Perché mi arrabbio sempre col terapeuta di turno

Gentili Dottori,
Sono ormai alla mia ennesima psicoterapia e anche questa volta, tanto x non smentirmi mai, mi sono arrabbiata col mio terapeutico. Per me ha fatto degli errori mail punto è che razionalmente mi rendo contp che anche un terapeuta perlopiù bravo possa commettere errori..ecco, questo a livello razionale ma dentro di me mi sale una rabbia atomica e dubito di potermi fidare di potermi fidare senza garanzie di perfezione. E finisco x criticare scrivere sms aggressivi e rischio di allontanare proprio chi mi potrebbe aiutare. Non capisco perché persevero in quest'atteggiamento ma non riesco a non farlo ..e se ora il mio terapeuta s' incazza e mi lacia da sola come faccio??
[#1]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
Gentilissima,

ha provato a cambiare terapeuta nel senso di uomo o donna?
magari è solo una questione di poca empatia.
Quali errori può aver commesso per farla irritare così tanto?
vedute diverse?

restiamo in attesa di sue
Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#2]
Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
gentile signora, deduco che ne abbia cambiati vari. Come fa ad essere sicura che il terapeuta commette errori? Lei si reca dal terapeuta con consapevolezza e volontà? Non è che lo sfida, mettendolo alla prova ogni volta?
In una terapia è fondamentale la fiducia, altrimenti non può esistere alcun rapporto.

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

[#3]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile dott Ronchi,
Si ho cambiato diversi terapeuti, l'attuale è maschio ma la modalità mia non cambia. Prima o poi mi arrabbio.

Gentile dott. Sarracino
Certo che non mi fido, è uno dei miei problemi, se deve essere un prerequisito della terapia allora sono senza speranze.
[#4]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
Gentilissima,

evidentemente è una modalità difensiva che lei mette in atto inconsciamente.
Cerchi di continuare in modo da superare questo scoglio, altrimenti resterà sempre a metà e non riuscirà a terminare il percorso intrapreso.

Coraggio!
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

dal momento che Lei riconosce la rabbia "atomica" che sente salire e soprattutto riconosce quelle che dal Suo punto di vista potrebbero essere le ragioni di questa rabbia, perchè non ne parla quando è serena con il terapeuta?

Magari proprio nella prossima seduta...

Quanto al fatto di essere abbandonata dal terapeuta, posso chiederLe se è accaduto nel passato o se questo è un Suo timore?
Quale diagnosi è stata posta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile dott Pileci,
Il problema è che io faccio in modo che gli altri si stanchino di me..scrivo sms aggressivi o creo dinamiche di "allarme" fino a dimostrarmi che nessuno mi può aiutare. E lo sto rifacendo. Mi hanno detto che ho un disturbo borderline. .però ora mi sembra di rendermi conto di più ma arrivano momenti in cui sragiono e faccio cazzate. Ne parlerò col mio terapeuta a cui nel frattempo ho chiesto per l'ennesima volta scusa ma ho il terrore che se non ci capiamo mi ritroverò sola. Forse è il mio destino e devo solo accettarlo. Ma se lo accetto è la fine.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Nel disturbo borderline di personalità si ritrovano frequentemente queste dinamiche e credo che la Sua consapevolezza sia già un buon passo.
In genere interventi efficaci trovano applicazioni nella coterapia e un educatore che riesca ad affiancare lo psicoterapeuta e il medico psichiatra può essere utile.

Nella Sua zona può rivolgersi anche qui:
http://www.ilvolo.com/comunita.html

Cordiali saluti,
[#8]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
La ringrazio Dott. Pileci per il link ma io non credo di essere così grave né rientro nei parametri di età.
Mi vergogno per le accuse rivolte al mio terapeuta ma da un mesetto a questa parte , da quando credo il rapporto si sta stringendo, mi sembra di tornare piano piano fuori di testa come prima. Dopo anni di sofferenza e sintomi vari e terapie avevo trovato un mio sistema per non sentire chiudendomi in una sorta di "va tutto bene" ..non sentivo più quasi niente ero proprio distaccata..e questa è stata un po' la mia richiesta iniziale per la psicoterapia perché comunque nel non sentire non mi riconoscevo neanche più..ma stare così...non me lo ricordavo più..un tuffo nell'incubo del passato..e ritornano i sintomi anche se in misura molto minore..ma i problemi relazionali sono sempre uguali. Stesso terrore e stessa rabbia.
[#9]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
gentile utente,
mi sembra poco utile per lei ipotizzare un disturbo borderline, ma chi le ha fatto e poi eventualmente detto questa diagnosi? Si tratterebbe, seppure fosse, di una categoria diagnostica così ampia e complessa che comunicargliela veramente potrebbe solo ingenerarle ansia e confusione. magari anche rabbia.

Io credo che lei farebbe bene a valutare la possibilità di fare una psicoterapia psicoanalitica, che se fosse verificata l'ipotesi del disturbo di personalità, si potrebbe rivelare molto indicata.

Non c'è assolutamente nessun prerequisito "fiducia" rispetto alla psicoterapia, lei ha pienamente ragione. La fiducia non la si regala a scatola chiusa a qualcuno solo perché è un terapeuta. La "fiducia" è però certamente un ingrediente essenziale per la buona riuscita della terapia, ma al contempo è essa stessa, nella sua progressiva e comune costruzione, il frutto di un intenso lavoro che può durare anche del tempo, e spesso anche tutto il tempo della terapia.

Non si scoraggi, troverà certamente il terapeuta che saprà conquistarsi la sua fiducia, accettare e contenere la sua rabbia e che l'aiuti a comprenderla.

cordialmente

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#10]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dott. Raggi, la diagnosi mi era stata fatta da una psicologa che avrebbe voluto utilizzare con me un manuale di mindfulness ma io dopo poco sono scappata..ma parliamo di dieci anni fa, all'epoca avevo una grave bulimia, durata una decina d'anni, facevo uso di sostanze e alcol e mi tagliavo..Ora sto molto meglio, comunque le varie terapie mi hanno aiutato e anche quella attuale. Ma appena si accorciano le distanze perdo di lucidità. .mi son tornati fuori tutti i sintomi, anche se in misura molto minore. .poi vabbe' l'alcol è sempre una stampella quando sto male. La mia paura è di boicottare sempre la/le relazioni, faccio un gran casino: prima mi incazzo e son lì lì x distruggere tutto poi se trovo una persona comprensiva com'è stato il mio terapeuta mi sembra di provare attrazione e faccio fantasie sessuali..perché? Le devo comunicare al mio terapeuta?
[#11]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
<<la diagnosi mi era stata fatta da una psicologa che avrebbe voluto utilizzare con me un manuale di mindfulness ma io dopo poco sono scappata.>>

...e ha fatto bene! Ciò testimonia del fatto che lei ha molte risorse in più rispetto a quante crede lei stessa di averne.

per quanto riguarda le fantasie sessuali o l'attrazione per il terapeuta, certo che ne deve parlare con lui. E' una cosa molto comune e nota e capita spesso. La psicoanalisi ritiene che si tratti di una variante "negativa" del transfert, negativa in quanto potenzialmente minacciosa per il setting e per la relazione terapeutica, ma è comunque un sentimento che va affrontato in terapia.

Unicamente per darle qualche spunto di riflessione da riportare in terapia, ha mai pensato che sessualità e aggressività sono in fondo due facce della stessa medaglia?

Stia bene e vada avanti.





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