Disturbo della personalità - personalità bipolare
Buongiorno Signori, grazie in anticipo per la possibilità di avere una risposta competente in materia.
Vi scrivo per chiedere consigli su come comportarmi con la mia fidanzata, affetta da gravi disturbi della personalità. Ci amiamo e ci vogliamo un gran bene, e mi piacerebbe vederla sorridere ogni giorno. Tuttavia i suoi problemi stanno ormai distruggendo anche me, tra liti e situazioni e frasi che mi fanno stare molto male. La strada più semplice sarebbe di tagliare i ponti, ma la voglio aiutare, starle a fianco, non abbandonarla a sè.
Il disturbo della mia ragazza attacca e distrugge tutti gli aspetti della sua (e nostra) vita, dalle relazioni con la sua famiglia, ai rendimenti lavorativi e universitari, ai progetti futuri. Brevi periodi di intensa felicità si alternano a crisi profonde che scuotono tutta la relazione, approssimativamente una o due volte al mese lei arriva alla frase "Mi serve una pausa da te". Felicità e carezze si alternano alle solite frasi del tipo "Non sarò mai adatta ai tuoi standard, non sono una brava fidanzata. Non concluderò mai nulla nella vita, sono un fallimento totale. Non mi piaccio, sono brutta e non capisco perchè stai con una come me. Non ti porterò mai nulla di buono nella vita, finirò per distruggere anche te". A nulla servono le mie parole di conforto, parole al vento. Dal mio inesperto punto di vista sembra come arrivi ad odiarmi alcuni periodi, gelosa della mia vita, del mio "essere sano". In questi momenti mi attacca, si arrabbia tremendamente, mi insulta e mi tratta male. Nello stesso tempo, pochi minuti dopo, mi chiede scusa, dice che mi ama ed ha bisogno di me al suo fianco.
Mi ha detto che è in profonda depressione, che non sa cosa fare. Non vuole parlarne con la famiglia, non vuole il mio aiuto. Se le do conforto sbaglio perchè la dovrei lasciare sola, se non le do conforto comunque sbaglio perchè dovrei confortarla.
Non so più cosa fare. Nei periodi non felici anche io sono distrutto, perdo il mio focus, rendo male, vivo male e mi sento male. Penso anche ad un futuro con lei al mio fianco, alle innumerevoli difficoltà o problemi molto seri che la vita può comportare e portare, come reagirebbe a tali ben più alti ostacoli? A questo punto l'unica soluzione è che lei risolva il suo problema, non ce la faccio più a vivere in questo modo ma voglio stare al suo fianco ed aiutarla.
La mie domanda sono: di che disturbo si tratta esattamente, cosa comporta e come funziona? Esiste una cura? Esiste un processo di guarigione? E' possibile guarire totalmente e superare questo problema definitivamente? Quanto tempo può essere necessario?
Mi scuso per le molteplici domande, per gli innumerevoli dubbi contenuti in questo testo e per la scarsa struttura dello stesso.
Grazie mille in anticipo per il Vostro supporto ed i Vostri consigli.
G.
Vi scrivo per chiedere consigli su come comportarmi con la mia fidanzata, affetta da gravi disturbi della personalità. Ci amiamo e ci vogliamo un gran bene, e mi piacerebbe vederla sorridere ogni giorno. Tuttavia i suoi problemi stanno ormai distruggendo anche me, tra liti e situazioni e frasi che mi fanno stare molto male. La strada più semplice sarebbe di tagliare i ponti, ma la voglio aiutare, starle a fianco, non abbandonarla a sè.
Il disturbo della mia ragazza attacca e distrugge tutti gli aspetti della sua (e nostra) vita, dalle relazioni con la sua famiglia, ai rendimenti lavorativi e universitari, ai progetti futuri. Brevi periodi di intensa felicità si alternano a crisi profonde che scuotono tutta la relazione, approssimativamente una o due volte al mese lei arriva alla frase "Mi serve una pausa da te". Felicità e carezze si alternano alle solite frasi del tipo "Non sarò mai adatta ai tuoi standard, non sono una brava fidanzata. Non concluderò mai nulla nella vita, sono un fallimento totale. Non mi piaccio, sono brutta e non capisco perchè stai con una come me. Non ti porterò mai nulla di buono nella vita, finirò per distruggere anche te". A nulla servono le mie parole di conforto, parole al vento. Dal mio inesperto punto di vista sembra come arrivi ad odiarmi alcuni periodi, gelosa della mia vita, del mio "essere sano". In questi momenti mi attacca, si arrabbia tremendamente, mi insulta e mi tratta male. Nello stesso tempo, pochi minuti dopo, mi chiede scusa, dice che mi ama ed ha bisogno di me al suo fianco.
Mi ha detto che è in profonda depressione, che non sa cosa fare. Non vuole parlarne con la famiglia, non vuole il mio aiuto. Se le do conforto sbaglio perchè la dovrei lasciare sola, se non le do conforto comunque sbaglio perchè dovrei confortarla.
Non so più cosa fare. Nei periodi non felici anche io sono distrutto, perdo il mio focus, rendo male, vivo male e mi sento male. Penso anche ad un futuro con lei al mio fianco, alle innumerevoli difficoltà o problemi molto seri che la vita può comportare e portare, come reagirebbe a tali ben più alti ostacoli? A questo punto l'unica soluzione è che lei risolva il suo problema, non ce la faccio più a vivere in questo modo ma voglio stare al suo fianco ed aiutarla.
La mie domanda sono: di che disturbo si tratta esattamente, cosa comporta e come funziona? Esiste una cura? Esiste un processo di guarigione? E' possibile guarire totalmente e superare questo problema definitivamente? Quanto tempo può essere necessario?
Mi scuso per le molteplici domande, per gli innumerevoli dubbi contenuti in questo testo e per la scarsa struttura dello stesso.
Grazie mille in anticipo per il Vostro supporto ed i Vostri consigli.
G.
[#1]
Psicologo
Gentile ragazzo,
Mi spiace per la situazione che sta vivendo. Dal punto di vista clinico non esiste alcun Disturbo di Personalità Bipolare, in quanto il Disturbo Bipolare rientra tra i disturbi dell'umore, non tra quelli di personalità. Lei chiede quale sia la diagnosi applicabile ai sintomi della sua ragazza, ma purtroppo non è possibile darle una risposta in quanto, per legge, non si può fare diagnosi on-line. Inoltre, la diagnosi di problematiche psicologiche è un processo complesso che richiede un'accurata valutazione compiuta da parte di uno specialista della salute mentale, direttamente sul soggetto interessato. Non si fanno dunque diagnosi per procura. Per quanto riguarda il trattamento, bisogna considerare che esso è strettamente legato alla tipologia e alla gravità del disturbo per il quale viene effettuato. Anche la durata della terapia varia in base a numerosi fattori e non può essere stabilita a priori. Per poterle rispondere è dunque necessario che la sua ragazza consulti uno psicologo di persona. Il mio consiglio è quello di parlare con lei e di farle capire che le vuole bene e che vorrebbe aiutarla in modo da poter costruire qualcosa di stabile insieme. Le auguro di riuscire al più presto a risolvere la situazione.
Cordialità
Mi spiace per la situazione che sta vivendo. Dal punto di vista clinico non esiste alcun Disturbo di Personalità Bipolare, in quanto il Disturbo Bipolare rientra tra i disturbi dell'umore, non tra quelli di personalità. Lei chiede quale sia la diagnosi applicabile ai sintomi della sua ragazza, ma purtroppo non è possibile darle una risposta in quanto, per legge, non si può fare diagnosi on-line. Inoltre, la diagnosi di problematiche psicologiche è un processo complesso che richiede un'accurata valutazione compiuta da parte di uno specialista della salute mentale, direttamente sul soggetto interessato. Non si fanno dunque diagnosi per procura. Per quanto riguarda il trattamento, bisogna considerare che esso è strettamente legato alla tipologia e alla gravità del disturbo per il quale viene effettuato. Anche la durata della terapia varia in base a numerosi fattori e non può essere stabilita a priori. Per poterle rispondere è dunque necessario che la sua ragazza consulti uno psicologo di persona. Il mio consiglio è quello di parlare con lei e di farle capire che le vuole bene e che vorrebbe aiutarla in modo da poter costruire qualcosa di stabile insieme. Le auguro di riuscire al più presto a risolvere la situazione.
Cordialità
[#2]
Come scrive il Collega poco sopra, non esistono i "disturbi della personalità bipolari", ma i disturbi della personalità (evitante, dipendente, borderline ecc.) e i disturbi dell'umore (depressione unipolare, mania, ciclotimia, disturbo bipolare ecc.). Oppure casi di comorbilità, ossia pazienti con due o più diagnosi.
La sua partner ha mai fatto una valutazione psicologica o psichiatrica?
Questo è il primo passo da compiere, bisogna prima di tutto capire se la condizione della sua ragazza è patologica e se rientra in un disturbo specifico (dell'umore, di personalità ecc.).
Questo può essere fatto solo consultando uno psicologo (o psichiatra, perché entrambi possono fare una psicodiagnosi e trattare il caso) di persona che dopo una valutazione approfondita farà (eventualmente) una diagnosi e solo dopo potrà ricevere una risposta alle sue domande.
In genere i trattamenti più indicati sono la psicoterapia e, soprattutto se si tratta di bipolarismo, cure farmacologiche (psichiatriche).
La sua partner ha mai fatto una valutazione psicologica o psichiatrica?
Questo è il primo passo da compiere, bisogna prima di tutto capire se la condizione della sua ragazza è patologica e se rientra in un disturbo specifico (dell'umore, di personalità ecc.).
Questo può essere fatto solo consultando uno psicologo (o psichiatra, perché entrambi possono fare una psicodiagnosi e trattare il caso) di persona che dopo una valutazione approfondita farà (eventualmente) una diagnosi e solo dopo potrà ricevere una risposta alle sue domande.
In genere i trattamenti più indicati sono la psicoterapia e, soprattutto se si tratta di bipolarismo, cure farmacologiche (psichiatriche).
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Utente
Gentilissimi Dr. Sposato e Dr. Del Signore,
Grazie mille per la Vostra risposta. Capisco che sia difficile dire qualcosa riguardo al caso senza visitare la persona in questione. Non ha mai fatto una valutazione psicologica, almeno non ne sono al corrente. Però sa di avere questo problema, ha detto e riconosciuto di avere problemi psicologici e di essere nevrotica. Tuttavia non so come farle capire che ha davvero bisogno di cure serie, che io non sono un medico e più di farmi carico di tutto ciò che ha dentro non posso fare altro (a scapito però della mia stessa salute). Non accetta alcun tipo di aiuto esterno, per questo vi ho scritto, è un tunnel senza uscita.
Vorrei comunque chiedere se esiste una guarigione a questo tipo di disturbo e se il soggetto può o potrebbe arrivare od avere la possibilità di condurre una vita normale.
Quali consigli potete dare a me come partner? Come dovrei comportarmi con lei?
Grazie ancora infinitamente e buona giornata,
G.
Grazie mille per la Vostra risposta. Capisco che sia difficile dire qualcosa riguardo al caso senza visitare la persona in questione. Non ha mai fatto una valutazione psicologica, almeno non ne sono al corrente. Però sa di avere questo problema, ha detto e riconosciuto di avere problemi psicologici e di essere nevrotica. Tuttavia non so come farle capire che ha davvero bisogno di cure serie, che io non sono un medico e più di farmi carico di tutto ciò che ha dentro non posso fare altro (a scapito però della mia stessa salute). Non accetta alcun tipo di aiuto esterno, per questo vi ho scritto, è un tunnel senza uscita.
Vorrei comunque chiedere se esiste una guarigione a questo tipo di disturbo e se il soggetto può o potrebbe arrivare od avere la possibilità di condurre una vita normale.
Quali consigli potete dare a me come partner? Come dovrei comportarmi con lei?
Grazie ancora infinitamente e buona giornata,
G.
[#4]
>>..che io non sono un medico e più di farmi carico di tutto ciò che ha dentro non posso fare altro (a scapito però della mia stessa salute).<<
ha perfettamente ragione, prendersi "carico" di questa situazione non è salutare e purtroppo non basta il buon senso, l'amore e la volontà di voler fare qualcosa. Anzi sarebbe opportuno prendere coscienza della sua impotenza e delegare ad altri le cure del caso, le persone non possono essere "salvate", soprattutto se non ne sentono la necessità. Da qui anche la motivazione al trattamento psicologico.
>>Vorrei comunque chiedere se esiste una guarigione a questo tipo di disturbo e se il soggetto può o potrebbe arrivare od avere la possibilità di condurre una vita normale.<<
ho già risposto sopra, senza una diagnosi certa e quindi non "ipotetica" come nel suo caso, non ci possiamo esprimere. Anche perché si possono dare le diagnosi on-line.
Come mai ha pensato ad un disturbo di personalità e al bipolarismo?
>>Quali consigli potete dare a me come partner? Come dovrei comportarmi con lei?<<
non possiamo farlo da questa postazione. Se crede dovrebbe confrontarsi con un Collega di persona.
ha perfettamente ragione, prendersi "carico" di questa situazione non è salutare e purtroppo non basta il buon senso, l'amore e la volontà di voler fare qualcosa. Anzi sarebbe opportuno prendere coscienza della sua impotenza e delegare ad altri le cure del caso, le persone non possono essere "salvate", soprattutto se non ne sentono la necessità. Da qui anche la motivazione al trattamento psicologico.
>>Vorrei comunque chiedere se esiste una guarigione a questo tipo di disturbo e se il soggetto può o potrebbe arrivare od avere la possibilità di condurre una vita normale.<<
ho già risposto sopra, senza una diagnosi certa e quindi non "ipotetica" come nel suo caso, non ci possiamo esprimere. Anche perché si possono dare le diagnosi on-line.
Come mai ha pensato ad un disturbo di personalità e al bipolarismo?
>>Quali consigli potete dare a me come partner? Come dovrei comportarmi con lei?<<
non possiamo farlo da questa postazione. Se crede dovrebbe confrontarsi con un Collega di persona.
[#5]
Caro ragazzo,
col dott. del Signore le dico che il primo passo da fare è avere una diagnosi certa da un clinico della vostra città e non spaziare in autodiagnosi che non fanno altro che aggiungere ansia a quella già presente e che si evince da queste sue parole.
"Vorrei comunque chiedere se esiste una guarigione a questo tipo di disturbo e se il soggetto può o potrebbe arrivare od avere la possibilità di condurre una vita normale"
Vorrei, se mi permette, spostare il focus su di lei e sul carico che si sta facendo dei presunti problemi psicologici della sua ragazza. Lei, semplicemente, non la può aiutare in quanto(nel caso fossero presenti dei disturbi, ma anche solo per escluderli) vi sono delle figure professionali apposite. Anzi, le dirò, rischia di far peggio perchè, in questi casi, il rischio di colludere è alto.
Ma posso anche capire la sua convinzione a portare avanti questo "contenimento" dei problemi della sua ragazza. Ritengo però che occorra avere dei mezzi validi che solo un collega dal vivo potrebbe darle. Quindi mi associo al suggerimento già datole dal collega.
La saluto.
col dott. del Signore le dico che il primo passo da fare è avere una diagnosi certa da un clinico della vostra città e non spaziare in autodiagnosi che non fanno altro che aggiungere ansia a quella già presente e che si evince da queste sue parole.
"Vorrei comunque chiedere se esiste una guarigione a questo tipo di disturbo e se il soggetto può o potrebbe arrivare od avere la possibilità di condurre una vita normale"
Vorrei, se mi permette, spostare il focus su di lei e sul carico che si sta facendo dei presunti problemi psicologici della sua ragazza. Lei, semplicemente, non la può aiutare in quanto(nel caso fossero presenti dei disturbi, ma anche solo per escluderli) vi sono delle figure professionali apposite. Anzi, le dirò, rischia di far peggio perchè, in questi casi, il rischio di colludere è alto.
Ma posso anche capire la sua convinzione a portare avanti questo "contenimento" dei problemi della sua ragazza. Ritengo però che occorra avere dei mezzi validi che solo un collega dal vivo potrebbe darle. Quindi mi associo al suggerimento già datole dal collega.
La saluto.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.3k visite dal 01/07/2014.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.