Ipocondria? non so come gestirla

buongiorno,
ho 26 anni e da anni credo di soffrire di ipocondria non (dico credo perché non so se sia questa la giusta terminologia per il mio problema). apparte che spesso da un piccolo dolore penso sempre al peggio (mi fa male il seno e penso ad un tumore, mi faccio un taglietto in giardino e penso al tetano, mangio delle verdure sott'olio e penso al botulin
o). nella mia vita ho sempre poi avuto una folle paura dell'hiv o di malattie come l'epatite: oltre a fare le analisi del sangue oramai cose come andare dalla parrucchiera, camminare a piedi nudi su una spiaggia o stringere la mano a qualcuno spesso mi mette ansia. a volte ho dei periodi di pace e serenità', ma quando succede qualcosa che non mi convince inizio a compromettermi la vita... e a volte anche quella degli altri. al momento sto vivendo un momento difficile in quanto la scorsa settimana un piccolo pipistrello mi è sbattuto sulla tempia mentre ero fuori, non mi ha morso (o almeno credo visto che in questi momenti metto in dubbio tutto e se ho nel punto due ruoli o una ruga pensi che magari è stato il pipistrello ad averlo fatto)... ma la mia paura è subito finita sul contagio da rabbia: nonostante l accettazione del pronto soccorso mi abbia deriso mandandomi a casa senza farmi neppure visitare e l'asl addetta alle vaccinazioni mi abbia detto di stare tranquilla io non mi do pace perché' alla fine nessun medico mi ha visitata... inoltre se si legge in internet (cosa che non dovrei fare probabilmente) si leggono sempre casi assurdi che in questa situazione non mi aiutano. come se non bastasse mi è pure venuto mal di gola e dolore al collo perché ho preso freddo... e questo crea un castello nella mia mente. infine a peggiorare il tutto studio pure in ambito medico e quindi oltre a conoscere bene molte malattie (e quindi sono molto critica come quando l infermiere del ps mi ha detto che in otto giorni avrei già i sintomi cosa che seppur avrà detto perché riteneva la mia situazione ridicola so che non è vero mettendoci nel uomo questa malattia anche 6 mesi o anni) conosco anche tutti i casi eccezionali e davvero rari di una malattia. con ciò oggi ho preso appuntamento con uno psicologo per parlare di questo problema che da anni non mi fa più vivere (ora per esempio penso che mi potrò' dire fuori pericolo tra 3 anni essendo quello il tempo massimo di rabbia in un uomo). voglio capire quando di una cosa mi devo davvero preoccupare e quando invece devo smettere di pensare. lo so che tutti dobbiamo morire e nei miei momenti lucidi so quanto io sia assurda... ma nella mia testa vivo in continuazione situazioni per me, che ho deciso di studiare pure molte di queste cose,pericolose. in attesa di iniziare questo percorso mi appello anche a lei (tenga conto che probabilmente nella mia follia e paura di finire "al lupo al lupo!" ho meditato a lungo se porre questo problema ad uno psicologo soltanto o avere anche un consulto da un medico di malattie infettive per sapere un parere sulla rabbia).
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Dopo una visita dal suo curante, dovrebbe effettuare una consulenza psicologica, soltanto così si analizzeranno le cause del suo malessere

Quando il disturbo ansioso passa dal mentale al corporeo, si chiamano somatizzazioni.

Internet non aiuta, anzi peggiora il quando clinico, perché fomenta l' ansia

Ricapitolando : medico e psicologo

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
"voglio capire quando di una cosa mi devo davvero preoccupare e quando invece devo smettere di pensare"
Cara ragazza,
questo, dato lo stato che ci descrive, riuscirà a farlo solo con un l'aiuto di un buon percorso psicoterapico. Come la collega le consiglio di escludere tutte le cause legate ad una condizione organica dei malesseri che sente e di rivolgersi ad uno specialista in psicoterapia.
In bocca al lupo

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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