Profondo odio e rancore nei riguardi dei suoceri: consigli?
Buongiorno
Sono un ragazzo di 24 anni ed ho un problema da circa 3 anni alquanto deprimente, e ben noto a molti partner: la famiglia della mia fidanzata, in special modo suo padre!
Apparentemente potrebbe sembrare la solita situazione banale vista e rivista, ma posso garantire che non è così, assolutamente!
Ho conosciuto 4 anni fa la mia attuale fidanzata, persona per la quale nutro un amore ed un rispetto unici, e posso dire di essere stato altrettanto fortunato da essere pienamente corrisposto. Tuttavia la poverina non potendo mai immaginare a che livelli potessero realmente arrivare i suoi genitori, me li presentò circa 3 anni fa, dunque dopo quasi un anno di fidanzamento. Il modo in cui ci conoscemmo fu (non per mia scelta o colpa) bizzarro: la sostituzione di una ruota forata della mia auto, che il dissesto urbano presente in tutta la città provocò proprio in prossimità della sua abitazione. Sebbene io stessi provvedendo pienamente da solo a risolvere il problema lei preferì ugualmente entrare in casa e farmi aiutare dai suoi genitori, cosa sulla quale io non ero assolutamente d'accordo, tuttavia così fu e dovetti prenderne atto. Li conobbi suo padre, che mi cambiò gentilmente lo pneumatico forato con gli appositi strumenti in 15 minuti ed io ringraziai ed uscimmo. Da quel giorno iniziarono a farle pressioni (e anche ricatti) sull'invitarmi praticamente di continuo a casa loro per pranzi, cene e ricorrenze varie, e per una persona come me la situazione stava diventando già invadente, ma aggiungo che per me era solo un piacere.
Tuttavia in quel periodo io e la mia fidanzata avevamo liti molto spesso, ma solo per motivi personali: alcune bugie da parte di lei ai miei danni che io non lasciavo impunite e che scaturivano in litigi, a volte anche violenti (intendo urla sia chiaro).
Fino a quando un giorno la lite avvenne a telefono, e tardando a pranzo la madre sentì che stavamo litigando per l'ennesima volta, così il padre intervenne inveendomi contro e aggredendomi volgarmente a telefono, fu una giornata schifosa! La cosa più brutta però non è stata la lite in se, ma l'opinione che lui aveva di me. Ora, io sono figlio di due medici, sono una persona educata e anche ricca e lui per una ruota bucata mi aveva etichettato dal primo istante come un pecoraro, un venditore di provole, un pezzente, una persona senza titolo di studio adeguato (quando veramente esco dal liceo classico e sono quasi laureato) e tante altre offese ancora che si sono perpetrate negli anni fino a quando recentemente non ho detto basta chiedendo esplicitamente alla mia fidanzata di non farmeli più vedere fino a quando avranno vita!
Io sono una persona orgogliosa, ma sono anche affranta dalle offese subite e dalla pessima opinione che in tutta la mia vita SOLO i genitori della mia compagna hanno avuto di me, avete qualche consiglio su come possa vivere al meglio questo stato d'animo? Come dimenticare quest'umiliazione per vivere meglio con la mia lei?
Grazie
Sono un ragazzo di 24 anni ed ho un problema da circa 3 anni alquanto deprimente, e ben noto a molti partner: la famiglia della mia fidanzata, in special modo suo padre!
Apparentemente potrebbe sembrare la solita situazione banale vista e rivista, ma posso garantire che non è così, assolutamente!
Ho conosciuto 4 anni fa la mia attuale fidanzata, persona per la quale nutro un amore ed un rispetto unici, e posso dire di essere stato altrettanto fortunato da essere pienamente corrisposto. Tuttavia la poverina non potendo mai immaginare a che livelli potessero realmente arrivare i suoi genitori, me li presentò circa 3 anni fa, dunque dopo quasi un anno di fidanzamento. Il modo in cui ci conoscemmo fu (non per mia scelta o colpa) bizzarro: la sostituzione di una ruota forata della mia auto, che il dissesto urbano presente in tutta la città provocò proprio in prossimità della sua abitazione. Sebbene io stessi provvedendo pienamente da solo a risolvere il problema lei preferì ugualmente entrare in casa e farmi aiutare dai suoi genitori, cosa sulla quale io non ero assolutamente d'accordo, tuttavia così fu e dovetti prenderne atto. Li conobbi suo padre, che mi cambiò gentilmente lo pneumatico forato con gli appositi strumenti in 15 minuti ed io ringraziai ed uscimmo. Da quel giorno iniziarono a farle pressioni (e anche ricatti) sull'invitarmi praticamente di continuo a casa loro per pranzi, cene e ricorrenze varie, e per una persona come me la situazione stava diventando già invadente, ma aggiungo che per me era solo un piacere.
Tuttavia in quel periodo io e la mia fidanzata avevamo liti molto spesso, ma solo per motivi personali: alcune bugie da parte di lei ai miei danni che io non lasciavo impunite e che scaturivano in litigi, a volte anche violenti (intendo urla sia chiaro).
Fino a quando un giorno la lite avvenne a telefono, e tardando a pranzo la madre sentì che stavamo litigando per l'ennesima volta, così il padre intervenne inveendomi contro e aggredendomi volgarmente a telefono, fu una giornata schifosa! La cosa più brutta però non è stata la lite in se, ma l'opinione che lui aveva di me. Ora, io sono figlio di due medici, sono una persona educata e anche ricca e lui per una ruota bucata mi aveva etichettato dal primo istante come un pecoraro, un venditore di provole, un pezzente, una persona senza titolo di studio adeguato (quando veramente esco dal liceo classico e sono quasi laureato) e tante altre offese ancora che si sono perpetrate negli anni fino a quando recentemente non ho detto basta chiedendo esplicitamente alla mia fidanzata di non farmeli più vedere fino a quando avranno vita!
Io sono una persona orgogliosa, ma sono anche affranta dalle offese subite e dalla pessima opinione che in tutta la mia vita SOLO i genitori della mia compagna hanno avuto di me, avete qualche consiglio su come possa vivere al meglio questo stato d'animo? Come dimenticare quest'umiliazione per vivere meglio con la mia lei?
Grazie
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
probabilmente la vicenda che descrive Le causa molto dispiacere, ma dovrebbe chiedersi quanto ne è direttamente responsabile.
Per quanto giustificabili, generalmente i <<litigi, a volte anche violenti (intendo urla sia chiaro).>> non favoriscono certo i buoni rapporti tra le persone.
Potrà quindi tener conto dell'accaduto per le relazioni future e adottare comportamenti più appropriati.
probabilmente la vicenda che descrive Le causa molto dispiacere, ma dovrebbe chiedersi quanto ne è direttamente responsabile.
Per quanto giustificabili, generalmente i <<litigi, a volte anche violenti (intendo urla sia chiaro).>> non favoriscono certo i buoni rapporti tra le persone.
Potrà quindi tener conto dell'accaduto per le relazioni future e adottare comportamenti più appropriati.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.3k visite dal 13/07/2014.
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