Suocera invadente
Ho una figlia di 22 mesi e una suocera estremamente invadente.
Fin dalla nascita della bambina,lei voleva dimostrarsi disponibile e siccome abito sopra ai suoceri,quando ero a casa in maternità lei saliva anche una decina di volte al giorno per controllare che fosse tutto a posto (nonostante le dicessi che se avevo bisogno l’avrei chiamata io) e si fermava spesso anche più di mezz’ora con la bambina per tenerla continuamente in braccio, mentre allattavo la piccola lei si sedeva sul divano e continuava ad accarezzarle la testa e a darle i baci o a prenderle le mani. Quando uscivo con la bambina tutte le volte mi fermava perché voleva vedere la nipotina, quando rientravo chiudeva a chiave la porta che abbiamo in comune (lasciando dentro la chiave) in modo che io fossi obbligata a suonare per entrare e così lei poteva vedere la nipotina. Ripreso il lavoro, ho iniziato a portare la bambina dai miei genitori che me la curavano e rientrata la sera, i primi tempi mi fermavo 15/20 minuti con la bimba giù dai suoceri e poi salivo in casa per godermi la mia famiglia.Il problema è che loro non si accontentavano di vederla così “poco” e tutte le sere dopo cena me li ritrovavo in casa,perdendo così qualsiasi possibilità di stare da sola con mio marito e mia figlia.Dopo 15 giorni che la cosa continuava e nonostante mio marito avesse detto loro di non salire tutte le sere la cosa è andata avanti comunque così ho deciso di lasciar giù a loro la bambina non appena rientrata dal lavoro fino all’orario di cena, pur di non averli tra i piedi dopo,rinunciando così a del tempo da trascorrere con mia figlia.Tutti i giorni io mi sento obbligata a lasciarla giù perché se per sbaglio una sera capita che torno tardi e la porto su subito, dopo cena me li ritrovo in casa a prenderla perché loro la DEVONO vedere tutti i giorni. Mia suocera, avendo una figlia disabile, credo che veda nella mia piccola la “figlia che non ha mai potuto avere”, la chiama “la mia bambina”, la riempie di vizi, spesso andando contro alla nostra volontà e contraddicendo spesso quello che diciamo: ad esempio, quando io e mio marito siamo fermi sul “no” relativamente ad una cosa, lei subito prende la bambina e gliela concede, passando così per la “brava” della situazione e facendoci passare per i “cattivi”. Quando prima di cena scendo a riprendere la bambina, inevitabilmente lei me la allontana o fa di tutto per tenerla giù ancora, la “ricatta” continuamente, la obbliga a darle i baci anche quando la bambina dice di non volerglieli dare, spesso la obbliga a fare quello che dice lei e la distoglie dai giochi e dalle attività che le piacciono per continuare a dirle “guarda la nonna, abbraccia la nonna, dov’è la nonna, ecc…”. Mi dite per favore cosa devo fare per farle cambiare atteggiamenti? Secondo me questa persona è davvero malata e ha dei seri problemi comportamentali, e soprattutto sta mettendo in seria difficoltà il rapporto che ho con mia figlia… Da cosa può dipendere il suo comportamento?
Fin dalla nascita della bambina,lei voleva dimostrarsi disponibile e siccome abito sopra ai suoceri,quando ero a casa in maternità lei saliva anche una decina di volte al giorno per controllare che fosse tutto a posto (nonostante le dicessi che se avevo bisogno l’avrei chiamata io) e si fermava spesso anche più di mezz’ora con la bambina per tenerla continuamente in braccio, mentre allattavo la piccola lei si sedeva sul divano e continuava ad accarezzarle la testa e a darle i baci o a prenderle le mani. Quando uscivo con la bambina tutte le volte mi fermava perché voleva vedere la nipotina, quando rientravo chiudeva a chiave la porta che abbiamo in comune (lasciando dentro la chiave) in modo che io fossi obbligata a suonare per entrare e così lei poteva vedere la nipotina. Ripreso il lavoro, ho iniziato a portare la bambina dai miei genitori che me la curavano e rientrata la sera, i primi tempi mi fermavo 15/20 minuti con la bimba giù dai suoceri e poi salivo in casa per godermi la mia famiglia.Il problema è che loro non si accontentavano di vederla così “poco” e tutte le sere dopo cena me li ritrovavo in casa,perdendo così qualsiasi possibilità di stare da sola con mio marito e mia figlia.Dopo 15 giorni che la cosa continuava e nonostante mio marito avesse detto loro di non salire tutte le sere la cosa è andata avanti comunque così ho deciso di lasciar giù a loro la bambina non appena rientrata dal lavoro fino all’orario di cena, pur di non averli tra i piedi dopo,rinunciando così a del tempo da trascorrere con mia figlia.Tutti i giorni io mi sento obbligata a lasciarla giù perché se per sbaglio una sera capita che torno tardi e la porto su subito, dopo cena me li ritrovo in casa a prenderla perché loro la DEVONO vedere tutti i giorni. Mia suocera, avendo una figlia disabile, credo che veda nella mia piccola la “figlia che non ha mai potuto avere”, la chiama “la mia bambina”, la riempie di vizi, spesso andando contro alla nostra volontà e contraddicendo spesso quello che diciamo: ad esempio, quando io e mio marito siamo fermi sul “no” relativamente ad una cosa, lei subito prende la bambina e gliela concede, passando così per la “brava” della situazione e facendoci passare per i “cattivi”. Quando prima di cena scendo a riprendere la bambina, inevitabilmente lei me la allontana o fa di tutto per tenerla giù ancora, la “ricatta” continuamente, la obbliga a darle i baci anche quando la bambina dice di non volerglieli dare, spesso la obbliga a fare quello che dice lei e la distoglie dai giochi e dalle attività che le piacciono per continuare a dirle “guarda la nonna, abbraccia la nonna, dov’è la nonna, ecc…”. Mi dite per favore cosa devo fare per farle cambiare atteggiamenti? Secondo me questa persona è davvero malata e ha dei seri problemi comportamentali, e soprattutto sta mettendo in seria difficoltà il rapporto che ho con mia figlia… Da cosa può dipendere il suo comportamento?
[#1]
Gentile Signora,
occorre mettere paletti di fronte a questa inopportuna intrusività di sua suocera. L'educazione e la gestione dei figli spetta solo ai genitori, i nonni sono un valore aggiunto, ma non possonio certamente travalicare i ruoli, né imporsi nel modo che ha descritto, invadendo la vostra privacy e avanzando pretese sulla bimba.
Qui è opportuno mettere confini introno al vostro nucleo familiare, la coabitazione rende tutto più complicato, ma di certo non impossibile.
Come si pone suo marito rispetto alle pretese di sua madre?
Avete condiviso il problema e concordato possibili soluzioni?
Occorre anche la collaborazione di suo marito, non può fare tutto da sola, dovreste insieme cercare soluzioni per mettere gli opportuni paletti e arginare questa inopportuna invadenza.
Talvolta queste dinamiche sono inconsapevoli (in tutto o in parte) e dettate da un certo tipo di dinamiche familiari.
Non è necessario litigare, ma occorre mettere ben in chiaro le cose con assertività, la collaborazione di suo marito è indispensabile. Cedere ai "ricatti" di sua suocera rinforza i suoi comportamenti.
Se da soli non traovare soluzioni potreste chiedere una consulenza ad un terapeuta familiare (sistemico-relazionale).
Restiamo in ascolto
occorre mettere paletti di fronte a questa inopportuna intrusività di sua suocera. L'educazione e la gestione dei figli spetta solo ai genitori, i nonni sono un valore aggiunto, ma non possonio certamente travalicare i ruoli, né imporsi nel modo che ha descritto, invadendo la vostra privacy e avanzando pretese sulla bimba.
Qui è opportuno mettere confini introno al vostro nucleo familiare, la coabitazione rende tutto più complicato, ma di certo non impossibile.
Come si pone suo marito rispetto alle pretese di sua madre?
Avete condiviso il problema e concordato possibili soluzioni?
Occorre anche la collaborazione di suo marito, non può fare tutto da sola, dovreste insieme cercare soluzioni per mettere gli opportuni paletti e arginare questa inopportuna invadenza.
Talvolta queste dinamiche sono inconsapevoli (in tutto o in parte) e dettate da un certo tipo di dinamiche familiari.
Non è necessario litigare, ma occorre mettere ben in chiaro le cose con assertività, la collaborazione di suo marito è indispensabile. Cedere ai "ricatti" di sua suocera rinforza i suoi comportamenti.
Se da soli non traovare soluzioni potreste chiedere una consulenza ad un terapeuta familiare (sistemico-relazionale).
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Grazie Dottoressa per la gentile risposta.
Dunque, le uniche discussioni che ho avuto con mio marito in 4 anni e mezzo di matrimonio sono dovute a mia suocera...lui è a casa per poco tempo quindi spesso non sa cosa succede realmente, si basa a volte su quello che gli riferisco io. Ma poi, trattandosi di sua mamma, il più delle volte non nota comportamenti strani o particolari, per lui è tutto quasi "normale". Quando qualcosa non mi va bene, io ne parlo con lui e lui di conseguenza fa notare le cose a sua mamma che se ne frega completamente. Lei continua imperterrita per la sua strada. Esempi stupidi: le abbiam detto mille volte di non dare il formaggio a mia figlia prima di cena perchè altrimenti poi non mangia più niente (non è una mangiona e già facciam fatica a farla mangiare), lei continua imperterrita a darlo alla bambina perchè "è lei che lo vuole"... Ma scusi, chi le ha dato sto "vizio"? Di sicuro non io... Se la bambina lo vuole, le si dice semplicemente di no. E poi, che senso ha darle il formaggio poco prima di cena? Alla bambina piace strappare i fiori, ma siccome non è un comportamento giusto, pur essendo piccola stiam cercando di farle capire che è sbagliato farlo, parlandole e spiegandole il perchè. Quando mia figlia si avvicina per strappare il fiore, io le dico di non farlo, ma mia suocera la prende per mano e la porta a farlo. E anche se a mia suocera dico di non accontentarla e di non darle corda, lei lo fa di proposito. Come può la bimba capire cosa è giusto e cosa è sbagliato? Di sicuro, essendo accontentata dalla nonna, lei vedrà sempre giusto quello ceh piace a lei. Mio marito ogni tanto la riprende sui suoi comportamenti sbagliati...sa qual è il risultato? Che mia suocera mette giù il muso a mio marito e non gli parla (è arrivata più di una volta a non parlargli anche per più di un mese consecutivo) ignorandolo completamente e facendolo sentire una nullità. E siccome purtroppo lui non se la sente di litigare con sua mamma, e per via di questi suoi comportamenti non può quasi mai andarle contro, tante volte si fa andare bene quello che lei fa pur di non vederla con giù il muso. Questa cosa è un grande problema perchè io da esterna vedo che sia mio marito che mio suocero sono succubi di mia suocera e l'hanno sempre accontentata in tutto senza mai farla riflettere sapendo quanto sia capace di "uccidere a parole" le persone...ma purtroppo, avendola appunto sempre abituata troppo bene (con la scusa che poverina aveva una figlia disabile ed era giusto accontentarla), io non posso poi molto nei suoi confronti. Un giorno in cui mio marito era in ferie, son tornata dal lavoro e mi son informata su cosa lui e mia figlia avessero fatto durante il giorno, e gli ho chiesto se i suoi genitori avevan già visto la bambina così da potermela godere io. La sera son scesa in cortile con la bambina e mia suocera quando mi ha vista scendere le scale con la bambina ha esclamato "ciaaao, la nonna non ti ha ancora vista oggi, vieni dalla nonna..."... Al che le ho risposto che mio marito mi aveva detto che era già stata giù e le ho detto che la bimba veniva con me in cortile. Lei si è inviperita, mi ha detto che l'aveva vista solo pochi minuti e mi ha accusata di "controllare" i movimenti della bambina e di non volergliela lasciare giù. Ma secondo Lei, io non posso nemmeno chiedere a mio marito cosa ha fatto mia figlia durante il giorno? E soprattutto, se avesse avuto qualcosa da dirmi, avrebbe dovuto prendermi in disparte e non inveirmi contro DAVANTI A MIA FIGLIA. Con mio marito ho parlato più volte del mio disagio, a volte son arrivata a minacciarlo di andarmene perchè non potevo continuare a sopportare il tutto, lui ha provato a parlare serenamente a sua mamma (senza mettermi di mezzo e dicendo che erano cose che non andavano bene a lui) ma senza risultati, anzi, con sua mamma che gli diceva che non doveva essere così "pressante" nei suoi confronti. Continua imperterrita a fare come le pare e piace. Il problema è che avevamo deciso di andare ad abitare sopra ai suoceri perchè mia cognata spesso ha delle crisi per cui va portata in pronto soccorso, e quando succede ovviamente mia suocera non si fida di suo marito (che reputa un imbecille - mi scusi la franchezza) e vuole che sia mio marito a portarla. Io davvero non so più cosa fare. Quindi, o decido io di "sputarle" addosso tutto quello che devo dirle senza mezzi termini e rompo lì il rapporto, oppure non saprei...
Dunque, le uniche discussioni che ho avuto con mio marito in 4 anni e mezzo di matrimonio sono dovute a mia suocera...lui è a casa per poco tempo quindi spesso non sa cosa succede realmente, si basa a volte su quello che gli riferisco io. Ma poi, trattandosi di sua mamma, il più delle volte non nota comportamenti strani o particolari, per lui è tutto quasi "normale". Quando qualcosa non mi va bene, io ne parlo con lui e lui di conseguenza fa notare le cose a sua mamma che se ne frega completamente. Lei continua imperterrita per la sua strada. Esempi stupidi: le abbiam detto mille volte di non dare il formaggio a mia figlia prima di cena perchè altrimenti poi non mangia più niente (non è una mangiona e già facciam fatica a farla mangiare), lei continua imperterrita a darlo alla bambina perchè "è lei che lo vuole"... Ma scusi, chi le ha dato sto "vizio"? Di sicuro non io... Se la bambina lo vuole, le si dice semplicemente di no. E poi, che senso ha darle il formaggio poco prima di cena? Alla bambina piace strappare i fiori, ma siccome non è un comportamento giusto, pur essendo piccola stiam cercando di farle capire che è sbagliato farlo, parlandole e spiegandole il perchè. Quando mia figlia si avvicina per strappare il fiore, io le dico di non farlo, ma mia suocera la prende per mano e la porta a farlo. E anche se a mia suocera dico di non accontentarla e di non darle corda, lei lo fa di proposito. Come può la bimba capire cosa è giusto e cosa è sbagliato? Di sicuro, essendo accontentata dalla nonna, lei vedrà sempre giusto quello ceh piace a lei. Mio marito ogni tanto la riprende sui suoi comportamenti sbagliati...sa qual è il risultato? Che mia suocera mette giù il muso a mio marito e non gli parla (è arrivata più di una volta a non parlargli anche per più di un mese consecutivo) ignorandolo completamente e facendolo sentire una nullità. E siccome purtroppo lui non se la sente di litigare con sua mamma, e per via di questi suoi comportamenti non può quasi mai andarle contro, tante volte si fa andare bene quello che lei fa pur di non vederla con giù il muso. Questa cosa è un grande problema perchè io da esterna vedo che sia mio marito che mio suocero sono succubi di mia suocera e l'hanno sempre accontentata in tutto senza mai farla riflettere sapendo quanto sia capace di "uccidere a parole" le persone...ma purtroppo, avendola appunto sempre abituata troppo bene (con la scusa che poverina aveva una figlia disabile ed era giusto accontentarla), io non posso poi molto nei suoi confronti. Un giorno in cui mio marito era in ferie, son tornata dal lavoro e mi son informata su cosa lui e mia figlia avessero fatto durante il giorno, e gli ho chiesto se i suoi genitori avevan già visto la bambina così da potermela godere io. La sera son scesa in cortile con la bambina e mia suocera quando mi ha vista scendere le scale con la bambina ha esclamato "ciaaao, la nonna non ti ha ancora vista oggi, vieni dalla nonna..."... Al che le ho risposto che mio marito mi aveva detto che era già stata giù e le ho detto che la bimba veniva con me in cortile. Lei si è inviperita, mi ha detto che l'aveva vista solo pochi minuti e mi ha accusata di "controllare" i movimenti della bambina e di non volergliela lasciare giù. Ma secondo Lei, io non posso nemmeno chiedere a mio marito cosa ha fatto mia figlia durante il giorno? E soprattutto, se avesse avuto qualcosa da dirmi, avrebbe dovuto prendermi in disparte e non inveirmi contro DAVANTI A MIA FIGLIA. Con mio marito ho parlato più volte del mio disagio, a volte son arrivata a minacciarlo di andarmene perchè non potevo continuare a sopportare il tutto, lui ha provato a parlare serenamente a sua mamma (senza mettermi di mezzo e dicendo che erano cose che non andavano bene a lui) ma senza risultati, anzi, con sua mamma che gli diceva che non doveva essere così "pressante" nei suoi confronti. Continua imperterrita a fare come le pare e piace. Il problema è che avevamo deciso di andare ad abitare sopra ai suoceri perchè mia cognata spesso ha delle crisi per cui va portata in pronto soccorso, e quando succede ovviamente mia suocera non si fida di suo marito (che reputa un imbecille - mi scusi la franchezza) e vuole che sia mio marito a portarla. Io davvero non so più cosa fare. Quindi, o decido io di "sputarle" addosso tutto quello che devo dirle senza mezzi termini e rompo lì il rapporto, oppure non saprei...
[#3]
Gentile Signora,
quanto ha aggiunto specifica ancora meglio il tipo dinamiche disfunzionali nella famiglia di suo marito nelle quali gioco forza siete coinvolti anche voi.
Suo marito si trova tra due fuochi, il vostro nucleo e le richieste della madre. Quando si è partecipi e coinvolti in certe dinamiche familiari, come suo marito, riesce difficile avere una lettura chiara di quanto sta accadendo e mettere in atto comportamenti che riescano essere efficaci nel creare i dovuti confini.
.< Quindi, o decido io di "sputarle" addosso tutto quello che devo dirle senza mezzi termini e rompo lì il rapporto, oppure non saprei...>
La comprendo, ma credo che potrebbe non essere la soluzione più opportuna, ma anzi peggiorerebbe la situazione (anche con suo marito probabilmente).
Il suggerimento più opportuno è quello di rivolgervi (lei e suo marito) a un terapeuta familiare sistemico. Se lui non fosse d'accordo, può farlo lei in prima persona, per avere un parere e anche indicazioni su come coinvolgerlo in un consulto.
Se crede ci potrà riaggiornare
quanto ha aggiunto specifica ancora meglio il tipo dinamiche disfunzionali nella famiglia di suo marito nelle quali gioco forza siete coinvolti anche voi.
Suo marito si trova tra due fuochi, il vostro nucleo e le richieste della madre. Quando si è partecipi e coinvolti in certe dinamiche familiari, come suo marito, riesce difficile avere una lettura chiara di quanto sta accadendo e mettere in atto comportamenti che riescano essere efficaci nel creare i dovuti confini.
.< Quindi, o decido io di "sputarle" addosso tutto quello che devo dirle senza mezzi termini e rompo lì il rapporto, oppure non saprei...>
La comprendo, ma credo che potrebbe non essere la soluzione più opportuna, ma anzi peggiorerebbe la situazione (anche con suo marito probabilmente).
Il suggerimento più opportuno è quello di rivolgervi (lei e suo marito) a un terapeuta familiare sistemico. Se lui non fosse d'accordo, può farlo lei in prima persona, per avere un parere e anche indicazioni su come coinvolgerlo in un consulto.
Se crede ci potrà riaggiornare
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 23.8k visite dal 01/07/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.