La mia alimentazione è scarsa
alve,
Scrivo per cercare di capire che effetti sta avendo sulla mia mente il mio stato di salute. A dicembre 2013, dopo 7 anni di disturbi al colon e medici incompetenti, mi è stato diagnosticato un sospetto morbo di Crohn tramite colonscopia e da allora il mio gastroenterologo sta procedendo con diverse cure con dosi massicce di cortisone, anche se sembra che vada a "tentativi". Il problema è che non riesce ad inquadrare la mia situazione. In tutto questo la mia alimentazione è scarsa, siccome a causa della malattia al colon non riesco a mangiare molto se no mi sento male. Inoltre, se prima cercavo di non privarmi delle cose "normali" sopportando gli effetti negativi sul mio intestino, ora non riesco più: ho paura di mangiare perchè poi so che mi sento male per giorni. Capita che qualche volta prendo coraggio e cerco di mangiare altri alimenti, ma poi il mio intestino si ribella e mi assalgono i sensi di colpa. Altre volte perdo il controllo e mi "abboffo" sapendo che poi mi sentirò male. La verità è che questa situazione di incertezza in cui vivo da più di un anno, in cui non riescono a capire se ho il morbo di Crohn o meno, è diventata insostenibile. In più ci sono tutti gli effetti collaterali portati dai medicinali che sto assumendo, amenorrea da due mesi e sono a rischio sottopeso. Ci sono giorni in cui non reagisco e vedo tutto nero, altri in cui cerco di farmi coraggio e reagire, sperando che si trovi una soluzione. Io Vorrei davvero mangiare normalmente, ma poi so che starò male ed evito. Ciò mi crea anche molto disagio, in quanto non esco più la sera per paura di sentirmi male, ogni volta che scendo devo prepararmi per un eventuale colica. Vorrei solo condurre la vita normale di prima. Mi scuso per lo "sfogo" ma sono davvero esausta sia fisicamente che mentalmente.
Scrivo per cercare di capire che effetti sta avendo sulla mia mente il mio stato di salute. A dicembre 2013, dopo 7 anni di disturbi al colon e medici incompetenti, mi è stato diagnosticato un sospetto morbo di Crohn tramite colonscopia e da allora il mio gastroenterologo sta procedendo con diverse cure con dosi massicce di cortisone, anche se sembra che vada a "tentativi". Il problema è che non riesce ad inquadrare la mia situazione. In tutto questo la mia alimentazione è scarsa, siccome a causa della malattia al colon non riesco a mangiare molto se no mi sento male. Inoltre, se prima cercavo di non privarmi delle cose "normali" sopportando gli effetti negativi sul mio intestino, ora non riesco più: ho paura di mangiare perchè poi so che mi sento male per giorni. Capita che qualche volta prendo coraggio e cerco di mangiare altri alimenti, ma poi il mio intestino si ribella e mi assalgono i sensi di colpa. Altre volte perdo il controllo e mi "abboffo" sapendo che poi mi sentirò male. La verità è che questa situazione di incertezza in cui vivo da più di un anno, in cui non riescono a capire se ho il morbo di Crohn o meno, è diventata insostenibile. In più ci sono tutti gli effetti collaterali portati dai medicinali che sto assumendo, amenorrea da due mesi e sono a rischio sottopeso. Ci sono giorni in cui non reagisco e vedo tutto nero, altri in cui cerco di farmi coraggio e reagire, sperando che si trovi una soluzione. Io Vorrei davvero mangiare normalmente, ma poi so che starò male ed evito. Ciò mi crea anche molto disagio, in quanto non esco più la sera per paura di sentirmi male, ogni volta che scendo devo prepararmi per un eventuale colica. Vorrei solo condurre la vita normale di prima. Mi scuso per lo "sfogo" ma sono davvero esausta sia fisicamente che mentalmente.
[#1]
Gentile Utente,
L' equilibrio psiche/soma è delicatissimo e quando le problematiche ruotano attorno alla sfera dell' alimentazione, lo diventa ancor di più.
Il cibo, da quanto scrive, sembra aver un significato di compensazione, di surrogato affettivo, lenisce l ' ansia e così via.
A prescindere dalla diagnosi di patologia, una consulenza psicologica sarebbe indicata
L' equilibrio psiche/soma è delicatissimo e quando le problematiche ruotano attorno alla sfera dell' alimentazione, lo diventa ancor di più.
Il cibo, da quanto scrive, sembra aver un significato di compensazione, di surrogato affettivo, lenisce l ' ansia e così via.
A prescindere dalla diagnosi di patologia, una consulenza psicologica sarebbe indicata
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
"ho paura di mangiare perchè poi so che mi sento male per giorni. "
Gentile ragazza,
il gastroenterologo che La segue è a conoscenza di questi timori?
Le ha impostato una terapia e prescritto una dieta particolare?
Lei fa fatica a seguirla?
Il medico Le ha anche suggerito di tenere un diario alimentare e monitorare in questa maniera il sintomo?
Ha provato a sentire anche il parere di un endocrinologo e di un ginecologo per il ciclo mestruale?
Ha infine apprezzato un calo ponderale solo ultimamente oppure è sempre stata molto magra?
Gentile ragazza,
il gastroenterologo che La segue è a conoscenza di questi timori?
Le ha impostato una terapia e prescritto una dieta particolare?
Lei fa fatica a seguirla?
Il medico Le ha anche suggerito di tenere un diario alimentare e monitorare in questa maniera il sintomo?
Ha provato a sentire anche il parere di un endocrinologo e di un ginecologo per il ciclo mestruale?
Ha infine apprezzato un calo ponderale solo ultimamente oppure è sempre stata molto magra?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Gentile dr. Angela Pileci io ho fatto presente al gastroenterologo del fatto che non riesco a mangiare tutti gli alimenti, ma non mi ha dato nessuna direttiva particolare.. io autonomamente annoto su un quaderno i cibi che mi danno problemi e quelli invece che riesco a mangiare normalmente. Per quanto riguarda il ginecologo e l'endocrinologo il gastroenterologo mi ha sconsigliato di andarci ora perché essendo sotto cortisone i valori saranno sicuramente sballati. Io sono sempre stata nella norma come peso, nell'ultimo anno sono dimagrita molto a causa del peggioramento relativo al mio intestino
[#4]
Gentile ragazza,
purtroppo la situazione non sembra di facile gestione.
Dal punto di vista psicologico è del tutto comprensibile il Suo disagio sia a livello sociale che personale.
Come mai ha postato la richiesta in psicologia?
Che tipo di aiuto si aspetta da parte dello psicologo?
purtroppo la situazione non sembra di facile gestione.
Dal punto di vista psicologico è del tutto comprensibile il Suo disagio sia a livello sociale che personale.
Come mai ha postato la richiesta in psicologia?
Che tipo di aiuto si aspetta da parte dello psicologo?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 06/07/2014.
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