Insicurezza e senso dell' abbandono
Salve, sono una ragazza di 19 anni e gentilmente chiedo aiuto per ritrovare la serenità e il coraggio di affrontare i cambiamenti. Le mie più grandi paure sono,infatti, quelle di fallire e di essere rifiutata. So bene che tutti hanno le mie stesse paure, solo che come le vivo io non mi permettono di vivere felicemente, anzi a essere sinceri mi immobilizzano. In passato ho subito violenze psicologiche e fisiche da parte di alcuni insegnanti e compagni di classe. Alle medie le umiliazioni erano dovute all’aspetto fisico, ero la cosiddetta “cessa”, ai comportamenti infantili e al fatto che non sono italiana. In questi anni ho imparato a badare a me stessa,senza chiedere niente a nessuno, anche perché i miei genitori non vedevano e non vedono la mia sofferenza. Alle superiori la situazione non migliorò alcuni insegnanti iniziarono ad avere attenzioni morbose nei miei confronti e quando ebbi il coraggio di parlare con gli “adulti” mi diedero tutti contro. Mi punirono rendendo tutto il percorso scolastico del liceo un vero inferno. Uscì dalla quinta distrutta ed amareggiata, fecero, infatti, di tutto per farmi uscire con il 62 ( non ero un genio ma neanche da 62) falsificando le prove e andando così meno ai principi di lealtà e giustizia. Mi umiliarono e furono per questo fortemente criticati. Avrei dovuto denunciarli creando uno scandalo nazionale,ma non dissi nulla perché ero stanca…stanca di parlare inutilmente e anche perché avevo problemi fisici gravi. Tutto ciò mi buttò a terra anche perché tutti i miei sogni andarono in frantumi… Mi incolpai di tutto, sapevo che non era così.Ora è passato un anno da quei terribili momenti, ma ancora adesso ne porto le conseguenze…non riesco ad avere fiducia nelle mie capacità e ho perso fiducia anche negli altri, soprattutto genitori, possibili fidanzati e tutti coloro che mi stanno vicino perché ho paura che mi tradiscano e per paura che vedendo il marcio di me mi abbandonino. Perché dentro di me si nasconde una persona cattiva ed egoista. Mi vergogno a dirlo, ma è la verità: uso le persone dell’ altro sesso per compensare i miei vuoti interiori . Nessuno sa dei miei penosi intrallazzi ( mi giro e rigiro anche 7 ragazzi contemporaneamente ). Non riesco a smettere perché bene o male ho attenzioni che nessuno mi dà e che ho sempre ricercato...per pochi istanti mi sento importante per qualcuno. Solo che di fronte al sentimento non so come comportami e quindi scappo. Ho infatti paura dell’ abbandono (come i miei veri genitori hanno fatto) e per paura che mi abbandonino loro li lascio prima io. Di fronte a questo dolore mi rinchiudo in me stessa, sto settimane intere a non uscire da casa perché provo ribrezzo e perché sento tutto il mondo contro. Ciò non avviene se sono fuori casa ( sono stata tre mesi in Inghilterra da sola) … divento la persona più felice di questa terra perché mi sento libera. Solo che non so cosa siano le emozioni e non so esprimerle, da piccola ogni emozione era vietata e repressa… ma allo stesso tempo non voglio che gli altri continuino a pensare che sia la femme fatal irrangiungibile. È piuttosto evidente che sia legata ai giudizi degli altri, ma come fare altrimenti ? se non altro per conoscere te stessa ti affidi agli altri. Dicono che la felicità sta nell’ amare e nell’ amarsi e ci significa essere se stessi…ora mi chiedo se metto maschere mi sento gratificata è quindi giusto che vada avanti in questo momento di profondo dolore e visto che non so più chi sono ? Forse davvero sono solo una stupida bambina che non sa come gira il mondo… che vive tutto come un attacco personale e che crede di doversi difendersi dal mondo scappando ogni volta …. e mentre la mia immagine crolla il mondo va avanti. So che devo trovare la forza in me, ma vorrei “qualcosa” che sia un sorriso, un insulto o due righe di conforto da una persona esperta. Spero che prendiate in considerazione la mia lettera…grazie di tutto.
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Gentile ragazza, c'è tanto dolore nella sua lettera, e tanta sensibilità.. vorrei aiutarla a pensare che dai periodi peggiori lei è uscita e da sola, ora è comprensibile che lei abbia trovato questa " medicina" per rassicurarsi e avere attenzioni.. ma vede anche lei che non è la soluzione, perchè la priva della capacità di fidarsi, di andare avanti, costruttivamente.. Provi a pensare se sia possibile prendere contatto con uno psicoterapeuta nella struttura pubblica, per essere finalmente compresa e accolta e così poter ripartire più forte. Spero che lei abbia un progetto in testa ,di studio e di lavoro, cerchi di essere concreta e costruttiva, un passo ogni giorno per approdare ad un lavoro interessante e possibile..fonte di libertà e di autostima..
Spero che si voglia bene e mi ascolti..restiamo qui e facciamo il tifo per lei..
Spero che si voglia bene e mi ascolti..restiamo qui e facciamo il tifo per lei..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Utente,
in questa mail Lei è molto lucida, anche nel riconoscere che non sa come fare per risolvere questo problema.
Che ne dice di lasciarsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta, tollerando la paura dell'abbandono?
in questa mail Lei è molto lucida, anche nel riconoscere che non sa come fare per risolvere questo problema.
Che ne dice di lasciarsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta, tollerando la paura dell'abbandono?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Gentili dottoresse innanzitutto grazie per l'immediata e cortese risposta. Non ho progetti particolari per il futuro, non perché non ho idee bensì perché non so se riuscirò a portarli avanti. In futuro vorrei diventare una nutrizionista che lavora all'estero, una mamma e una persona di grande cultura. L'unico problema che incide molto su tutti gli aspetti é che sono una persona eclettica anzi troppo eclettica. Fin da bambina ho amato la cultura e mi sono sempre informata su tutto in modo ossessivo... Quindi ora mi trovo con tante piccole curiosità e "nessuna" passione reale. Cercherò comunque vada di portare avanti i miei "sogni" e sarò ancor più motivata sapendo che ci sarà qualcuno a fare il tifo per me. Ovviamente anche io, anche se come semplice utente, farò tifo per voi, dottori e dottoresse che vi mettete al servizio degli altri !!! Grazie del vostro aiuto
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Cara ragazza,
"In futuro vorrei diventare una nutrizionista che lavora all'estero, una mamma e una persona di grande cultura"
sembra che un sogno lo abbia, Lo persegua con determinazione. Sta crescendo e, a differenza di tanti altri della sua stessa età, si rende conto dei suoi "deragliamenti" rispetto ad una meta che forse ancora non è riuscita a ben prefiggersi ma che è dentro di lei.
Si faccia aiutare da uno psicoterapeuta della sua città a ben guardarsi dentro.
Ce la può fare. Basta volerlo e basta comprendere che si può avere bisogno di aiuto per volerlo.
Le faccio tanti auguri.
"In futuro vorrei diventare una nutrizionista che lavora all'estero, una mamma e una persona di grande cultura"
sembra che un sogno lo abbia, Lo persegua con determinazione. Sta crescendo e, a differenza di tanti altri della sua stessa età, si rende conto dei suoi "deragliamenti" rispetto ad una meta che forse ancora non è riuscita a ben prefiggersi ma che è dentro di lei.
Si faccia aiutare da uno psicoterapeuta della sua città a ben guardarsi dentro.
Ce la può fare. Basta volerlo e basta comprendere che si può avere bisogno di aiuto per volerlo.
Le faccio tanti auguri.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 14/07/2014.
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