L'anno scorso conosco un uomo di 44 anni
Salve, scrivo perché non so con chi parlarne. Mi vergogno. L'anno scorso conosco un uomo di 44 anni (io ne ho 26),sposato, con una bimba. Dato che è un uomo non vedente mi chiese se mi andava di lavorare per lui, cioè accompagnare lui e la moglie anche lei non vedente, a lavoro, commissioni varie. Mi fece questa proposta perché mi disse che si trovava benissimo con me, che io lo facevo stare bene, mi corteggiava insistentemente ma in modo molto carino . Il rapporto di lavoro inizia come inizia quello amicale e in qualche modo sentimentale. Io ero fidanzata, ma quando mi accorgo che non amavo più il mio ragazzo e che i sentimenti per quest'uomo crescevano troppo, decido di lasciarlo. A questo punto, libera dal paletto del fidanzamento, scatta il primo bacio. E da li ci siamo visti nei giorni seguenti per stare insieme. Prima di lasciare il mio ragazzo io ero un pò distante,più razionale, rispettosa almeno del mio ragazzo. Mentre quest'uomo mi dice cose fantastiche, che ero un pilastro della sua vita, che se mi avesse conosciuto prima mi avrebbe sposato ecc. Alla fine, dopo aver trascorso quel tempo insieme, lui diventa razionale. Mi dice che per il bene della figlia sacrifica questo amore ecc. A questo punto gli chiedo se era vero tutto quello che mi aveva detto. Mi arrabbio. Lui dice che mi ama. Vedendo me presa fino a questo punto, mi dice che lui non ci pensa proprio a lasciare la moglie (certo non glielo avevo chiesto,dato che il rapporto era appena iniziato però non mi sembra giusto continuare se lui non mette proprio in conto la possibilità che ci possa essere un futuro). Lui dice di vivere il momento, che mi ama ma che un futuro con me non lo vede. Io non ci capisco nulla. Non so se vivermi il momento come dice lui o se mollare tutto. Se può avere ragione lui o se si sta divertendo con me. Non capisco!
[#1]
cara ragazza,
le intenzioni (più che i pensieri) del signore di cui ci parla mi sembrano fin troppo chiare. Le sue, dato ciò che ci scrive, un pò meno.
"Non so se vivermi il momento come dice lui o se mollare tutto. Se può avere ragione lui o se si sta divertendo con me. Non capisco!"
Cosa la ferma dallo scappare da un uomo che le ha fatto capire chiaro e tondo che ammesso tra voi due continui, si dovrà accontentare di fare l'amante?
Non l'attira un legame più "normale"? con un ragazzo della sua età, libero, con il quale condividere tempo, interessi, movimenti senza alcun sotterfugio?
Ma forse lei questo già lo aveva prima di invaghirsi di questo adolescenziale 44enne.
Magari perdersi dietro una storia impossibile le evita di impegnarsi in storie più consone alla sua età e, in esse, costruire.
le intenzioni (più che i pensieri) del signore di cui ci parla mi sembrano fin troppo chiare. Le sue, dato ciò che ci scrive, un pò meno.
"Non so se vivermi il momento come dice lui o se mollare tutto. Se può avere ragione lui o se si sta divertendo con me. Non capisco!"
Cosa la ferma dallo scappare da un uomo che le ha fatto capire chiaro e tondo che ammesso tra voi due continui, si dovrà accontentare di fare l'amante?
Non l'attira un legame più "normale"? con un ragazzo della sua età, libero, con il quale condividere tempo, interessi, movimenti senza alcun sotterfugio?
Ma forse lei questo già lo aveva prima di invaghirsi di questo adolescenziale 44enne.
Magari perdersi dietro una storia impossibile le evita di impegnarsi in storie più consone alla sua età e, in esse, costruire.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#2]
Fa riflettere che quando ha incontrato quest'uomo Lei fosse in crisi con il Suo ragazzo, essendosi resa conto di non amarlo più.
Faccia attenzione alle strategie che spesso si utilizzano per raccontarsela.
Forse dovrebbe prendere il tempo per capire che cosa ha portato alla crisi la storia precedente e che cosa vuole ora. Inoltre un po' di tempo tra una relazione e l'altra aiuta a chiudere davvero col passato.
Cordiali saluti,
Faccia attenzione alle strategie che spesso si utilizzano per raccontarsela.
Forse dovrebbe prendere il tempo per capire che cosa ha portato alla crisi la storia precedente e che cosa vuole ora. Inoltre un po' di tempo tra una relazione e l'altra aiuta a chiudere davvero col passato.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Innanzitutto Vi ringrazio. Rispondo alla prima domanda: cosa mi impedisce di scappare?
in primis il lato emotivo e sentimentale della questione. Il fatto che comunque io lavori per lui mi impedisce di non vederlo e questo rende comunque la decisione molto più difficile perché quando sono a casa mi convinco che non posso continuare così e quando lo vedo la mia guardia si abbassa. Si abbassa anche perché in fin dei conti è sempre lui a cercare me (non solo perché sa lui quando può chiamarmi perché io non lo cerco neanche quando ad esempio so che potremmo sentirci o vederci senza rischi. E questo lo faccio per costruirmi in qualche modo qualche certezza anche io). Le telefonate partono da lui, i messaggi partono da lui, i contatti fisici partono da lui. Mi sembra che quello che dice non sia coerente con quello che fa. Quando gli ho manifestato la volontà di lasciare il lavoro mi ha detto che non voleva accettava il fatto di non vedermi più. Dice che non vuole creare la situazione in cui io inizio ad aspettare la telefonata e che lui si senta in obbligo di farmela, ma poi è lui che mi cerca in continuazione, fosse anche per raccontarmi la serata. Poi mi ha detto che non se la sentiva di avere rapporti sessuali perché i sensi di colpa nei confronti della moglie e della figlia aumentavano (come se poi darsi un bacio, o farmi una telefonata quando la moglie non c'è cambiando scheda telefonica, e dirsi quello che ci diciamo non è tradimento al pari di un orgasmo). Quindi anche questo mi mette in difficoltà perché se non vuole un rapporto fisico ma la mia presenza, penso che non si voglia solo divertire. Un'altra cosa che mi impedisce di chiudere definitivamente è che sto provando a capire se il suo non vedere futuro con me è dovuto alla paura di lasciare il certo per l'incerto, che già di per sé fa paura a tutti, ma in questo caso può farlo ancor di più. Lui dice che con il tempo le mie esigenze cambieranno e che tra un anno io mi sarò già dimenticata di lui, che vivo la cosa in maniera adolescenziale (in realtà mi sembra più adolescenziale lui a voler vivere solo il "qui ed ora" che io che ho voglia di progettare), e quindi mi chiedo se anche la sua cecità non gli faccia avere ancora piú paura di lasciare la certezza di una donna con cui proprio in virtù del fatto che entrambi non vedano, hanno costruito il loro equilibrio(così mi ha detto). Dice quindi che il rapporto sarebbe sbilanciato, per via dell'età e del fatto che le mie esigenza con il tempo cambieranno e forse teme che lasciare la moglie per me possa portare uno scompiglio eccessivo nella sua vita e che si potrebbe trovare nel giro di poco, completamente solo (nel momento in cui le mie esigenza cambieranno, come dice lui).
nel mio precedente rapporto molte cose non andavano,e ne sono resa conto piano piano, a prescindere da quest'altro uomo,tanto da concludere che in qualche modo entrambi sono stati la causa e l'effetto di questa situazione che si è creata. Con il mio ragazzo io non sentivo l'esigenza di creare una famiglia. Mentre con lui, ahimè chiudo gli,occhi e lo vedo nel mio futuro.
in primis il lato emotivo e sentimentale della questione. Il fatto che comunque io lavori per lui mi impedisce di non vederlo e questo rende comunque la decisione molto più difficile perché quando sono a casa mi convinco che non posso continuare così e quando lo vedo la mia guardia si abbassa. Si abbassa anche perché in fin dei conti è sempre lui a cercare me (non solo perché sa lui quando può chiamarmi perché io non lo cerco neanche quando ad esempio so che potremmo sentirci o vederci senza rischi. E questo lo faccio per costruirmi in qualche modo qualche certezza anche io). Le telefonate partono da lui, i messaggi partono da lui, i contatti fisici partono da lui. Mi sembra che quello che dice non sia coerente con quello che fa. Quando gli ho manifestato la volontà di lasciare il lavoro mi ha detto che non voleva accettava il fatto di non vedermi più. Dice che non vuole creare la situazione in cui io inizio ad aspettare la telefonata e che lui si senta in obbligo di farmela, ma poi è lui che mi cerca in continuazione, fosse anche per raccontarmi la serata. Poi mi ha detto che non se la sentiva di avere rapporti sessuali perché i sensi di colpa nei confronti della moglie e della figlia aumentavano (come se poi darsi un bacio, o farmi una telefonata quando la moglie non c'è cambiando scheda telefonica, e dirsi quello che ci diciamo non è tradimento al pari di un orgasmo). Quindi anche questo mi mette in difficoltà perché se non vuole un rapporto fisico ma la mia presenza, penso che non si voglia solo divertire. Un'altra cosa che mi impedisce di chiudere definitivamente è che sto provando a capire se il suo non vedere futuro con me è dovuto alla paura di lasciare il certo per l'incerto, che già di per sé fa paura a tutti, ma in questo caso può farlo ancor di più. Lui dice che con il tempo le mie esigenze cambieranno e che tra un anno io mi sarò già dimenticata di lui, che vivo la cosa in maniera adolescenziale (in realtà mi sembra più adolescenziale lui a voler vivere solo il "qui ed ora" che io che ho voglia di progettare), e quindi mi chiedo se anche la sua cecità non gli faccia avere ancora piú paura di lasciare la certezza di una donna con cui proprio in virtù del fatto che entrambi non vedano, hanno costruito il loro equilibrio(così mi ha detto). Dice quindi che il rapporto sarebbe sbilanciato, per via dell'età e del fatto che le mie esigenza con il tempo cambieranno e forse teme che lasciare la moglie per me possa portare uno scompiglio eccessivo nella sua vita e che si potrebbe trovare nel giro di poco, completamente solo (nel momento in cui le mie esigenza cambieranno, come dice lui).
nel mio precedente rapporto molte cose non andavano,e ne sono resa conto piano piano, a prescindere da quest'altro uomo,tanto da concludere che in qualche modo entrambi sono stati la causa e l'effetto di questa situazione che si è creata. Con il mio ragazzo io non sentivo l'esigenza di creare una famiglia. Mentre con lui, ahimè chiudo gli,occhi e lo vedo nel mio futuro.
[#4]
"Con il mio ragazzo io non sentivo l'esigenza di creare una famiglia. Mentre con lui, ahimè chiudo gli,occhi e lo vedo nel mio futuro"
Cara ragazza, mi dispiace essere così diretta ma il punto è proprio che lui non ci vuole stare nel suo futuro.
Tra tutti i presunti motivi che adduce
"il rapporto sarebbe sbilanciato, per via dell'età e del fatto che le mie esigenza con il tempo cambieranno.."(...)" paura di lasciare il certo per l'incerto" (...)"in virtù del fatto che entrambi non vedano, hanno costruito il loro equilibrio"
portebbe essere uno solo, nessuno, o tutti insieme a fargli decidere di non voler costruire con lei ma ciò che per lei deve contare è che lui non vuole e sembra che lo stia esprimendo in tutte le salse.
Cara ragazza, mi dispiace essere così diretta ma il punto è proprio che lui non ci vuole stare nel suo futuro.
Tra tutti i presunti motivi che adduce
"il rapporto sarebbe sbilanciato, per via dell'età e del fatto che le mie esigenza con il tempo cambieranno.."(...)" paura di lasciare il certo per l'incerto" (...)"in virtù del fatto che entrambi non vedano, hanno costruito il loro equilibrio"
portebbe essere uno solo, nessuno, o tutti insieme a fargli decidere di non voler costruire con lei ma ciò che per lei deve contare è che lui non vuole e sembra che lo stia esprimendo in tutte le salse.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.6k visite dal 10/07/2014.
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