Stato di ansia a pensare ad una persona

Cari dottori,
Sono qui per chiedere un' opinione riguardo una faccenda a me a cuore.
Negli ultimi tempi, mi capita di pensare ad un ragazzo con cui per anni ho avuto un bel rapporto di amicizia, finché lui non si è dichiarato.. io per poco tempo ho provato a vedere se tra noi potesse esserci qualcosa ma non andava, anche il contatto fisico non era di mio gusto così chiusi. Compromettendo l' amicizia e vabbe. Mi impegnai con un altro ragazzo e per rispetto di quest ultimo e del mio amico che aveva gelosia verso di me, chiusi.
Il punto è che questa persona non mi manca, ma diciamo che chiamo a me il pensiero e mi sale l' ansia perche non cambierei le cose! Il pensiero di averci a che fare in maniera diversa mi distorce lo stomaco letteralmente, e mi sento in colpa sentendomi nessuno per giudicare.. perché è una persona a cui ho voluto bene, ma odio questi pensieri intrusivi e non so metterli a tacere! Trovo pace nel pensare alla persona che amo, ma forse perche in questo rapporto ho piccole mancanze, corre questo pensiero a inopportunarmi?
L ho anche sognato e mi sono svegliata nauseata.. e l ho incontrato e sono stata indifferente. . Mi ha cercata e mi sono sentita disturbata e innervosita... qualche prezioso consiglio per non dare piu spazio a questa cosa?
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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
" Mi impegnai con un altro ragazzo e per rispetto di quest ultimo e del mio amico che aveva gelosia verso di me, chiusi"
Cara ragazza,
devo ammettere che non ho ben compreso la situazione soprattutto quello che descrive nel precedente virgolettato.
Appare molto confusionaria e ansiosa anche nello scrivere dei suoi vissuti.
Ci spiega meglio?

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Utente
Utente
Certo dott.ssa Spiezio provo a spiegare meglio:
Dato che con questo amico il rapporto si era inclinato da tempo, vista la mia decisione di lasciare perdere e restare amici, si aarrivò al punto da non avere più la spontaneità nel dialogo, non mi sentivo più libera di raccontargli la mia felicità con questa persona che non fosse lui perché lui ancora interressato, mi faceva intendere un suo malessere e così ho deciso di chiudere per non avere io imbarazzi e sperare che lui potesse andare avanti.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Alcuni pensieri intrusivi diventano tali perché legati a situazioni che non son state comprese e "metabolizzate". Quando un pensiero fa emergere uno stato ansioso significa che va elaborato e non represso o dimenticato.

>>Mi impegnai con un altro ragazzo e per rispetto di quest ultimo e del mio amico che aveva gelosia verso di me, chiusi.<<
se vuole veramente interrompere una relazione dovrebbe farlo per scelta personale e non per "gelosia o rispetto" verso qualcun'altro.

>>ma diciamo che chiamo a me il pensiero e mi sale l' ansia perche non cambierei le cose!<<
cosa intende dire? Può spiegare meglio questo concetto?

Se la relazione con il suo amico per un periodo ha preso una "piega" diversa, è chiaro che riportare le cose a come erano in precedenza diventa difficile, visto anche il trasporto che questa persona nutre nei suoi confronti. Quindi è normale per lei avere difficoltà nel confidare le sue gioie, soprattutto se parla di altri ragazzi.









Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Nunzia Spiezio Psicologo 531 20
"non mi sentivo più libera di raccontargli la mia felicità con questa persona che non fosse lui perché lui ancora interressato, mi faceva intendere un suo malessere e così ho deciso di chiudere per non avere io imbarazzi e sperare che lui potesse andare avanti"
Cara ragazza ora ho compreso un pò meglio e, come le ha già detto nel frattempo il collega, avrebbe magari fatto prima a non parlargliene più per niente in modo da non farlo stare male piuttosto che chiudere la storia le pare?
Cerchi di ascoltarsi di più e di vivere meno in funzione degli altri.
La saluto
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Utente
Utente
Dr. Del Signore,
Ho deciso di mia iniziativa e con molta tranquillità o remore... anzi e senza che il mio compagno sapesse nulla delle mie intenzioni o abbia chiesto mai nulla di simile.
Mi misi nei panni di entrambi: l amico che soffre nel sentire la mia felicità e il mio partner a cui non avrebbe fatto piacere certo sapere qualcuno avesse interesse per me. Quindi, ho deciso così.
Quando dico chiamo a me il pensiero, intendo che sono io che tendo talvolta a vedere "come reagirei se.." ma la reazione è sempre la stessa: indifferenza, e rifiuto di un' alternativa!!! Rifiuto estremo che mi snerva e nausea appunto.
A volte all' inizio mi sono anche domandata sulla natura dei miei sentimenti.. ma onestamente ho riso proprio perché no, più che un affetto amichevole altro non c'era!
Zero attrazione fisica (tanto da provare disgusto durante e a ripensare ad un suo bacio), quasi nulli gli interessi comuni e alchimia mentale... solo allegria e piacevole compagnia!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Mi scusi, ma come nasce la sua ansia?
Per qualcosa che lei ha fatto o detto?
Per come ha gestito la situazione?
Pensa che avrebbe potuto magari gestirla meglio?





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Utente
Utente
Guardi, le dirò sinceramente.. non mi è importato quanto fatto per diverso tempo.
Poi con il senno di poi ho cominciato a pensare di essere stata scorretta, come se mi stessi nascondendo ma dal niente! insomma un senso di colpa inutile totalmente poiché appunto non ho interesse o intenzione di cambiare la situazione attuale. Non mi manca la persona in questione, ma vorrei anche non pensarla da avere dubbi stupidi che nella realtà non stanno in piedi.
Penso di saper riconoscere i pensieri veritieri da quelli non, anche dalle sensazioni che suscitano e penso che il mio rifiuto e disinteresse parlino per me!
Ma allora se ho questi pensieri per sensi di colpa, che fare e come venirne a capo e mettere a tacere tutto?

Dott.ssa Spiezio la ringrazio, darò ascolto anche al suo consiglio, male non farà.. in effetti mi preoccupa sempre ferire gli altri, ed in questo caso anche mi è dispiaciuto avrei voluto non si arrivasse a questo.. ma forse per amore da chiarezza e serenità per la mia storia, ho scelto la trasparenza!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Ma allora se ho questi pensieri per sensi di colpa, che fare e come venirne a capo e mettere a tacere tutto?<<
innanzitutto se li deve riconoscere, perché il senso di colpa fa parte del pensiero evoluto ed è insito nella natura umana. Lei forse sta rimuginando troppo su ciò che è successo, magari pensando di non essere stata "corretta".

Certo bisogna dire che se una relazione amicale si trasforma in qualcos'altro, anche per un breve periodo e se l'altro in questione continua a nutrire un certo trasporto, diventa tutto più complesso e tornare allo status quo ante è difficile.

Quindi le sue emozioni e i suoi pensieri sono assolutamente legittimi, si tratta sostanzialmente di essere meno rigida con se stessa. Non so se sono riuscito e spiegarmi bene.







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Utente
Utente
Lei si spiega benissimo!
Io vorrei lasciar correre i pensieri liberi.. d altra parte anche lo scegliersi gli amici crea un legame affettivo che non rinnego! Ma vorrei avere dubbi del tipo " e se avessi paranoie perché nutro altro e non lo ammetto? "
È assurdo.. ma mi spaventa anche questa possibilità perché non è qualcosa che mi augurerei.
Devo trovare il modo di essere meno rigida con me stessa e non rimuginare su quanto fatto.. e allo stesso tempo visto che neanche mi interesserebbe ripristinare un contatto, andare avanti come sto facendo da mesi, da quando ho deciso così, superando questo scomodo intoppo!!!
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