Ansia e paura di una nuova vita
Salve, sono Emma e ho 26 anni appena compiuti. Un anno fa, dopo il completamento dei miei studi universitari, ho deciso di partire per gli Stati Uniti, mio grande sogno da quando ero bambina. Inizialmente doveva essere solo per 6 mesi ma quasi subito mi sono innamorata di un ragazzo e deciso quindi di tornare. Sono tornata in Italia per 2 mesi per poi ripartire. Ora sono complessivamente 10 mesi che sono negli Usa ma un anno che sto col mio ragazzo. Il mio permesso di lavoro scadra' a brevissimo ed abbiamo dunque cominciato a valutare le opzioni per farmi rimanere qui, tra cui il matrimonio. E qui cominciano i miei disastri emotivi. Premetto che sono una ragazza molto emotiva e ansiosa.
Il problema piu grande per me e' la lontananza con la mia famiglia alla quale sono terribilmente legata. Mi mancano molto e il pensiero di perdere tempo che potrei trascorrere con loro mi uccide. Mi sento molto in colpa, nonostante loro mi appoggino costantemente e senza farmi pesare nulla. Piango spesso e anche quando sono felice la tristeza mi assale per ricordarmi che devo prendere una decisione al piu presto. Amo il mio ragazzo ma non so se sia giusto stravolgere la propria vita per amore.
Allo stesso tempo non capisco se il mio comportamento sia normale, se le mie continue ansie, sbalzi di umore e paure siano naturali o sintomi di un disturbo.
Grazie in anticipo per il vostro prezioso consulto e non esitate a chiedermi maggiori dettagli se necessario per l analisi della mia situazione.
Cordiali Saluti
Il problema piu grande per me e' la lontananza con la mia famiglia alla quale sono terribilmente legata. Mi mancano molto e il pensiero di perdere tempo che potrei trascorrere con loro mi uccide. Mi sento molto in colpa, nonostante loro mi appoggino costantemente e senza farmi pesare nulla. Piango spesso e anche quando sono felice la tristeza mi assale per ricordarmi che devo prendere una decisione al piu presto. Amo il mio ragazzo ma non so se sia giusto stravolgere la propria vita per amore.
Allo stesso tempo non capisco se il mio comportamento sia normale, se le mie continue ansie, sbalzi di umore e paure siano naturali o sintomi di un disturbo.
Grazie in anticipo per il vostro prezioso consulto e non esitate a chiedermi maggiori dettagli se necessario per l analisi della mia situazione.
Cordiali Saluti
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
formarsi una propria famiglia implica necessariamente un certo distacco da quella di origine.
Si tratterà di stabilire se si è pronti a un passo del genere oppure non ancora.
Per quanto riguarda l'ansia, è possibile curarla e ridimensionarla in tempi relativamente brevi, arrivando talvolta alla sua completa eliminazione.
formarsi una propria famiglia implica necessariamente un certo distacco da quella di origine.
Si tratterà di stabilire se si è pronti a un passo del genere oppure non ancora.
Per quanto riguarda l'ansia, è possibile curarla e ridimensionarla in tempi relativamente brevi, arrivando talvolta alla sua completa eliminazione.
[#2]
Gentile ragazza, con il collega concordo nel sottolineare che un certo sentimento di allarme, anche paura, il matrimonio può dare, deve perciò domandarsi se ama davvero il suo ragazzo.. poi alla distanza si può rimediare, aerei veloci , skipe telefoni.. se sposasse qui in Italia un qualsiasi uomo l distacco ci sarebbe lo stesso.... Ci pensi, il suo ragazzo cosa dice..? Il coraggio allarga la vita.
Restiamo in ascolto..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Utente,
io sono del parere che il pianto, le emozioni e i nostri dubbi/pensieri debbano essere ascoltati. Lei scrive: "Il mio permesso di lavoro scadra' a brevissimo ed abbiamo dunque cominciato a valutare le opzioni per farmi rimanere qui, tra cui il matrimonio."
L'idea del matrimonio vi è venuta in mente per aggirare l'ostacolo della Sua permanenza in USA? Se questo problema di soggiorno non ci fosse e se i Suoi documenti Le permttessero comunque di vivere e lavorare negli USA, valuterebbe l'idea di sposarsi ugualmente?
io sono del parere che il pianto, le emozioni e i nostri dubbi/pensieri debbano essere ascoltati. Lei scrive: "Il mio permesso di lavoro scadra' a brevissimo ed abbiamo dunque cominciato a valutare le opzioni per farmi rimanere qui, tra cui il matrimonio."
L'idea del matrimonio vi è venuta in mente per aggirare l'ostacolo della Sua permanenza in USA? Se questo problema di soggiorno non ci fosse e se i Suoi documenti Le permttessero comunque di vivere e lavorare negli USA, valuterebbe l'idea di sposarsi ugualmente?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Gentili Dottori vi ringrazio molto per le Vostre utili risposte.
Sicuramente in una situazione normale no, non prenderei in considerazione un matrimonio dopo solo un anno seppur di convivenza. Se pero' ad esempio la mia famiglia si trasferisse qui avrei molti meno problemi. Ammetto di non essere coraggiosa quando si tratta di relazioni, motivo per il quale ho sempre lasciato I miei ragazzi. Ho avuto 2 storie importanti di 3 e 2 anni che ho terminato perche stufa di loro nonostante abbiano continuato ad amarmi e cercarmi anke dopo. Ho molta sfiducia negli uomini, dubito molto di loro, mi attacco al loro passato per rinfacciarglielo e sono lunatica nella relazione. Ovvio, so eessere anche dolce e piena di attenzioni ma le mie insicurezze mi fanno sempre mettere le mani avanti. Ecco perchè ho paura di investire cosi' tanto su qualcuno, non mi fido di me stessa prima di tutto ed e' ovvio ke questo mio comportamento non sia normale. Vorrei riuscire ad essere piu razionale e non lasciarmi prendere dalle mie paranoie ogni volta. Vorrei poter andare da uno psicologo/psichiatra (non so quale sarebbe piu adatto)ma al momento non dispongo di denaro sufficiente. C'e' una qualche possibilita' che possa aiutarmi da sola?
Grazie ancora per l' attenzione e il sostegno datomi.
Distinti Saluti
Sicuramente in una situazione normale no, non prenderei in considerazione un matrimonio dopo solo un anno seppur di convivenza. Se pero' ad esempio la mia famiglia si trasferisse qui avrei molti meno problemi. Ammetto di non essere coraggiosa quando si tratta di relazioni, motivo per il quale ho sempre lasciato I miei ragazzi. Ho avuto 2 storie importanti di 3 e 2 anni che ho terminato perche stufa di loro nonostante abbiano continuato ad amarmi e cercarmi anke dopo. Ho molta sfiducia negli uomini, dubito molto di loro, mi attacco al loro passato per rinfacciarglielo e sono lunatica nella relazione. Ovvio, so eessere anche dolce e piena di attenzioni ma le mie insicurezze mi fanno sempre mettere le mani avanti. Ecco perchè ho paura di investire cosi' tanto su qualcuno, non mi fido di me stessa prima di tutto ed e' ovvio ke questo mio comportamento non sia normale. Vorrei riuscire ad essere piu razionale e non lasciarmi prendere dalle mie paranoie ogni volta. Vorrei poter andare da uno psicologo/psichiatra (non so quale sarebbe piu adatto)ma al momento non dispongo di denaro sufficiente. C'e' una qualche possibilita' che possa aiutarmi da sola?
Grazie ancora per l' attenzione e il sostegno datomi.
Distinti Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 16/07/2014.
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