Essere sfruttati
Salve, vorrei qualche consiglio in merito a questo problema.
Dopo aver calmato le acque con i miei, ovviamente deve sempre presentarsi qualcos'altro.
Non so , forse è il mio carattere timido, forse sono troppo buona o semplicemente troppo tonta, ma noto che le altre persone non mi trattano benissimo. Lo noto soprattutto con alcuni colleghi dell'università. Tutti si incontrano per studiare, anche se magari nemmeno si conoscono, mentre se una volta lo chiedo io, tutti si dileguano o rimangono sul vago.
Una volta ho chiesto a un collega se nei giorni seguenti sarebbe stato all'uni a studiare con delle altre persone che conoscevo. Questo ha risposto di no perchè aveva altro da fare, e il giorno dopo invece l'ho trovato in facoltà con la suddetta compagnia a studiare...
Addirittura una mia "amica" con cui sto sempre e ho preparato diversi esami, ha degli atteggiamenti che non mi piacciono. Fra 4 giorni abbiamo un esame, io oggi ero a casa a studiare mentre lei usciva .. a parte avermi fatto pesare che stavo a casa di domenica mi ha detto "Vabbè visto che fai lo schema riassuntivo, fallo anche per me." cioè della serie "io mi vado a divertire, te sgobba anche per me"
Mi ha detto cose del genere altre volte, e siccome a me sembra solo sfruttamento, mi sono fatta furba dicendogli che non lo avevo ancora fatto, o non gli mandavo le foto...
Ho chiesto a diverse persone cosa ne pensavano e tutti mi hanno detto che ero in torto. Addirittura, l'ho chiesto in un gruppo di Facebook di studenti universitari (quindi un po' tutti nella stessa barca) e sono stata trattata malissimo del tipo "Sei proprio ignorante, bella storia avere un'amica così!" o "Ma che male c'è a passare gli appunti? Tanto lo fai anche per te ... vergognati" "Rosichi del fatto che lei esce mentre te sei a studiare".
Precisiamo che dopo gli esami cedo molto volentieri i miei appunti, che mi pare ben diverso dalle richieste che mi fa questa ragazza!
Non so più che pensare. Mia mamma mi ha sempre insegnato che questo è approfittarsi delle persone, perchè venivo trattata così anche alle elementari e alle medie. Ma a quando pare sbagliamo entrambe forse.
Devo cambiare il mio atteggiamento?
Dopo aver calmato le acque con i miei, ovviamente deve sempre presentarsi qualcos'altro.
Non so , forse è il mio carattere timido, forse sono troppo buona o semplicemente troppo tonta, ma noto che le altre persone non mi trattano benissimo. Lo noto soprattutto con alcuni colleghi dell'università. Tutti si incontrano per studiare, anche se magari nemmeno si conoscono, mentre se una volta lo chiedo io, tutti si dileguano o rimangono sul vago.
Una volta ho chiesto a un collega se nei giorni seguenti sarebbe stato all'uni a studiare con delle altre persone che conoscevo. Questo ha risposto di no perchè aveva altro da fare, e il giorno dopo invece l'ho trovato in facoltà con la suddetta compagnia a studiare...
Addirittura una mia "amica" con cui sto sempre e ho preparato diversi esami, ha degli atteggiamenti che non mi piacciono. Fra 4 giorni abbiamo un esame, io oggi ero a casa a studiare mentre lei usciva .. a parte avermi fatto pesare che stavo a casa di domenica mi ha detto "Vabbè visto che fai lo schema riassuntivo, fallo anche per me." cioè della serie "io mi vado a divertire, te sgobba anche per me"
Mi ha detto cose del genere altre volte, e siccome a me sembra solo sfruttamento, mi sono fatta furba dicendogli che non lo avevo ancora fatto, o non gli mandavo le foto...
Ho chiesto a diverse persone cosa ne pensavano e tutti mi hanno detto che ero in torto. Addirittura, l'ho chiesto in un gruppo di Facebook di studenti universitari (quindi un po' tutti nella stessa barca) e sono stata trattata malissimo del tipo "Sei proprio ignorante, bella storia avere un'amica così!" o "Ma che male c'è a passare gli appunti? Tanto lo fai anche per te ... vergognati" "Rosichi del fatto che lei esce mentre te sei a studiare".
Precisiamo che dopo gli esami cedo molto volentieri i miei appunti, che mi pare ben diverso dalle richieste che mi fa questa ragazza!
Non so più che pensare. Mia mamma mi ha sempre insegnato che questo è approfittarsi delle persone, perchè venivo trattata così anche alle elementari e alle medie. Ma a quando pare sbagliamo entrambe forse.
Devo cambiare il mio atteggiamento?
[#1]
Penso che un certo equilibrio sia possibile trovarlo, qualche volta presta lei gli appunti e qualche altra gli altri ti aiutano.. non va molto bene, per essere felici, pensare come le suggerisce sua madre, mi consenta..
Questo sguardo difeso sugli altri , sul mondo , viene percepito e non vorrei che alla fine, come un boomerang le tornasse contro..
Una maggiore, vera disponibilità ci rende più simpatici, ed anche più contenti del nostro essere nel mondo..
Cosa ne pensa.. ?
Questo sguardo difeso sugli altri , sul mondo , viene percepito e non vorrei che alla fine, come un boomerang le tornasse contro..
Una maggiore, vera disponibilità ci rende più simpatici, ed anche più contenti del nostro essere nel mondo..
Cosa ne pensa.. ?
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile ragazza,
forse la mamma a modo suo vuole proteggerti ed evitarti sofferenza e frustrazione, ma la vita è fatta anche da queste cose e non per aver prestato gli appunti a qualcuno.
All'università è la norma aiutarsi in queste cose e la particolarità della Sua richiesta è proprio il modo in cui Lei percepisce tutto ciò.
Probabilmente il problema va oltre lo scambio di appunti: forse si tratta di un problema nel relazionarsi con le persone. Essere timide non è una malattia, ma certamente può creare difficoltà nelle relazioni, così come essere TROPPO buone o... troppo tonte.
Questo problema è presente da sempre o solo all'università?
forse la mamma a modo suo vuole proteggerti ed evitarti sofferenza e frustrazione, ma la vita è fatta anche da queste cose e non per aver prestato gli appunti a qualcuno.
All'università è la norma aiutarsi in queste cose e la particolarità della Sua richiesta è proprio il modo in cui Lei percepisce tutto ciò.
Probabilmente il problema va oltre lo scambio di appunti: forse si tratta di un problema nel relazionarsi con le persone. Essere timide non è una malattia, ma certamente può creare difficoltà nelle relazioni, così come essere TROPPO buone o... troppo tonte.
Questo problema è presente da sempre o solo all'università?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Scusate mi sono spiegata male. Mia madre mi ha detto che la mia collega si stava approfittando di me apposta per questo tono cui cui mi ha chiesto di FARLE i riassunti. Un po' come se fossimo state alle elementari e mi avesse detto "Devi farmi i compiti di matematica e zitta"
Se qualcuno mi chiede il mio materiale o una spiegazione, di certo non gliela nego. Certo, quando l'ho chiesto io, la gente non mi è venuta altrettanto in conto ma questo è un altro discorso. Di conseguenza, evito di perdere tempo con gente che con me non lo perde... magari sbaglio, dovrei essere gentile con tutti, ma spesso finisco per farmi mettere i piedi in testa.
Se qualcuno mi chiede il mio materiale o una spiegazione, di certo non gliela nego. Certo, quando l'ho chiesto io, la gente non mi è venuta altrettanto in conto ma questo è un altro discorso. Di conseguenza, evito di perdere tempo con gente che con me non lo perde... magari sbaglio, dovrei essere gentile con tutti, ma spesso finisco per farmi mettere i piedi in testa.
[#4]
Gentile Utente,
il punto centrale del problema è questo: " spesso finisco per farmi mettere i piedi in testa."
Mi chiedo come mai accada questo. Vede, nelle relazioni non sono gli altri che fanno tutto, ma una parte la facciamo anche noi. Allora, alla luce di tutto ciò, come mai gli altri Le mettono i piedi in testa? E come mai Lei finisce per farsi mettere i piedi in testa?
Legga qui, magari può esseLe utile: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Per relazionarsi con gli altri un'abilità decisamente utile è l'assertività.
Cordiali saluti,
il punto centrale del problema è questo: " spesso finisco per farmi mettere i piedi in testa."
Mi chiedo come mai accada questo. Vede, nelle relazioni non sono gli altri che fanno tutto, ma una parte la facciamo anche noi. Allora, alla luce di tutto ciò, come mai gli altri Le mettono i piedi in testa? E come mai Lei finisce per farsi mettere i piedi in testa?
Legga qui, magari può esseLe utile: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Per relazionarsi con gli altri un'abilità decisamente utile è l'assertività.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 06/07/2014.
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