Disturbi prima di un viaggio

buongiorno. Vi scrivo per un " particolare" problema di mio marito. Da qualche anno, senza un' apparente motivazione, ogni qualvolta decidiamo di fare un viaggio, o di fare una gita fuori porta di una sola giornata o, addirittura, di andare un paio d' ore al mare per fare una semplice prenotazione, incomincia tutta una serie di disturbi: innanzitutto fastidiosi mal di testa fin dalla sera prima, al mattino della partenza nausea continua, vomito e dissenteria per tutto il periodo dell' uscita. Sintomi che vanno poi a scomparire nel momento del rientro a casa. Premetto che è un tipo che ama starsene tranquillo a casa, ma per me è diventata una situazione insostenibile, anche perchè abbiamo due figli che amano uscire. Qualche giorno fa ho detto a mio marito che il lunedi dopo avevo prenotato un uscita in corriera per un parco divertimenti. Solo ieri mi ha confidato che da quando gliel' ho detto non è riuscito a dormire la notte (tre notti) e ha iniziato fin da subito con il solito mal di testa, nausea e dissenteria. Abbiamo anche litigato per questo e lui demoralizzato mi dice che non finge, che sta male veramente e io gli credo, perchè lo vedo....ma perchè tutto ciò? cosa gli è successo? Grazie.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile signora suo marito, probabilmente, è entrato nella classia trappola del panico con ansia anticipatoria.
non resta che un consulto con un terapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta...ma mi chiedo quale sia il fattore scatenante di tutto ciò. Perchè all'improvviso viva l'uscita di casa in questo modo. Per star bene la sua vita dovrebbe solo essere " lavoro, casa, spesa...insomma la sua solita routine"....insostenibile per me che al contrario, da qualche anno ho iniziato ad amare gite, viaggi, uscite la sera, quando prima amavo la vita da reclusa. Sarà colpa mia????
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

da qui non possiamo dirLe per quale ragioni si stia presentando questo problema, perchè eventualmente le cause si ricostruiscono in psicoterapia.
Vorrei però sottolineare che spesso non è neppure necessario andare alla ricerca delle cause e sentirsi in colpa, ma è sufficiente risolvere il problema (che pare risolvibile) e ricominciare a vivere serenamente.

Evidentemente la vita "casa-lavoro- spesa" rassicura Suo marito perchè non si presentano i sintomi che accusa invece durante le altre uscite, e questo è tipico degli ansiosi che hanno il proprio spazio oltre il quale non riescono ad andare.
Il lavoro psicoterapico consiste proprio nello spezzare questo circolo vizioso e, ad es. nella psicoterapia cognitivo-comportamentale, si lavora sia sui comportamenti per arrivare a questo risultato, sia sulle credenze patologiche che lo alimentano.

Come mai prima ci riusciva? Perchè non si era ancora verificato uno scompenso, che ora ha bisogno di essere trattato con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta, e quindi non si era ancora rotto un equilibrio che prima reggeva e funzionava.
Non si prenda responsabilità che probabilmente non ha!

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica