Abuso infantile ed altro
Buongiorno,
vorrei chiedere il vostro parere su due questioni per cui sono in dubbio.
Da bambina, intorno ai 4-5 anni, ero un pò nervosa così fui portata da un neuropsichiatra infantile che mi trovò sana. Dato che il mio nervosismo non cessava (la causa erano i litigi tra i miei) mia madre mi portò da un pediatra, uno nuovo, un uomo sui 50 anni circa. Gli fece presente la questione e lui disse che voleva visitarmi da sola. Mi fece spogliare restando con slip e magliettina, mi misurò l'altezza, il peso. Mi fece delle domande tra cui se qualcuno mi aveva mai "toccata lì" e nel chiederlo poggiò la sua mano sui miei genitali. Io dissi di no. La cosa durò pochi secondi. Io sapevo che lui aveva fatto una cosa che non doveva fare... cmq non dissi niente a nessuno. Tornai sempre da lui fino ai 10 anni, ma tutte le volte successive fece restare anche mia madre. A 10 anni mentre ero stesa sul lettino, lui, con tutto che era presente mia madre, mi abbassò gli slip. Disse qualcosa tipo che stavo crescendo... io guardai mia madre che sembrava non aver dato peso al gesto. Fu l'ultima volta perchè dissi a mia madre che non volevo più il pediatra ma il medico degli adulti. Non dissi che era per questo motivo, dissi che ormai ero grande e così non mi portò più da lui.
Questo, soprattutto quella cosa che ha fatto a 5 anni, è un abuso sessuale?
Per me si, sono cresciuta con l'idea di aver subito un abuso sessuale da quella persona. Cmq non sono più stata la stessa nel senso che il sesso è diventato il mio argomento centrale, parlavo sempre di sesso.
Poi c'è un altro fatto che mi riguarda in un altro modo.
Quando avevo 11 anni è venuto in vacanza con noi un bambino, figlio di amici... (i genitori non c'erano). Lui aveva 5-6 anni. Era un bambino estremamente precoce, parlava sempre di sesso, anche con termini molto volgari. Il pomeriggio avevamo l'abitudine di riposare, gli altri dormivano. Noi stavamo nella stessa stanza, in due letti. Io lo invitavo sempre nel mio letto, lui si stendeva da solo su di me. Ma io lo invitavo a toccarmi dappertutto e lui lo faceva con molta naturalezza e diceva sempre una gran quantità di parole volgari. Questo si è ripetuto per tutta la vacanza, ovviamente nessuno ci ha mai visti se non stesi uno accanto all'altra, quindi non dando alcun peso alla cosa. Appena sentivo qualcuno lo facevo allontanare.
Questo che ho fatto io può avergli creato dei problemi? Non ci siamo più rivisti. Mi dispiace l'idea che può aver maturato da grande, di me, come di qualcuna che lo ha abusato o qualcosa del genere. Io non l'ho mai neanche sfiorato, mi facevo solo toccare, molto eccitata da quelle parole che usava... e cmq avevo 11 anni.
Fatemi sapere... grazie, cordiali saluti.
vorrei chiedere il vostro parere su due questioni per cui sono in dubbio.
Da bambina, intorno ai 4-5 anni, ero un pò nervosa così fui portata da un neuropsichiatra infantile che mi trovò sana. Dato che il mio nervosismo non cessava (la causa erano i litigi tra i miei) mia madre mi portò da un pediatra, uno nuovo, un uomo sui 50 anni circa. Gli fece presente la questione e lui disse che voleva visitarmi da sola. Mi fece spogliare restando con slip e magliettina, mi misurò l'altezza, il peso. Mi fece delle domande tra cui se qualcuno mi aveva mai "toccata lì" e nel chiederlo poggiò la sua mano sui miei genitali. Io dissi di no. La cosa durò pochi secondi. Io sapevo che lui aveva fatto una cosa che non doveva fare... cmq non dissi niente a nessuno. Tornai sempre da lui fino ai 10 anni, ma tutte le volte successive fece restare anche mia madre. A 10 anni mentre ero stesa sul lettino, lui, con tutto che era presente mia madre, mi abbassò gli slip. Disse qualcosa tipo che stavo crescendo... io guardai mia madre che sembrava non aver dato peso al gesto. Fu l'ultima volta perchè dissi a mia madre che non volevo più il pediatra ma il medico degli adulti. Non dissi che era per questo motivo, dissi che ormai ero grande e così non mi portò più da lui.
Questo, soprattutto quella cosa che ha fatto a 5 anni, è un abuso sessuale?
Per me si, sono cresciuta con l'idea di aver subito un abuso sessuale da quella persona. Cmq non sono più stata la stessa nel senso che il sesso è diventato il mio argomento centrale, parlavo sempre di sesso.
Poi c'è un altro fatto che mi riguarda in un altro modo.
Quando avevo 11 anni è venuto in vacanza con noi un bambino, figlio di amici... (i genitori non c'erano). Lui aveva 5-6 anni. Era un bambino estremamente precoce, parlava sempre di sesso, anche con termini molto volgari. Il pomeriggio avevamo l'abitudine di riposare, gli altri dormivano. Noi stavamo nella stessa stanza, in due letti. Io lo invitavo sempre nel mio letto, lui si stendeva da solo su di me. Ma io lo invitavo a toccarmi dappertutto e lui lo faceva con molta naturalezza e diceva sempre una gran quantità di parole volgari. Questo si è ripetuto per tutta la vacanza, ovviamente nessuno ci ha mai visti se non stesi uno accanto all'altra, quindi non dando alcun peso alla cosa. Appena sentivo qualcuno lo facevo allontanare.
Questo che ho fatto io può avergli creato dei problemi? Non ci siamo più rivisti. Mi dispiace l'idea che può aver maturato da grande, di me, come di qualcuna che lo ha abusato o qualcosa del genere. Io non l'ho mai neanche sfiorato, mi facevo solo toccare, molto eccitata da quelle parole che usava... e cmq avevo 11 anni.
Fatemi sapere... grazie, cordiali saluti.
[#1]
Psicologo
Gentile signora,
L'argomento da lei proposto è alquanto spinoso e controverso. Persino per gli specialisti della salute mentale può risultare difficile formulare un parere in merito a un presunto abuso, avvenuto peraltro molti anni prima. I ricordi delle prima fasi di vita possono infatti apparire poco nitidi e dare adito a interpretazioni personali inadeguate. Può darsi che il pediatra abbia realmente voluto accertarsi che lei non avesse subito un abuso. La prassi solitamente prevede che il bambino venga interrogato senza i genitori (ciò potrebbe spiegare perché le ha chiesto di restare da sola con lui). Di solito però si limita ad alcune domande per poi eventualmente passare, in caso di sospetto abuso, a indagini di altra natura. Trattandosi di un medico è possibile che, magari per un eccesso di zelo, abbia voluto sincerarsi che non ci fossero tracce evidenti di abuso sul suo corpo e per questo le abbia controllato i genitali. Nel corso del tempo è possibile che lei abbia interpretato il gesto come abuso e che da ciò sia dipeso il suo disagio. Tuttavia è difficile esprimersi in merito e se lei prova ancora disagio per l'accaduto le suggerisco una consulenza psicologica di persona, in modo da analizzare più accuratamente i dettagli di quel gesto e, soprattutto, le ripercussioni che ha avuto sulla sua vita.
Per quanto riguarda l'episodio avvenuto intorno ai 10 anni, se sua madre non gli ha dato peso e perché magari era un normale controllo. Anche in questo caso è possibile che sia lei a dare una interpretazione "sessuale" a quello che potrebbe essere un semplice controllo medico. D'altronde i genitali fanno parte del corpo e necessitano, come tutto il resto, di essere controllati. In particolar modo durante lo sviluppo, i controlli regolari possono essere utili a individuare eventuali anomalie e a intervenire per tempo.
Per quanto riguarda l'interesse precoce per la sessualità è opportuno tenere conto che si tratta di una tappa fisiologica della crescita. Nel momento in cui ci si accorge di avere dei genitali siamo infatti portati a esplorarli, a confrontarli e a sottolineare eventuali analogie o differenze. L'esplorazione sessuale infantile è dunque una sorta di gioco che consente alle persone di conoscere il proprio corpo. A volte questi giochi coinvolgono altre persone e finché si tratta di altri bambini di solito non c'è nulla di problematico (almeno che non s'incorra in attività sessuali esplicite). Il problema sorge quando sono gli adulti a intervenire, offrendo stimolazioni o coinvolgendo i bambini in attività e situazioni inadeguate al loro livello di sviluppo. Non dia troppo peso a quello che è successo con l'altro bambino.
Cordialità
L'argomento da lei proposto è alquanto spinoso e controverso. Persino per gli specialisti della salute mentale può risultare difficile formulare un parere in merito a un presunto abuso, avvenuto peraltro molti anni prima. I ricordi delle prima fasi di vita possono infatti apparire poco nitidi e dare adito a interpretazioni personali inadeguate. Può darsi che il pediatra abbia realmente voluto accertarsi che lei non avesse subito un abuso. La prassi solitamente prevede che il bambino venga interrogato senza i genitori (ciò potrebbe spiegare perché le ha chiesto di restare da sola con lui). Di solito però si limita ad alcune domande per poi eventualmente passare, in caso di sospetto abuso, a indagini di altra natura. Trattandosi di un medico è possibile che, magari per un eccesso di zelo, abbia voluto sincerarsi che non ci fossero tracce evidenti di abuso sul suo corpo e per questo le abbia controllato i genitali. Nel corso del tempo è possibile che lei abbia interpretato il gesto come abuso e che da ciò sia dipeso il suo disagio. Tuttavia è difficile esprimersi in merito e se lei prova ancora disagio per l'accaduto le suggerisco una consulenza psicologica di persona, in modo da analizzare più accuratamente i dettagli di quel gesto e, soprattutto, le ripercussioni che ha avuto sulla sua vita.
Per quanto riguarda l'episodio avvenuto intorno ai 10 anni, se sua madre non gli ha dato peso e perché magari era un normale controllo. Anche in questo caso è possibile che sia lei a dare una interpretazione "sessuale" a quello che potrebbe essere un semplice controllo medico. D'altronde i genitali fanno parte del corpo e necessitano, come tutto il resto, di essere controllati. In particolar modo durante lo sviluppo, i controlli regolari possono essere utili a individuare eventuali anomalie e a intervenire per tempo.
Per quanto riguarda l'interesse precoce per la sessualità è opportuno tenere conto che si tratta di una tappa fisiologica della crescita. Nel momento in cui ci si accorge di avere dei genitali siamo infatti portati a esplorarli, a confrontarli e a sottolineare eventuali analogie o differenze. L'esplorazione sessuale infantile è dunque una sorta di gioco che consente alle persone di conoscere il proprio corpo. A volte questi giochi coinvolgono altre persone e finché si tratta di altri bambini di solito non c'è nulla di problematico (almeno che non s'incorra in attività sessuali esplicite). Il problema sorge quando sono gli adulti a intervenire, offrendo stimolazioni o coinvolgendo i bambini in attività e situazioni inadeguate al loro livello di sviluppo. Non dia troppo peso a quello che è successo con l'altro bambino.
Cordialità
[#2]
Ex utente
Se le cose stanno come dice, che lui, essendo un medico aveva tutto il diritto di toccarmi o guardare... allora al mondo esistono davvero migliaia di abusi sessuali che nessuno ha mai denunciato.
Io mi sono sentita immediatamente ferita, molto ferita e umiliata. Sul momento stesso. Sia a 5 che a 10. Infatti non sono più stata la stessa.
Ed ho vissuto con tutto il peso di un abuso infantile.
Io ero nervosa per i bisticci dei miei... cosa c'entrava toccarmi lì a 5 anni?
Per me era un pedofilo.
Ormai sarà morto.
Mia madre era sprovveduta.
Voleva farmi visitare dal suo ginecologo a 13 anni, dopo le mestruazioni. Per fortuna che almeno quello aveva buon senso. Disse che ero una bambina e se ne riparlava dopo il primo rapporto.
Per quanto riguarda l'altra situazione, tanto meglio così.
Se possibile, vorrei avere anche il parere di una donna, grazie.
Io mi sono sentita immediatamente ferita, molto ferita e umiliata. Sul momento stesso. Sia a 5 che a 10. Infatti non sono più stata la stessa.
Ed ho vissuto con tutto il peso di un abuso infantile.
Io ero nervosa per i bisticci dei miei... cosa c'entrava toccarmi lì a 5 anni?
Per me era un pedofilo.
Ormai sarà morto.
Mia madre era sprovveduta.
Voleva farmi visitare dal suo ginecologo a 13 anni, dopo le mestruazioni. Per fortuna che almeno quello aveva buon senso. Disse che ero una bambina e se ne riparlava dopo il primo rapporto.
Per quanto riguarda l'altra situazione, tanto meglio così.
Se possibile, vorrei avere anche il parere di una donna, grazie.
[#3]
Cara ragazza,
perchè sente il bisogno della risposta da una figura femminile? pensa che l'interpretrazione del suo dolore potrebbe essere diversa? di essere maggiormente compresa? forse dovrebbe analizzare anche questa sua sfiducia nei confronti degli uomini. Le vorrei dire che il consulto on line ha i suoi limiti sia per ovvi motivi pratici sia per questioni deontologiche. La questione che ci pone, come le diceva il collega con il quale mi trovo d'accordo su tutta la linea, è complessa e ritengo che, se ancora dopo tanti anni, le riverbera così tanto sull'esistenza, andrebbe trattata in un rapporto via à vis con uno psicoterapeuta della sua città. Qui più che dirle che una bimba di 5 anni è difficile che abbia già una connotazione peccaminosa e abusante di un gesto come quello fatto dal pediatra e che milioni di bimbi nel mondo ad una certa età, in avanscoperta del proprio corpo, si stofinano tra di loro non possiamo. Poi sta alla sua sensibilità e alla sua impellenza decidere se approfondire i suoi ricordi dell'epoca. Io glielo consiglio vivamente in modo da finalmente liberarsi da questo dubbio.
Le faccio tanti tanti auguri e ci riscriva pure se lo ritiene opportuno.
Noi ci siamo.
perchè sente il bisogno della risposta da una figura femminile? pensa che l'interpretrazione del suo dolore potrebbe essere diversa? di essere maggiormente compresa? forse dovrebbe analizzare anche questa sua sfiducia nei confronti degli uomini. Le vorrei dire che il consulto on line ha i suoi limiti sia per ovvi motivi pratici sia per questioni deontologiche. La questione che ci pone, come le diceva il collega con il quale mi trovo d'accordo su tutta la linea, è complessa e ritengo che, se ancora dopo tanti anni, le riverbera così tanto sull'esistenza, andrebbe trattata in un rapporto via à vis con uno psicoterapeuta della sua città. Qui più che dirle che una bimba di 5 anni è difficile che abbia già una connotazione peccaminosa e abusante di un gesto come quello fatto dal pediatra e che milioni di bimbi nel mondo ad una certa età, in avanscoperta del proprio corpo, si stofinano tra di loro non possiamo. Poi sta alla sua sensibilità e alla sua impellenza decidere se approfondire i suoi ricordi dell'epoca. Io glielo consiglio vivamente in modo da finalmente liberarsi da questo dubbio.
Le faccio tanti tanti auguri e ci riscriva pure se lo ritiene opportuno.
Noi ci siamo.
[#4]
Psicologo
Gentile signora,
Credo che abbia frainteso ciò che le ho scritto. In primo luogo io non le ho mai scritto che il medico avesse il diritto di toccarla; questa è una sua interpretazione. Io le ho semplicemente scritto che magari il pediatra pensava che lei fosse stata abusata e, per eccesso di zelo, abbia voluto verificare. Se ciò sia stato deontologicamente scorretto o meno, non spetta a me stabilirlo.
Capisco che ciò possa averle causato disagio in quanto non sono gli eventi in sé, ma piuttosto la nostra rappresentazione di essi a stabilire l'impatto che avranno sulla nostra vita. Proprio per questo le ho suggerito una consulenza psicologica che possa aiutarla a superare questa situazione.
Se lei ritiene che questo evento possa averla sconvolta e fatta sentire umiliata, a maggior ragione dovrebbe valutare l'idea di una consulenza. Credo che abbia fatto bene a esporre il suo disagio e credo anche che se si è sentita pronta a parlarne, forse è pronta anche per cercare di superarlo e guardare avanti. Lei che ne pensa?
Cordialmente
Credo che abbia frainteso ciò che le ho scritto. In primo luogo io non le ho mai scritto che il medico avesse il diritto di toccarla; questa è una sua interpretazione. Io le ho semplicemente scritto che magari il pediatra pensava che lei fosse stata abusata e, per eccesso di zelo, abbia voluto verificare. Se ciò sia stato deontologicamente scorretto o meno, non spetta a me stabilirlo.
Capisco che ciò possa averle causato disagio in quanto non sono gli eventi in sé, ma piuttosto la nostra rappresentazione di essi a stabilire l'impatto che avranno sulla nostra vita. Proprio per questo le ho suggerito una consulenza psicologica che possa aiutarla a superare questa situazione.
Se lei ritiene che questo evento possa averla sconvolta e fatta sentire umiliata, a maggior ragione dovrebbe valutare l'idea di una consulenza. Credo che abbia fatto bene a esporre il suo disagio e credo anche che se si è sentita pronta a parlarne, forse è pronta anche per cercare di superarlo e guardare avanti. Lei che ne pensa?
Cordialmente
[#5]
Ex utente
Non è la prima volta che ne parlo, ne ho parlato milioni di volte in tutti questi anni, con amici, partner, a volte pure online con sconosciuti e infine anche con i miei.
Se ciò che conta è la percezione personale, a maggior ragione, certi comportamenti andrebbero adottati (anche qualora giustificati e il mio non lo era neanche lontanamente) con estrema cautela.
Perchè traumatizzare così una bambina? Con questa superficialità e stupidità?
Perchè non limitarsi ad una semplice domanda, visto che non c'era neanche il pretesto di poter supporre una situazione del genere? Ma la risposta me la sono ampiamente data.
Io sapevo perfettamente che in quel posto gli estranei non dovevano toccarmi, non mi chieda come facevo a saperlo perchè non so rispondere, lo sapevo. E me ne sono resa ben conto dalle sensazioni sgradevoli che ho provato, di totale prevaricazione. Purtroppo ho conservato dei ricordi fotografici (dei video, possiamo dire) di quelle situazioni.
Ci tenevo a sentire due pareri di sesso diverso. Se mi avesse risposto prima una donna, avrei chiesto il parere di un uomo e mi avrebbe chiesto perchè tanta sfiducia nei confronti delle donne.
Riguardo l'altra questione, so che tra bambini non è un problema ma la differenza di età mi lasciava cmq nel dubbio.
Grazie ad entrambi, cordiali saluti.
Se ciò che conta è la percezione personale, a maggior ragione, certi comportamenti andrebbero adottati (anche qualora giustificati e il mio non lo era neanche lontanamente) con estrema cautela.
Perchè traumatizzare così una bambina? Con questa superficialità e stupidità?
Perchè non limitarsi ad una semplice domanda, visto che non c'era neanche il pretesto di poter supporre una situazione del genere? Ma la risposta me la sono ampiamente data.
Io sapevo perfettamente che in quel posto gli estranei non dovevano toccarmi, non mi chieda come facevo a saperlo perchè non so rispondere, lo sapevo. E me ne sono resa ben conto dalle sensazioni sgradevoli che ho provato, di totale prevaricazione. Purtroppo ho conservato dei ricordi fotografici (dei video, possiamo dire) di quelle situazioni.
Ci tenevo a sentire due pareri di sesso diverso. Se mi avesse risposto prima una donna, avrei chiesto il parere di un uomo e mi avrebbe chiesto perchè tanta sfiducia nei confronti delle donne.
Riguardo l'altra questione, so che tra bambini non è un problema ma la differenza di età mi lasciava cmq nel dubbio.
Grazie ad entrambi, cordiali saluti.
[#6]
Cara ragazza,
"..Io sapevo perfettamente che in quel posto gli estranei non dovevano toccarmi, non mi chieda come facevo a saperlo perchè non so rispondere, lo sapevo.."
I bimbi sono sensibili, delle spugne che assorbono. Le era stata messa dentro questa cosa, non ricorda come, non ricorda da chi, non ricorda perchè e, chiaramente, non ricorda neanche con che colore emotivo. Credo che un percorso psicoterapeutico dovrebbe partire da qui.
Le faccio tanti auguri e ci riscriva se lo desidera. Ci farà davvero piacere leggerla.
"..Io sapevo perfettamente che in quel posto gli estranei non dovevano toccarmi, non mi chieda come facevo a saperlo perchè non so rispondere, lo sapevo.."
I bimbi sono sensibili, delle spugne che assorbono. Le era stata messa dentro questa cosa, non ricorda come, non ricorda da chi, non ricorda perchè e, chiaramente, non ricorda neanche con che colore emotivo. Credo che un percorso psicoterapeutico dovrebbe partire da qui.
Le faccio tanti auguri e ci riscriva se lo desidera. Ci farà davvero piacere leggerla.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 14/07/2014.
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