Fine di una relazione

buongiorno,
ho vissuto una relazione di quasi 8 anni che, inaspettatamente, dopo 4 anni di convivenza è giunta al termine.
il mio compagno non sa più cosa prova per me ed ha scelto di andarsene di casa per capire i propri sentimenti quasi un mese fa. Sul momento mi ha detto che mi vuole bene, non esiste una persona migliore di me e più giusta per lui ma che non lo attraevo più.
non ci siamo visti per qualche giorno e appena mi ha rivisto ha ammesso di avere sbagliato dato che è sempre fortemente attratto da me. Rimane però confuso sul suo sentimento, dato che dice di non provare più le emozioni di un tempo.
Premetto che lui è una persona ansiosa, che ha sofferto di attacchi di panico associati a leggere depressioni e che fondamentalmente non ha trovato nella nostra convivenza i suoi spazi ma viveva aspettando il mio ritorno a casa finchè non è scoppiato.
Ora io penso che se riteniamo una persona davvero speciale, siamo legati a lei ed in più la desideriamo tantissimo questo sia già amore e non dovremmo avere dubbi. Il mio parere è che lui non stando più bene in casa a causa di problemi suoi (incapacità di agire, crescere etc) abbia "frainteso", vedendo come unica causa dal suo malessere il suo calo di sentimenti nei miei riguardi.
Mi dice che pensa tutto il giorno a noi per cercare di capire cosa prova. ma io non credo che abbia senso. penso invece che il fatto che si sia riaccesa in lui una forte attrazione sia un modo della sua testa di fargli capire che è me che vuole dato che invece lui sta cercando di capirlo con il ragionamento.
detto questo lui mi ha chiesto di frequentarlo per capire meglio cosa prova ed io ho accettato ma credo che permanga un disagio, perchè lui m desidera tanto e anche io ma dopo aver fatto l'amore credo si senta in colpa con me. premetto che, capendo bene lo stato confusionale in cui si trova, non voglio più fargli pressioni e che ho fatto l'amore con lui solo perchè lo desideravo fortemente anch'io. ora però mi domando se questa sia la strada giusta. sono sicura che lui, figlio di divorziati con genitori molto infantili, alla fine sia scappato di qui perchè non riesce a crescere e maturare e stia focalizzando tutto il problema solo su di noi perchè non ha gli strumenti per affrontare il resto. cioè gli è più comodo dire "non so più se ti amo o no" che affrontare il fatto che mi ama ma la vita non è sempre facile, neanche se stiamo assieme.
la mia domanda è questa: io cosa dovrei fare? so bene che avrebbe bisogno di uno psicologo, glielo ho detto più volte ma non vuole andare.
Avevo pensato che vedendolo di meno, vivendo comunque la nostra passione ma lasciandogli i suoi spazi e i suoi tempi per pensare l'avremmo vissuta meglio e poi le cose sarebbero andate come dovevano, però mi sembra che lui viva male anche il suo forte desiderio nei miei confronti quindi non so più come comportarmi.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Premetto che lui è una persona ansiosa, che ha sofferto di attacchi di panico associati a leggere depressioni e che fondamentalmente non ha trovato nella nostra convivenza i suoi spazi >

Gentile Utente,
quali spazi non avrebbe trovato?

Sembra abbastanza evidente che se il suo partner non prende provvedimenti per risolvere i propri disagi questi si possono riverberare anche sul rapporto, del quale però sarebbe opportuno comprendere meglio le dinamiche di relazione che, a loro volta se disfunzionali, oltre che sul benessere della coppia si ripercuotono anche su quello personale, sostenendolo o amplificandolo.

La situazione personale e di coppia sarebbe da comprendere e affrontare attraverso un aiuto specialistico.

<la mia domanda è questa: io cosa dovrei fare?> Ad esempio potrebbe pensare ad un consulto di coppia, pensa che il suo partner potrebbe acconsentire?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
il problema è sempre stato questo: non vuole vedere psicologi perchè non vuole riconoscere di avere un problema. anzi, quando io gli ho detto che ne avrebbe bisogno si è arrabbiato.
io ho sperato che andando via da qui lui potesse trovare i suoi spazi e capire cosa vuole fare ma temo che non sia così.
io sarei disposta a fare una terapia di coppia ma lui no.
per spazi intendo proprio una sua indipendenza, in tutto. lavorava e poi aspettava sul divano che io tornassi e dato che io negli ultimi 2 mesi ero stanca per il lavoro e stressata non avevo voglia di far niente ed è scoppiato.
ora io vorrei che capisse che il problema è suo, deve cercare lui di essere più indipendente e felice da solo altrimenti non può esserlo con me ma credo che lui da un lato lo capisca ma dall'altro preferisca dare la colpa allo scemare dei suoi sentimenti piuttosto che capire perchè si riduce così.
lui ha proposto come dicevo di frequentarci ma mi sembra che così continui a non capire niente perchè si aspetta di vedermi ed emozionarsi, che io lo renda felice così, dal nulla. Inoltre pur essendo attratto da me mi sembra che far l'amore con me lo faccia sentire in colpa!
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Con la Collega trovo che un consulto specialistico è indispensabile, lui è sicuro che in un modo o nell'altro lei c'è , questo è il punto, ma non può fargli da mamma sempre, si domandi se è questo che vuole per sè dalla vita..farlo felice così dal nulla e chi , mia cara, fa felice lei..? gli parli chiaramente.. da qui sembra depresso questo affascinante giovanotto, che non è un ragazzo, a questo punto i genitori divorziati vanno superati, e lui deve curarsi.
Mi pare che ha avuto 8 anni di disponibilità e pazienza.. sono molti , non trova..?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
lui mi dice che non troverà più nessuna come me, così intelligente e simpatica, con cui ha così tanto in comune.
fosse finita l'attrazione capirei, perchè vorrebbe dire che è rimasto solo semplice affetto che però non basta.
ma essendo ancora presente una così forte attrazione, dopo ben 8 anni, come faccio a fargli capire che se non riesce più a star bene con me forse è un disagio suo?
io glielo ho detto a parole che finito l'innamoramento c'è una fase diversa, dove si condivide la vita assieme essendo molto legati ma forse dove la sola presenza dell'altro non basta più a renderci felici ma abbiamo bisogno di fare qualcosa anche per noi stessi (sport, corsi, uscire con gli amici..qualsiasi cosa).
però mi sembra non voglia capire. gli ho chiesto: ma allora cos'è questa cosa tra noi? e lui: attrazione.
ma dopo 8 anni l'attrazione si sarebbe spenta se non fosse stata alimentata da un sentimento, non crede anche lei?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<io sarei disposta a fare una terapia di coppia ma lui no.>

Ha mai provato a parlargliene?
Anzichè fare leva sui suoi disagi (di lui) potrebbe presentare questa come un'opportunità per la coppia, per uscire dall'impasse che state sperimentando, in un modo o nell'altro.
Lo specialista saprà poi prendere la direzione opportuna.

<detto questo lui mi ha chiesto di frequentarlo per capire meglio cosa prova> Non credo sia questa la soluzione, forse se lei la percorre non lo aiuta a prendere coscienza che il problema va affrontato in altro modo.
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Utente
Utente
tutti mi dicono che è meglio lasciarlo perdere e capisco che sia vero.ovviamente sono io che non voglio perchè immagino sempre che ci sia una speranza, che lui cambi e cresca. e no, non voglio fargli sempre da mamma, pensavo infatti che allontanarsi alla fine fosse giusto, anche se è stata una sua scelta, perchè permette anche a me di capire cosa voglio davvero. e speravo anche che questo comportasse una sua crescita. lui ha ammesso che è colpa sua e del fatto che non ha saputo essere indipendente e trovare i suoi spazi ma io credo che dovesse cercarli da qui per crescere davvero. perchè gli spazi non sono fisici ma sopratutto mentali.
il mio dubbio è che se lui rimane concentrato solo sul capire se mi ama oppure no non farà mai lo scarto di capire che è lui che ha un problema e deve maturare e accettare che le situazioni possano essere difficili e pesanti senza scappare.
io posso fare qualcosa secondo voi oppure arrivata a questo punto dovrei rinunciare e lasciare che lui pensi quello che gli è più comodo pensare?
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Utente
Utente
cosa posso fare?
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Mia cara, pazientissima ragazza, secondo me deve dagli l'idea che se non cambia, semplicemente.. la perde.. e speriamo che si dia una mossa, perchè non cresce mai, questo affascinante giovanotto, l'attrazione non basta, gli ha già spiegato, detto, proposto e siamo sempre lì'.. cerchi di voler bene anche a sè stessa..
Cosa ne pensa ?
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Utente
Utente
In questo momento ci stiamo frequentando per vedere se riusciamo a ricominciare.
solo che vedo che lui è emotivamente frenato e pensa solo a se stesso, a fare esattamente quello che fa star bene lui, terrorizzato dall'idea che se ci vediamo tutti i giorni ricaschiamo nella routine e ovviamente questa sua paura lo frena negli atteggiamenti.
E io sono ovviamente arrabbiata perchè mi ha abbandonata distruggendo tutto quello che faticosamente avevamo costruito ma ho paura che parlandone ancora finirò semplicemente per allontanarlo.
sicuramente prima decidevo quasi tutto io e al massimo lui si opponeva alle mie decisioni. adesso mi sembra voglia fare l'opposto, fare solo quello che vuole lui senza interessarsi a me realmente.
Sicuramente con la nostra crisi sono emerse problematiche già esistenti quindi mi chiedo se secondo voi frequentandoci non assiduamente riusciremo a risolvere qualcosa? oppure dovremmo non vederci più fino a che ognuno di noi non ha superato le proprie problematiche?
Mi scuso per la mia insistenza ma al momento sono realmente confusa e non riesco a concentrarmi su nient'altro