Problemi familiari e lavoro.

salve,sono una studentessa di 22 anni e vorrei un consulto riguardo una situazione abbastanza preoccupante che si sta verificando in casa.
vivo con mia madre e mia sorella, 3 anni fa è venuto a mancare mio padre. da allora le cose sono precipitate: mia madre ha sempre avuto degli attacchi di nervosismo improvvisi ma adesso si sono moltiplicati, capitano sempre più frequentemente e per qualsiasi motivo.
mia sorella(24 anni) ha dovuto interrompere gli studi per andare a lavorare perchè il datore di mio padre per rispetto ha voluto offrire questa opportunità a mia sorella, ma lei non voleva , le è stato imposto perchè era un'occasione da non rifiutare. le mancano pochissimi esami alla laurea , ma con il lavoro ha molto rallentato e questo a mia madre non è mai andato bene, nonostante i turni di 8 ore e le notti a lavorare opprime mia sorella e ha sempre la costante paura che mia sorella lasci gli studi, anche perchè da poco ha lasciato il fidanzato storico di 7 anni e mia madre l'ha definita una poco di buono.
e poi ci sono io, la piccola della famiglia quella coccolata che ottiene sempre ciò che vuole. sono stata sempre uno spirito più ribelle, credo che nella vita non conti solo lo studio cosi ho sempre cercato di "evadare" da casa. in casa mia non manca niente, però ho sempre avuto questo desiderio di indipendenza nonostante l'agiatezza. l'anno scorso ho vinto la borsa di studio per l'erasmus e sono partita 6 mesi per l'estero, sono stati fantastici , ho visto il mondo esterno,anche se è stata considerata da mia sorella una scelta egoistica, ma quando era tempo di tornare ho incominciato ad avere strani sfoghi sul viso, anche molto forti dopo tutte le analisi e accertamenti non è uscito niente. ho un ragazzo per il quale non provo più nulla ma non posso lasciarlo perchè deluderei mia madre.
terminati gli esami ( ho sempre svolto il mio dovere per avere voti buoni ) ho deciso di iniziare un lavoro estivo ( maggio-settembre) vicino casa, raggiungibile a piedi, questa cosa ha fatto traboccare il vaso, sono stata costretta a dire bugie per andare a lavoro, sono stata accusata di egoismo perchè io non ho bisogno dei soldi, lavorando in agosto non potrò andare in vacanza con mia madre e mia sorella e ogni giorno è una lotta quando dico che ho il pomeriggio impegnato con il lavoro. dicono che non rispetto la famiglia, che non capisco che c'è bisogno di me in casa (ovviamente mia madre chiama la colf,quando sa che non ci sono per rinfacciarmi il fatto che non aiuto la famiglia ) e che penso solo a me, e che loro sono stanche se mi devono venire a prendere la sera a lavoro (finisco alle 10).
oltre gli sfoghi di natura purolenta sul volto, soffro di emicranie, stati di ansia e insonnia,ero autolesionista e oggi devo sopprimere l'idea di tagliarmi.
come posso comportarmi?

spero in un vostro consulto.
cordiali saluti.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
descrive una situazione familiare complessa con dinamiche disfunzionali (probabilmente precipitata dopo la scomparsa di suo padre) che meriterebbe una presa in carico dell'intero nucleo.

Non so se questa strada sia percorribile, ma lei dovrebbe almeno prendersi cura di se stessa.Nonostante la sua riferita ribellione, lei sembra coinvolta e intrappolata dalle modalità relazionali in essere nella sua famiglia come si può evincere ad esempio dalle difficoltà a troncare il suo legame di coppia e nascondere la sua attività lavorativa per non deludere sua madre.

La sintomatologia riferita e il forte disagio che sta vivendo, nelle quali hanno parte le dinamiche in cui è implicata, meriterebbero attenzione specialistica. Le suggerisco perciò di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, anche per riuscire a gestire le problematiche relazionali nelle quali è intrappolata in modo opportuno, conquistare un'opportuna distanza emotiva da sua madre, progettare il suo futuro autonomo senza rimanere invischiata nei problemi familiari.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
la ringrazio vivamente per la risposta.
purtroppo iniziare una terapia tutte e tre insieme sarebbe impossibile, minerebbe quella placca dorata che ci siamo costruite in questi tre anni.

alcune volte penso che esistono molte famiglie con disagi maggiori dei nostri. io e mia sorella siamo due ragazze in gamba che non danno problemi, ma evidentemente non siamo e saremo mai perfette per nostra madre.

grazie ancora.
cordiali saluti.

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<purtroppo iniziare una terapia tutte e tre insieme sarebbe impossibile,minerebbe quella placca dorata che ci siamo costruite in questi tre anni.>

In effetti l'avevo premesso; però si prenda cura di sé, sotto la placca dorata vedo in lei tanta sofferenza e voglia di vita.

Si frivolga a un nostro collega, per i motivi che le ho spiegato nella replica precedente. Non esiti

Cari auguri