Costante attrazione per persone diverse dal partner

Cari Dottori,
vi scrivo poichè vorrei capire quali sono i meccanismi psico-mentali che spingono un uomo, affermato professionalmente, a cercare costantemente partner differenti.
Potete consigliarmi un testo?
Con l'uomo in questione ho da sei mesi intrapreso una relazione di amicizia (con sesso sporadico, quando entrambi "non ce la facciamo più"). Credevo che con me volesse fare le cose diversamente, dato che dice di aver sempre dato prevalenza al sesso e dopo la passione iniziale si ritrovava accanto donne che non conosceva affatto; in questo modo la relazione inevitabilmente finiva. Invece con me si sta creando un bel rapporto di sincera amicizia, confronto e supporto: mi chiama per chiedermi consigli di qualsiasi tipo,si mette in discussione e dà peso a quello che dico,mi stima,mi ammira e in qualche modo potrei diventare un riferimento per lui.
Tutte cose bellissime se non fosse che è già fidanzato e che l'altro giorno, quando gli ho presentato una mia amica (la prima che gli presento!), mi ha confessato di essere attratto da lei.Sono rimasta malissimo,ma non l'ho dato a vedere più di tanto:gli ho detto di fare quello che voleva,e ho evidenziato le differenze tra me e la mia amica (ovviamente valorizzando me stessa).Alla fine ha detto che si fida della mia opinione e che con lei sarebbero 2-3 rapporti e poi basta, quindi non ne vale la pena.
Adesso mi domando:è normale che gli uomini provino una costante attrazione sessuale per qualsiasi donna più o meno carina?
Io mi sento svilita,sostituibile e mi dà molto fastidio questo atteggiamento. Si dice che l'uomo giovane tende per natura a guardarsi attorno, a cercare altro. Però ragionando così non avrò mai quella stabilità affettiva che mi merito.
Non so se sbaglio io ad essere troppo "accogliente" ed accomodante, a far sentire ogni uomo libero e compreso, facendo però valere la mia parola con discorsi logici e razionali ai quali poi cede. Dovrei essere più menefreghista ed egoista?
A me lui piace molto,sono tentata dal dargli delle possibilità,capire se può maturare (cosa che mi dice di voler fare,dato che gli manca una famiglia sua,una casa sua) con il mio aiuto (che espressamente mi ha chiesto). Ha paura della solitudine e la mia presenza nella sua vita lo rassicura molto (con la fidanzata attuale si vedono 2 volte al mese per disinteresse di lei e credo ne soffra),ma anche il mio modo di essere.
Che tempi ha la maturità affettiva di un uomo? Da ragazzino era un po' "scapestrato", fissato col sesso; oggi ha 38 anni e resta fissato col sesso,ma pensavo che fosse una fissazione incanalabile verso l'esclusività. Ma poi quando ho sentito che gli piace la mia amica ho temuto che la sua rimarrà una fissazione, avrà sempre la curiosità verso il "nuovo",il "fedifrago",l'evasione.Oppure l'uomo cambia?
La mia sensazione è che nel giro di qualche tempo lui maturi e decida di sposarsi e metter su famiglia,ha bisogno di fidarsi (è molto diffidente)e sapere che non verrà abbandonato.
Voi che dite?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 128
gentile ragazza il problema non sta nella maturità o meno degli uomini ma nella sua relazione con questo uomo che pare (almeno lui) non voglia approfondire.
è fidanzato e cerca le altre. E' proprio sicura di voler insistere con lui?
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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