Cosa mi rattrista

Gentili Dottori, seguo spesso questo sito e trovo siate illuminanti talvolta.
Ho 34 anni, un lavoro a tempo determinato di cui son grata visti i tempi difficili, cercato con tanta perseveranza. Da un anno ho chiuso con l'uomo che ho amato davvero, una persona narcisista e manipolatoria che aveva tante donne e che, con tanta sofferenza, sono riuscita a non sentire, né vedere più, malgrado pensi ancora a lui.
Da alcuni mesi, il mio diretto superiore al lavoro, un po' più giovane di me, mi ha detto di desiderarmi e, lui lo sa, è lo stesso anche per me; ho cercato di non pensare a lui come uomo, non condivido le relazioni in ambito lavorativo, ma non ci sono riuscita.
Il punto, motivo per il quale vi scrivo, è che in tanti mesi non è mai accaduto nulla, assolutamente nulla, non ci siam mai visti fuori dal lavoro, nemmeno per un caffé, poiché le sue uniche offerte sono tante parole, anche belle, ma solo parole e solo proposte di fermarmi in azienda dopo il lavoro. Raccontato così, sembrerà squallido, vi assicuro che le nostre chiacchierate non lo sono, ma i fatti dicono che lui non mi ha mai invitato ad uscire per conoscermi. Ribadisce solo, spessissimo, di desiderarmi e voler scoprire come io sia al di fuori del lavoro, al di là della mia serietà e professionailità. E' un'azienda molto grande, con tante persone, eppure spesso cerca di parlarmi, pur di starmi vicino, ma solo questo.
Nel frattempo si è fidanzato, ma non ha smesso di parlarmi in modo intimo e di ribadire che mi vuole.
Perché vi scrivo? Mi fa star male sentirmi presa in giro, gli ho detto che non esco con persone impegnate e che non è nemmeno un invito, tanto meno un modo di conoscermi, chiedermi di trattenermi, ma lui persevera e non offre altro.
Mi sento presa in giro, ma non riesco a dirgli di smetterla, mi piace, speravo potessimo conoscerci a questo punto.
E poi penso alla mia storia finita, alle altrettanto prese in giro, sopportate in nome di un amore che era vero solo da parte mia, ho sbagliato, dovevo farmi rispettare, ma era bravissimo a manipolarmi e non sono mai riuscita ad odiarlo.
Ora mi sento triste ed irrazionalmente penso che non avrò mai una storia normale, un uomo con cui dormire, io vivo da sola, una persone che tenga a me, l'amore, il desiderio, quelli che ho tanto sentito e che sembrano non tornare, stavolta senza soffrire.
Mi piacerebbe confrontarmi con voi, per favore, su queste paure e su cosa fare dentro di me con i sentimenti che provo per quest'ultima persona. Lo desidero, mi piacerebbe conoscerlo, come due persone normali, uscire e capire se possiamo andare oltre, ma lui parla tanto, a lungo e basta.
Grazie davvero.
Buona serata.