È possibile?

Gentili Dottori volevo chiedervi se è possibile attraverso un supporto psicologico imparare a gestire situazioni stressanti (impegni scolastici, lavorativi, relazionali) e soprattutto se esistono tecniche che possono essere insegnate tramite psicoterapia per imparare a gestire situazioni come critiche, insulti, ecc... il fatto è che quando subisco una critica la prendo come un insulto all'orgoglio e ho paura di essere giudicato male dalle persone che mi circondano, è possibile con la psicoterapia cambiare questo modo di pensare e gestire questo tipo di situazioni? Ed esiste anche qualche strumento in grado di migliorare la mia capacità di relazionarmi con le ragazze? sono una vera frana e la mia autostima ne risente molto! Cioè io mi chiedo sempre come facciano per esempio certe persone come prendo l'esempio (magari stupido) di Balotelli a subire critiche da chiunque 365 giorni all'anno e non risentirne e io che magari ne subisco una al mese quando arriva mi sento come se mi stessero rovinando la vita per una semplice battuta.
saluti
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2014 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
la sua domanda ha tante risposte affermative.
Si, è possibile attraverso un supporto psicologico imparare a gestire situazioni stressanti, esistono modalità funzionali ed adeguate di reagire e gestire gli eventi ed esistono, infine, percorsi finalizzati a migliorare le proprie modalità di relazione.
Detto questo,è opportuno ragionare su quanto le sue richieste e l'ottica nella quale colloca questi metodi e questi percorsi siano incentrati sul sintomo, e che per avere dei risultati più concreti sarebbe opportuno lavorare sulla causa o sull'origine del conflitto che determinano i disagi che ha elencato.
Le consiglierei un colloquio di persona con un terapeuta della sua zona, avrà modo di approfondire meglio la questione.
Un saluto
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile dottore, la causa del mio malessere è proprio dovuto a eventi passati non proprio piacevoli, lo stress ha causato ansia che a sua volta ha fatto ritornare alla mente questi ricordi che pensavo di aver dimenticato o per lo meno avevo imparato a conviverci. La mia paura attuale è che possano ripetersi questi episodi anche se è alquanto improbabile. Conferma che si può imparare a convivere con questo genere di ricordi quindi senza che in futuro possano ripresentarsi questi timori ? E' possibile anche imparare tecniche che permettano di fregarsene dei commenti/critiche altrui o per quello non c'è speranza?
saluti
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2014 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
"Convivere" presuppone la coesistenza dell'argomento ansiogeno e del suo benessere, ed è proprio a quest'altezza che si attiva il conflitto.
Più opportuno è elaborare correttamente il proprio vissuto e vederlo per quello che è, mentalizzandolo e scindendolo dalle dinamiche affettive che le innesca, inserendolo in un piano di realtà.
Per ciò che concerne le tecniche, esistono modalità di intervento atte ad una migliore gestione degli eventi negativi o degli stressors in genere, lavorando tanto sul problema, quanto, ancor meglio, sulla soluzione, come ad esempio un utilizzo adeguato delle proprie risorse. Alla stessa stregua, come in precedenza, non mi concentrerei unicamente sulla sintomatologia come se fosse un ronzio da eliminare, piuttosto lavorerei più globalmente sul sistema all'interno del quale quel sintomo si è espresso, appunto consigliandole un approfondimento, di persona, da uno specialista.

Un saluto
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la risposta che è veramente molto ben spiegata, mi sono già rivolto ad uno specialista che però mi ha detto che essendoci di mezzo il periodo delle vacanze sarebbe meglio iniziare a settembre per non iniziare ora un percorso, interromperlo per 2-3 settimane che avrebbe poco senso. C'è qualcosa che posso fare nell'attesa per alleviare i pensieri ? Aggiungo che sto anche seguendo una terapia farmacologica con antidepressivi su prescrizione dello psichiatra ma è ancora presto per i risultati in quanto l'ho iniziata da poco.
saluti
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
gentile utente,
il collega ha risposto alle sue domande in modo estremamente preciso.

Per quanto riguarda la questione <<C'è qualcosa che posso fare nell'attesa per alleviare i pensieri ? >> l'unica risposta che mi sentirei di darle è attenda settembre e segua una psicoterapia, oppure trovi un'altro terapeuta che possa prenderla in carico prima, ma comunque non si attenda che questo risponda a questa domanda "meccanicamente": allo stesso modo non possiamo farlo noi.

Inoltre, se pure esistesse una risposta standardizzata - fornita cioè senza conoscere approfonditamente il caso - alla sua domanda <<C'è qualcosa che posso fare nell'attesa per alleviare i pensieri ? >>, ciò che lei dovrebbe cercare - so che non è facile- di evitare, è proprio ciò che genera il presupposto da cui si origina la sua domanda. Il bisogno cioè di sempre nuovi livelli di rassicurazione e di approfondimento. Qualunque risposta "prescrittiva", in questo caso, potrebbe rivelarsi inadeguata e rischierebbe solo di ingenerarle dell'ansia.

Cari saluti.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dottore la ringrazio molto per la risposta, in effetti da quando è iniziato questo periodo di ansia ho iniziato a farmi domande che hanno portato ad altre domande ecc.. in un circolo senza fine, proverò a smettere di farmi domande in modo da non cercare risposte anche se come dice Lei è difficile. Per quanto riguarda il supporto psicoterapeutico volevo provare prima a vedere se col farmaco riuscivo a riprendere le mie solite attività e quindi aspettare settembre altrimenti mi rivolgerò ad un altro psicoterapeuta.
Cordiali saluti
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
Si figuri, stia bene.
Cari saluti e buone vacanze.
Ci tenga aggiornati al rientro.
[#8]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentili Dottori, solo più una domanda, il fatto che questi episodi vadano avanti da anni anche se ora sono molto rari può influire sull'esito della psicoterapia? cioè, può essere un problema uscirne nonostante la psicoterapia o apprendendo le tecniche della quale parlavate è ugualmente possibile farlo?
saluti
[#9]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
gentile utente lei è molto giovane, per cui l'esito di una qualunque psicoterapia è sicuramente più favorevole in funzione dell'età.
Cordiali saluti.