e preferisco affrontare tutto da solo.
Dato questo mio carattere sono visto dai miei familiari come una persona molto forte su cui fare affidamento sempre e ben volentieri mi prodigo per aiutare tutti.
Per quanto riguarda l'eventuale consulto psicologico che dovrei intraprendere non ho bene le idee chiare.
Tenuto con della mia naturale ritrosia ad esternare con terzi, sopratutto estranei, i miei pensieri, come devo orientare la mia scelta.
ho letto in internet della psicoterapia cognitivo comportamentale e delle varie scuole di pensiero, ma non ho ben compreso le differenze.
Come posso aiutarmi per scegliere?
Grazie ancora e cordiali saluti.
Ovviamente la mia domanda era posta in via generale.
Visto che i medici da me consultati, una volta escluse causa organiche, hanno attribuito i miei sintomi all'ansia, volevo sapere se in base alle Vs. esperienze tali sintomi fisici potevano essere la proiezione di problemi psicologici.
Proprio quanto detto dal Dott. Del Signore ha colpito un punto nevralgico.
Infatti, sono sempre stato una persona molto razionale, indipendente e distaccata e ho difficoltà ad esprimere le miei emozioni e le mie problematiche con i terzi e preferisco affrontare tutto da solo.
Dato questo mio carattere sono visto dai miei familiari come una persona molto forte su cui fare affidamento sempre e ben volentieri mi prodigo per aiutare tutti.
Per quanto riguarda l'eventuale consulto psicologico che dovrei intraprendere non ho bene le idee chiare.
Tenuto con della mia naturale ritrosia ad esternare con terzi, sopratutto estranei, i miei pensieri, come devo orientare la mia scelta.
ho letto in internet della psicoterapia cognitivo comportamentale e delle varie scuole di pensiero, ma non ho ben compreso le differenze.
Come posso aiutarmi per scegliere?
Grazie ancora e cordiali saluti.
[#4]
Psicologo
Gentile signore,
Le differenze tra le varie psicoterapie riguardano concetti teorici e metodologici piuttosto complessi che richiederebbero una diatriba troppo ampia da poter essere affrontata in un post (si tratta infatti di concetti tecnici poco fruibili per l'utente finale). Di solito, l'indirizzo cognitivo-comportamentale risulta essere il più indicato per le problematiche connesse all'ansia.
Cordialmente
Le differenze tra le varie psicoterapie riguardano concetti teorici e metodologici piuttosto complessi che richiederebbero una diatriba troppo ampia da poter essere affrontata in un post (si tratta infatti di concetti tecnici poco fruibili per l'utente finale). Di solito, l'indirizzo cognitivo-comportamentale risulta essere il più indicato per le problematiche connesse all'ansia.
Cordialmente
[#5]
>>volevo sapere se in base alle Vs. esperienze tali sintomi fisici potevano essere la proiezione di problemi psicologici.<<
probabilmente è così, i sintomi rappresentano delle somatizzazioni legate ad una causa psicologica.
>>Come posso aiutarmi per scegliere?<<
al di là delle scuole e dei metodi, una variabile importante, anzi fondamentale, è la relazione terapeutica, che rappresenta il nucleo centrale della psicoterapia.
La possibilità di essere accolto, compreso e ascoltato sono le basi sulle quali si impianta il metodo.
>>sono sempre stato una persona molto razionale, indipendente e distaccata e ho difficoltà ad esprimere le miei emozioni e le mie problematiche con i terzi e preferisco affrontare tutto da solo.<<
spesso questo stile di personalità è correlato con la sintomatologia che lei riporta. La razionalità talvolta diventa una difesa per gestire emozioni e sentimenti complessi, chiaramente tutto questo non può prescindere dal rapporto con l'altro.
probabilmente è così, i sintomi rappresentano delle somatizzazioni legate ad una causa psicologica.
>>Come posso aiutarmi per scegliere?<<
al di là delle scuole e dei metodi, una variabile importante, anzi fondamentale, è la relazione terapeutica, che rappresenta il nucleo centrale della psicoterapia.
La possibilità di essere accolto, compreso e ascoltato sono le basi sulle quali si impianta il metodo.
>>sono sempre stato una persona molto razionale, indipendente e distaccata e ho difficoltà ad esprimere le miei emozioni e le mie problematiche con i terzi e preferisco affrontare tutto da solo.<<
spesso questo stile di personalità è correlato con la sintomatologia che lei riporta. La razionalità talvolta diventa una difesa per gestire emozioni e sentimenti complessi, chiaramente tutto questo non può prescindere dal rapporto con l'altro.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.3k visite dal 17/07/2014.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.