Ho tentato il suicidio due volte..
Salve. Sono un ragazza di 21 anni. Mi sono appena iscritta a questo forum e l'ho fatto perché ho riscontrato che, ad una ricerca su Google con le parole chiave "suicidio" e "forum" o "comunità", uno dei primi risultati portava qui.
Tutto è iniziato circa tre anni fa.. niente andava bene e a seguito di una brutta rottura con il mio ragazzo, ho cercato di suicidarmi ingerendo una certa quantità di pillole. Fortunatamente, e anche sfortunatamente, i miei singhiozzi hanno attirato ben presto la loro attenzione e prontamente hanno chiamato un medico per tenere la situazione sotto controllo.
Ad ttobre dell'anno scorso ho avuto un brutto crollo emotivo e a seguito di un altra rottura ho ritentato il suicidio, sapendo questa volta quale quantità di pillole prendere e sono stata portata in ospedale dove ho subito una lavanda gastrica e dove mi hanno tenuto sotto controllo per una settimana. Diagnosi: disturbo di personalità aggressiva- paranoide. Sono stata affidata ad uno psichiatra e ad una psicologa che mi seguono tutt'ora. Nonostante i medicinali che prendo e le frequenti visite dalla psicologa, tutt'oggi quando qualcosa mi va molto male, penso al suicidio. Non riesco a parlarne con la psicola, le cui visite si limitano a circa 15 minuti a seduta e si concentra su fatti banali che per me in realtà in quel momento non hanno alcuna importanza invece di soffermarsi magari, sulla dipendenza affettiva che provo verso persone a me care che hanno deciso di lasciarmi.
Ora come ora, penso al suicidio a causa della persona che mi ha lasciato dopo sei anni di storia insieme. Sono egoista, penso alla persone che mi vogliono bene, ma per una volta vorrei pensare solo a me stessa.Senza di lui non ce la faccio. Mi sento persa e sento che il mondo mi sta crollando addosso pezzo a pezzo. Sento di non potercela fare.. non vedo altra via di uscita. Passo le giornate piangendo, trascinandomi per casa mentre i miei famigliari mi urlano di reagire. Non ho voglia di mangiare, di ascoltare la gente e di uscire. Sono perennemente in uno stato ansioso che non mi permette di fare nulla. Senza di lui non esisto.
Tutto è iniziato circa tre anni fa.. niente andava bene e a seguito di una brutta rottura con il mio ragazzo, ho cercato di suicidarmi ingerendo una certa quantità di pillole. Fortunatamente, e anche sfortunatamente, i miei singhiozzi hanno attirato ben presto la loro attenzione e prontamente hanno chiamato un medico per tenere la situazione sotto controllo.
Ad ttobre dell'anno scorso ho avuto un brutto crollo emotivo e a seguito di un altra rottura ho ritentato il suicidio, sapendo questa volta quale quantità di pillole prendere e sono stata portata in ospedale dove ho subito una lavanda gastrica e dove mi hanno tenuto sotto controllo per una settimana. Diagnosi: disturbo di personalità aggressiva- paranoide. Sono stata affidata ad uno psichiatra e ad una psicologa che mi seguono tutt'ora. Nonostante i medicinali che prendo e le frequenti visite dalla psicologa, tutt'oggi quando qualcosa mi va molto male, penso al suicidio. Non riesco a parlarne con la psicola, le cui visite si limitano a circa 15 minuti a seduta e si concentra su fatti banali che per me in realtà in quel momento non hanno alcuna importanza invece di soffermarsi magari, sulla dipendenza affettiva che provo verso persone a me care che hanno deciso di lasciarmi.
Ora come ora, penso al suicidio a causa della persona che mi ha lasciato dopo sei anni di storia insieme. Sono egoista, penso alla persone che mi vogliono bene, ma per una volta vorrei pensare solo a me stessa.Senza di lui non ce la faccio. Mi sento persa e sento che il mondo mi sta crollando addosso pezzo a pezzo. Sento di non potercela fare.. non vedo altra via di uscita. Passo le giornate piangendo, trascinandomi per casa mentre i miei famigliari mi urlano di reagire. Non ho voglia di mangiare, di ascoltare la gente e di uscire. Sono perennemente in uno stato ansioso che non mi permette di fare nulla. Senza di lui non esisto.
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Cara ragazza,
"Senza di lui non esisto"
lei ha sintetizzato benissimo in questa breve frase la tragica realtà che si è costruita intorno. Perchè è tragico che una ragazza della sua età abbia attaccamenti alle persone care talmente disorganizzati da voler togliersi la vita una volta perse queste relazioni.
Nella vita cara ragazza, e non creda di essere sola, tutti noi, prima o poi, perdiamo qualcuno che amiamo. E' insito nell'esistenza stessa il vissuto di perdita e dobbiamo imparare a conviverci. Probabilmente in lei bambina non sono avvenuti o sono avvenuti in modo distorto delle dinamiche relazionali che l'avrebbero, come dire, "allenata" a non soffrire troppo per l'allontanamento di una persona cara. Ma questo non significa che non si possa imparare da adulti. Intanto si affidi ai colleghi specialisti che la stanno seguendo e se sente di non trovarsi bene con la psicologa gliene parli francamente e, al limite, provi con un altro approccio psicoterapico.
Ciò che non mi è chiaro è quando scrive " e a seguito di un altra rottura ho ritentato il suicidio.." Si trattava di un altro partner, dello stesso che intanto era ritornato o di relazione di altra natura?
Le vorrei solo dire che, se i suoi sono tentativi di far tornare il partner che per 6 anni le è stato accanto, sta utilizzando delle modalità che, anzi, lo fanno scappare più che spaventato. Terrorizzato.
Ci rifletta e, se lo ritiene, ci riscriva pure.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#2]
Cara ragazza, perchè lei si stima così poco da pensare che "se lui non c'è, lei non esiste ", perchè non vuole avere una sua personalità, progetti, sogni, interessi tutti suoi da scoprire raggiungere, c'è un vasto mondo intorno a lei.. non se lo faccia scippare da questo giovanotto o da quello.. acriticamente.. si può fare altro nella vita, non essere dipendenti da un uomo e dai suoi umori..si può studiare, lavorare e avere l'orgoglio di farlo.. Coraggio , salvi e riscatti la bambina dipendente che forse è stata..le costruisca un paio di ali.. coraggiose..
Noi siamo qui e l'ascoltiamo..
Noi siamo qui e l'ascoltiamo..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9k visite dal 09/07/2014.
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