Ipocondria, paura di svenire e testa come spenta.
Salve gentili dottori i trovo nuovamente a scrivere qui perché mi serve un consiglio riguardo a come affrontare questa cosa prima che impazzisco. Sono tre mesi che mi sembra di aver vissuto dentro un sogno anzi un incubo. Ad Aprile ebbi i primi attacchi di panico. Feci le analisi generali più quelle tiroidee e risultò tutto OK. (Per la tiroide prendevo eutirox 50 interrotto un mese fa dall endocrinologa). Le ansie non passarono dopo gli esami cosi prenotai una visita psichiatrica che fece uscire fuori questa somatizzazione dell'ansia. La psichiatra però non mi prescrisse nulla né tanto meno mi consigliò un approccio psicologico. Questo infatti non mi aiutò per niente e con la mia paura di avere problemi neurologici gravi, pazzia e soprattutto paura di svenire e perdere i sensi prenptai una Risonanza magnetica encefalo e alla rachide cervicale che non mostrò alcun malfunzionamento. Pensai che mi sarei calmata dopo questo e invece no. Un mese fa nuovi cambiamenti. Persi il gatto (che per me era un figlio) abolii la compressa per la tiroide e misi gli occhiali da vista scoprendo di avere un occhio pigro. Da qui iniziai ad essere totalmente confusa. Mi sembrava di vivere in un sogno, faccio le cose automaticamente quasi senza pensare, mi distraggo, sembro priva di pensieri, la mia testa sembra ovattata e da un altra parte. Da qui la paura di svenire è a dir poco aumentata. Misura i due volte la pressione nella'arco di due settimane e risultava ottima. Mi chiedo con questa oggettivita di "salute" come è possibile che mi sneto ancora cosi? Tengo comunque a precisare che a fine mese ho la tanto attesa seduta dallo psicologo. Ma nel frattempo cosa mi consigliate. Sto comunque mantenendo il più possibile la calma, ho fatto anche due vacanze. Consigliat altri accertamenti?
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Dovrebbe mettere da parte l'ipotesi di un danno organico e fare una valutazione psicologia. Se la diagnosi viene confermata dal Collega, sarebbe il caso di seguire una psicoterapia.
Non ci sono altri accertamenti da fare, soprattutto se i medici (psichiatra, medico di base) non ne vedono la necessità. Dovrebbe a mio avviso prendere coscienza che si tratta di un disagio psicologico e in quel senso dovrebbe essere trattato.
Non ci sono altri accertamenti da fare, soprattutto se i medici (psichiatra, medico di base) non ne vedono la necessità. Dovrebbe a mio avviso prendere coscienza che si tratta di un disagio psicologico e in quel senso dovrebbe essere trattato.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 10/07/2014.
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