Corpo e mente

Salve. Sono un 40enne che in passato ha sofferto di ansia e attacchi di panico. Ancora oggi mi porto dietro gli strascichi di questa “malattia” che tuttora sto curando con una semplice pastiglia di fluoxetina da 0,20 la mattina. Sto bene, non fosse per un semplice particolare: nonostante ho il morale alle stelle e tanta voglia di divertirmi a volte, spesso nella stessa giornata, sento dei disturbi a livello fisico che mi creano forte disagio. I disturbi sono: acidità di stomaco, contrazione muscolare alla base del collo, formicolio, sensazione di disgusto, capogiri, appannamento della vista spossatezza ecc.. Ho fatto tutti gli accertamenti previsti, ho un’ernia jatale e la rettilinizzazione del collo ma questi sintomi non sono collegati tra loro o meglio, al momento che ho una scossa emotiva, un’impegno o una distrazione passa tutto. Mi chiedo come può succedere tutto ciò: Come già detto il morale è alle stelle, ho tanta voglia di fare attività fisica ma il disaggio me lo impedisce, la voglia di divertirmi tantissima perché l’ansia non risponde alla volontà e sfoga in questo modo? L’ansia non è una malattia psicologica? Perché allora non risponde a quelle che sono le “mie” volontà? Sono in cura, ho sentito parlare di processo di psicosomatizzazione, la cura che sto facendo è adatta o c’è di meglio? grazie
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Dr.ssa Gaia Venturini Psicologo, Psicoterapeuta 41
Sale a lei!
certo che l'ansia è un disturbo psicologico, ma questo non significa che non produca reazioni anche a livello del corpo. Riferisce di aver sofferto di attacchi di panico, quindi quanto le dico non è per lei di certo una novità.
Ora le chiedo: da quanto tempo assume questa terapia? Esegue regolarmente dei controlli dal medico che gliel'ha prescritta? Ma soprattutto, le è mai stato consigliato di seguire una psicoterapia? E' ormai noto infatti che la farmacoterapia associata ad una psicoterapia cognitivo-comportamentale permette di gestire in maniera ottimale l'ansia e i suoi sintomi (fisici e psicologici).

Tanti auguri e ci faccia sapere.

Cordialmente

Dr.ssa Gaia Venturini
gaiaventurini@fastwebnet.it

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Utente
Utente
Grazie per la gentile risposta. Inizialmente, tanti anni fa, ho seguito delle terapie farmacologiche per tamponare una situazione molto grave. Successivamente ho ridotto i farmaci seguendo solo la terapia con la fluoxetina per circa due anni. In seguito ad un triste evento, invece di peggiorare la situazione, mi sono sgrullato e, insieme ad un'intensa attività fisica avevo smesso ogni tipo di cura. Successivamente, un contrasto di lavoro "discussioni con il capo" senza pericolo di licenziamento o altro, ho accumulato dello stress che ha risfociato in un attacco di panico. Tutto risolto a mio favore, nessun problema, come già detto ho una bella famiglia, tutto ok ma, purtroppo, mi ritrovo con i sintomi precedentemente descritti. Da gennaio sto riprendendo la fluoxetina e qualche xanax per una settimana solo nei momenti di ricaduta. Sono in cura da uno psichiatra, sono stato io a chiedere di poter intervenire anche a livello cognitivo e di poter modificare la cura con qualche farmaco che possa tamponare la situazione che mi si è creata cioè la psicosomatizzazione. Come già detto, il morale è alle stelle ma i disturbi fisici che a detta dello specialista l'ansia ha creato una falla, che riesce a venir fuori comunque anche se a mio parere non esistono i presupposti per esistere. L'unico problema che abbiamo individuato con lo specialista è che sono un soggetto molto emotivo, ne risento quando vengono "scombussolati" i miei programmi, parlo di sciocchezze, infatti non riesco a capire come mai la risposta dell'ansia sia così esagerata. Inoltre, quando ho questi disturbi, mi chiedo il perchè, mi rendo conto che non hanno motivo di esistere, invece sono presenti e danno parecchio fastidio. Mi sono accorto che tutte le variazioni del mio stato, anche quando faccio attività fisica, "aumento del fiato e del battito", sfociano in un attacco di ansia e inizia il circolo vizioso con tutti i disturbi che comporta. Gradirei sapere se esiste un farmaco adatto che al momento possa tamponare il problema e se una psicoterapia possa funzionare per poter riprendere a vivere come la mia volontà vorrebbe. grazie
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Dr.ssa Gaia Venturini Psicologo, Psicoterapeuta 41
Gentile utente,
è tipico dei disturbi d'ansia provocare delle "reazioni esagerate". Il fatto che le provi tuttora, mi fa pensare che forse il problema è stato affrontato solo in superficie: come dice lei i farmaci hanno solo "tamponato" l'iniziale situazione molto grave. A mio parere, le ripeto, sarebbe opportuno affiancare alla farmacoterapia un percorso di psicoterapia che l'aiuti a comprendere il problema e a gestirlo in maniera adeguata.
Ha dalla sua una bella famiglia che può darle sostegno e a quanto mi sembra di capire, molteplici interessi.

Saluti
[#4]
Utente
Utente
grazie Dr.ssa, abito troppo distante altrimenti mi affiderei a Lei.
saluti
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